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Esiste la Badante di Condominio a Roma?

Ultimante anche a Roma si sta parlando molto del servizio offerto da alcune “badanti” presso interi condomini.

Andiamo allora a scoprire in che modo si può assumere questa figura, che in realtà non può essere definita “badante”, che lavori può svolgere e come si definisce.

Arriva nei condomini l’assistente familiare: potrà occuparsi dei bambini o degli anziani del palazzo usufruendo anche degli spazi condominiali.

La nuova figura è una delle novità del contratto collettivo nazionale dei portieri .

La nuova figura di lavoratore svolgerà, in appositi spazi condominiali (se autorizzati) o all’interno della propria abitazione (se interna al condominio) ovvero nelle proprietà esclusive di uno o più condomini, servizi per la prima infanzia o per persone anziane autosufficienti in favore dei condomini o di una parte di essi.

Nel Ccnl viene precisato che coloro che usufruiranno di tale servizio se ne assumeranno le relative spese.

La nuova figura si aggiunge a quella dell’assistente condominiale chiamato a compiti di natura diversa, come il disbrigo di pratiche amministrative anche attraverso strumenti informatici.

Ora parliamo più nello specifico del Contatto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti da proprietari di fabbricati.

Il livello a cui devono essere assunte le “badanti” di condominio è :

  • D3) Assistenti condominiali che, su incarico condominiale, svolgono mansioni relative alla vita familiare dei condòmini o di una parte degli stessi che, in tal caso, se ne assumono le spese
  • D4) Lavoratori che svolgono, in appositi spazi condominiali se autorizzati, o all’interno della propria abitazione se inserita nel contesto condominiale, ovvero all’interno delle proprietà esclusive di uno o più condòmini, servizi per la prima infanzia o per persone anziane autosufficienti o più in generale attività relative alla vita familiare in favore dei condòmini o di una parte di loro. Coloro che usufruiscono del servizio se ne assumono le spese.

Rientrano nelle mansioni dei lavoratori con profilo professionale D3) quelle, a titolo esemplificativo, relative al disbrigo di pratiche amministrativo/contabili e commissioni di vario genere anche a mezzo di strumenti informatici (acquisti, ritiro delle comunicazioni postali e simili).

Rientrano nelle mansioni dei lavoratori con profilo professionale D4) quelle inerenti, a titolo esemplificativo, ad: attività per la prima infanzia; attività per persone anziane autosufficienti.

Alcune indicazioni sul periodo di prova che è il seguente: per i lavoratori con i profili professionali D), dell’art. 18, due mesi.

L’orario di lavoro dei lavoratori di cui ai profili professionali D3) dell’art. 18 è di 40 ore settimanali e può essere distribuito su un arco di 5 o 6 giornate.

La durata del lavoro effettivo per i lavoratori di cui ai profili professionali D4 dell’art. 18 non può superare le 8 ore giornaliere e le 40 ore settimanali e deve risultare da atto scritto.

La “badante”, assistente in condominio, ha diritto al riposo settimanale in una giornata di norma coincidente con la domenica.

Il giorno di riposo settimanale comunque viene indicato nella lettera di assunzione.

Ai lavoratori con profili professionali D4, di cui all’art. 18 è dovuta una retribuzione oraria proporzionata alle ore di lavoro effettivo.

La retribuzione è così articolata: salario conglobato, di cui al successivo art. 134, eventuali indennità a carattere continuativo, gli scatti di anzianità di cui all’art. 115.

In realtà questo tipo di servizio non essendo classificato come ruolo di badante , contrattualizzato come collaboratore domestico, è poco utilizzato e limitato nei servizi che offre.

 

AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.

 

aumento stipendio badante roma

Roma, Aumento Stipendi Badanti 2023

Anche a Roma rendiamo noto che:

Nessun accordo trovato tra le parti sul tavolo del ministero del Lavoro nella terza riunione della Commissione nazionale per l’aggiornamento retributivo nel contratto nazionale del lavoro domestico: confermato quindi da gennaio l’aumento stipendio colf e badanti 2023.

Si tratta di un incremento nella retribuzione del 9,2 per cento, per seguire l’adeguamento all’indice Istat.

In sostanza: colf, badanti e baby sitter vedranno in busta paga un aumento di stipendio, mentre le famiglie che si avvalgono della loro collaborazione dovranno sborsare più soldi per retribuirli con notevole aggravio economico.

Questi incrementi si aggiungono ai precedenti aumenti 2022, grazie all’accordo sui minimi retributivi, raggiunto lo scorso anno fa tra il Ministero del Lavoro e le sigle sindacali.

Assumere un badante o una colf costerà in media dai 100 ai 145 euro in più al mese.

Vediamo in dettaglio tutti i nuovi aumenti da gennaio 2023.

La variazione dell’indice ISTAT al 30 novembre 2022 è stata dell’11,3%, per cui l’adeguamento all’80% di questa variazione si traduce in un aumento del 9,2% dello stipendio colf e badanti 2023.

Per fare qualche esempio un lavoratore domestico non convivente di categoria C Super che lavora 30 ore a settimana vedrà il minimo orario passare da 7,13 euro nel 2022 a 7,69 euro nel 2023.

Di conseguenza uno stipendio mensile di 926,9 euro passerà a 1012,7 euro per un aumento totale di oltre 85 euro.

Per una badante convivente a servizio intero i minimi retributivi sono definiti a livello mensile.

Restando sempre nella categoria C Super lo stipendio mensile 2022 era di 1.026,34 euro. Con l’aumento a partire da gennaio 2023 lo stipendio passerà a 1.120,76 euro, ovvero oltre 94 euro in più al mese.

Gli aumenti dei minimi retributivi si traducono in un costo maggiore per le famiglie che non si limita a quello dato dall’aumento dello stipendio.

Gli aumenti che abbiamo analizzato in precedenza infatti riguardano solo lo stipendio mensile al quale si devono aggiungere anche:

  • contributi (Inps, Cassa Colf)
  • rateo Tfr
  • tredicesima
  • ferie

Considerando questi elementi i costi a carico delle famiglie potrebbero aumentare da 1.300 euro all’anno a oltre 1740 euro annui secondo dei calcoli riportati da Il Sole 24 Ore su fonte Assindatcolf.

Questo potrebbe spingere il settore del lavoro domestico a un aumento delle irregolarità, caratteristica che già contraddistingue il settore e che lo pone in cima alla classifica dei settori per tasso di irregolarità, in base a quanto riportato dal quarto rapporto annuale sul lavoro domestico redatto dall’Associazione Domina, l’associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico.

 

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Roma, Stangata per le Famiglie con Badanti

Anche a Roma rendiamo noto che alla fine lo sperato accordo non c’è stato:

dopo la terza riunione della Commissione nazionale per l’aggiornamento retributivo spettante alle figure contemplate nel contratto nazionale del lavoro domestico, non essendosi trovato un accordo tra i rappresentati dei datori di lavoro domestico e le parti sociali, si va quindi verso un adeguamento degli importi dello stipendio di badanti, colf e babysitter, che da gennaio aumenterà del 9,2%.

A questo va aggiunta la spesa per i contributi, con rateo TFR, tredicesima e ferie.

L’aumento, calcolato sulla variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo con l’adeguamento all’80% dell’inflazione, dovrebbe scattare già dal 18 gennaio, comportando una importante voce di spesa per le famiglie presso le quali sono in opera badanti, ma anche babysitter e altre figure ricondotte al Contratto Collettivo Nazionale Lavoro domestico.

Una voce di denuncia arriva da Assindatcolf che chiedeva di scaglionare nel corso dell’anno gli aumenti per rendere più sostenibile il rincaro che metterà in seria difficoltà le famiglie, già provate dagli aumenti vertiginosi delle bollette, e in generale del costo della vita.

Secondo le stime e le proiezioni di Assindatcolf  l’impatto maggiore sarà per le famiglie con badante regolarmente assunta a tempo pieno e orario lungo e quella convivente con aumenti che incideranno sostanzialmente nel bilancio familiare dei milioni di italiani che hanno bisogno di queste figure, anche di oltre mille e cinquecento euro all’anno.

Per fare qualche calcolo con un aumento mensile, già da gennaio, del 9,2% dei minimi retributivi, la spesa mensile per il datore di lavoro di una badante non convivente di una persona non autosufficiente per 30 ore settimanali passerà da circa 633,93 Euro a 690,98 Euro al mese. Alla cifra, naturalmente, vanno aggiunti rateo Tfr, tredicesima e ferie

Per le figure assunte con orari lunghi o in regime di convivenza, come nel caso delle badanti (livello Cs) la retribuzione minima passerà da 1.026,34 euro a 1.120,76 euro, oltre 94 euro in più al mese a cui si aggiungerà anche l’aumento dei contributi portando il costo totale annuo da 17.177 a 18.752 euro, ovvero 1.575 euro in più.

Insomma una stangata che le famiglie dovranno trovare il modo di affrontare con il rischio di ridurre le ore di assistenza ai propri cari o, segnalano da Assindatcolf, che molti dei lavoratori che oggi sono in regola vengano lasciati a casa e magari fatti lavorare in nero.

Anche in considerazione di questo dal gruppo che rappresenta le famiglie datrici di lavoro domestico viene la richiesta al Governo di intervenire con misure concrete a sostegno delle famiglie: non solo sgravi per la regolare assunzione come previsto dal Piano nazionale per la lotta al sommerso in vigore dal dicembre scorso ma anche aiuti economici mirati.

Non bisogna, infatti, dimenticare che secondo i nostri calcoli il settore domestico sarà quello che subirà l’incremento maggiore rispetto ai principali contratti, come nel caso del commercio e dei metalmeccanici che negli ultimi 10 anni hanno visto – per i livelli contrattuali di inquadramento più diffusi – aumenti retributivi rispettivamente dell’8,4% e dell’8,3%, contro il 17,9% del settore domestico.

 

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cosa fa la badante roma

Chi È e Cosa Fa la Badante a Roma

Tutti a Roma abbiamo sentito parlare della badante.

Ma chi è ? Cosa fa la badante?

E’ necessario che sia affidabile e responsabile, che conosca le basi dell’alimentazione per gli anziani, che sia consapevole della delicatezza del suo ruolo, che possa trasmettere gioia e serenità.

È facile capire che i compiti della badante possono cambiare in base alle condizioni di salute della persona che assiste.

Per questo motivo è sempre consigliabile indicare le mansioni in modo chiaro nel contratto di collaborazione.

La badante ha anche il compito di gestire le attività domestiche quotidiane come spolverare i mobili e pulire i pavimenti, lavare e stirare la biancheria della casa e, periodicamente, pulire finestre e balconi.

La badante si occuperà di eseguire quelle piccole commissioni necessarie alla gestione della casa come pagare le bollette o fare piccoli acquisti.

Ecco nel dettaglio di cosa si occupa una badante:

  • fare la spesa
  • preparare i pasti e servirli agli orari concordati
  • sbrigare le faccende domestiche per mantenere la casa pulita e ordinata
  • occuparsi della movimentazione e deambulazione, nel caso in cui la persona assistita sia costretta a letto o in sedia a rotelle o abbia difficoltà motorie
  • accompagnare la persona nelle uscite e commissioni quotidiane
  • curare la salute e l’igiene personale
  • verificare che la persona segua le terapie prescritte dal medico
  •  occuparsi della sfera relazionale
  • tenere compagnia alla persona assistita

La differenza da tenere in considerazione tra colf e badante risiede nei destinatari del loro lavoro.

In genere la badante assiste una sola persona invece la colf supporta tutta la famiglia.

Ma cambiano le mansioni delle due figure.

Questo perché la badante è una figura di assistenza alla persona, mentre la colf si occupa di gestire la casa e in particolare di curare l’ordine e la pulizia.

La famiglia che assume una colf può anche concordare alcuni incarichi ulteriori

  • preparare i pasti,
  • occuparsi degli animali domestici,
  • occuparsi delle piante

 

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I Nuovi Badanti a Roma, Chi Sono?

Fino a un po’ di anni fa trovare una badante italiana a Roma era quasi un miracolo.

Il Covid ha rivoluzionato anche questo lavoro: nel 2021 oltre ventimila giovani italiani non ancora trentenni, per la stragrande maggioranza donne (83%), hanno accettato di lavorare come collaboratori domestici o come aiuto per gli anziani.

Con il Covid è cambiato il modo di pensare: ora il lavoro domestico non è più “l’ultima spiaggia” ma un nuovo modo per entrare nel mondo del lavoro.

Visto il numero di ore settimanali impegnate e le retribuzioni medie l’approccio sembra essere: “inizio a guadagnare qualcosa in attesa di un’occupazione diversa.”

La conferma viene da due dati: il 56% lavora meno di 19 ore a settimana (soltanto il 9% lavora almeno 35 ore a settimana); per la metà di questi giovani la durata del contratto non supera i 6 mesi.

E così la retribuzione media annuale si aggira attorno ai 3.600 euro, solo il 6% supera i 10 mila euro.

Le regioni con un maggior numero di domestici italiani sono quelle del Sud, con Calabria Sardegna e Sicilia ai primi posti e sopra la media nazionale del 7,1% del totale lavoratori domestici.

Ma anche in Lombardia e nel Lazio gli under 30 che lavorano come colf e badanti sono in aumento (2.400 in Lombardia, 2.000 nel Lazio).

Nel frattempo al Ministero del Lavoro si è tenuto un nuovo incontro tra sindacati e associazioni datoriali del comparto per gli aumenti in base al caro-vita.

Con l’inflazione galoppante quest’anno le famiglie si ritroverebbero a dover sostenere aumenti intorno al 9%.

Se al prossimo confronto ministeriale, fissato per il 16 gennaio, le parti non troveranno un accordo scatterà l’aggiornamento automatico all’80% dell’inflazione.

 

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Roma, Bonus per le Famiglie con Badante in Regola

Le badanti danno sostegno alle esigenze delle famiglie di Roma al cui interno vivono anziani o persone non autosufficienti che beneficiano dell’indennità di accompagnamento.

L’obiettivo è quello di indirizzare in maniera più mirata l’indennità, una stretta che ad oggi non esiste perché non sussistono vincoli.

 

Tra le misure che il governo punta ad approvare nei prossimi mesi ci sono anche nuovi bonus per incentivare l’assunzione regolare di lavoratori domestici. Lo prevede il Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso 2023-2025 adottato lo scorso 19 dicembre 2022 ed entrato in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dello scorso 21 dicembre.

 

Il Piano propone innanzitutto l’introduzione di un nuovo bonus, parametrato all’Isee familiare, che vada a coprire “parte del costo complessivo sostenuto per i badanti”, tenendo conto delle ore di lavoro effettuate e dietro presentazione dell’opportuna documentazione.

L’aiuto dovrebbe “decrescere a fronte di livelli più elevati di Isee”: il documento parte dal presupposto per cui sono soprattutto le famiglie ricche a fare ricorso ai collaboratori domestici
Si pensa a un aiuto mensile, sul modello dell’Assegno Unico per le famiglie, che sia accompagnato dall’introduzione di un “limite orario minimo di circa 20 ore settimanali di lavoro domestico per ottenere l’intero ammontare del bonus, che invece verrebbe ridotto proporzionalmente per contratti di lavoro più brevi”.

Il bonus, continua il Piano, dovrebbe essere comunque “meno generoso” per chi percepisce già assegni di accompagnamento e non dovrebbe essere destinato a chi ha ricevuto in passato sanzioni “connesse a irregolarità contributiva”.

Al di là dell’Isee familiare, in linea di massima l’aiuto non dovrebbe poi essere di valore inferiore all’importo che, secondo la normativa vigente, è già possibile abbattere in dichiarazione dei redditi: 1.549,36 all’anno.

 

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L’importanza del contratto in regola della badante a Roma

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A Roma sono sempre più frequenti i casi di sanzioni ricevute da chi assume lavoratori domestici senza regolare contratto. Ecco alcune informazioni per sapere come mettere in regola la tua badante.

Cambiano le regole per le assunzioni di colf e badanti. O in realtà cambiano per chi non ha mai assunto il personale in regola fin dal primo giorno di lavoro, e con orario e stipendio corretti.

Dallo scorso 13 agosto 2022, prima di iniziare un rapporto di lavoro serve il contratto regolarmente sottoscritto da entrambe le parti. Pena, pesanti sanzioni per chi assume.

Lo prevede il Dlgs n. 104 del 27 giugno 2022, il così detto “decreto trasparenza” che prevede la riscrittura di tutti i contratti di lavoro. In pratica si estende anche al lavoro di colf ad ore e badanti conviventi il diritto alla informazione finora riservato ai lavoratori dipendenti.

Il nome è “diritto d’informazione sul lavoro”. I destinatari, fin qui, i lavoratori dipendenti. Il che, di fatto, esclude un novero di lavoranti che svolgono le proprie mansioni in regime di lavoro somministrato, intermittente o coordinato/continuativo in termini di collaborazione. O meglio, escludeva. Dal 13 agosto 2022, infatti, l’obbligo di trasparenza sui contratti di lavoro ha esteso il diritto di informazione anche a queste categorie di lavoratori, inclusi i dipendenti della Pubblica amministrazione, degli enti pubblici, i marittimi, chi opera nella pesca e, infine, i collaboratori domestici.

La nuova norma estende di molto il ventaglio degli aventi diritto. Non che la trasparenza non fosse obbligatoria anche prima, ma con le nuove regole si intende rafforzare il concetto nelle relazioni fra datore di lavoro e dipendenti anche in contesti differenti da quello della Pubblica amministrazione e del pubblico in generale.

Il cosiddetto “contratto a zero ore”. In questo caso, nel momento in cui sussiste un rapporto di lavoro secondo i suddetti canoni del predeterminato ed effettivo di durata pari o inferiore a una media di 3 ore settimanali, l’esclusione non si opererà in due casi distinti. Innanzitutto laddove la prestazione abbia superato il limite. L’informativa andrà a decorrere dal primo giorno successivo al superamento stesso.
Inoltre, nel caso in cui la quantità di lavoro non sia stata predeterminata dal datore, a prescindere dal superamento della durata media dell’attività. In questa circostanza si parla di contratto a zero ore, ossia senza specifica dell’orario giornaliero richiesto al dipendente. L’obbligo sarà esteso anche ai Co.co.co., così come i contratti di prestazione occasionale. Per i lavoratori domestici, le famiglie committenti sono tenute all’obbligo di consegnare il contratto di lavoro prima dell’inizio del rapporto stesso. Pena, una sanzione da un massimo di 1.500 euro.

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Chi sono le badanti a Roma

Anche se è una cosa che tutti sanno, davvero poche volte ci si pensa veramente: i nostri genitori ci hanno donato la vita, fatto crescere serenamente sostenendoci e prendendosi cura di noi ed arriva irrimediabilmente il momento in cui i ruoli s’invertono e spetta a figli e nipoti occuparsi delle persone anziane mentre invecchiano.

Spesso l’affetto per i propri cari non è di per sé sufficiente, dovendo fare i conti con gli impegni lavorativi, le giornate ricche di impegni ed anche la difficoltà di fronteggiare le esigenze di una persona anziana (talvolta non più autosufficiente) qualora non si sia preparati e non si abbia la necessaria esperienza.

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Per queste ragioni l’opera prestata dalle badanti si rivela determinante per milioni di italiani, i quali guardano con grande interesse alle normative relative alle assunzioni, ai contratti di lavoro e alle sanatorie volte a regolarizzare badanti, per la maggior parte straniere.

La ricerca della persona più adatta a trascorrere molte ore dell’anziano, di frequente trasferendosi anche a casa sua, non è di certo semplice e, dopo aver individuato una badante di fiducia è necessario occuparsi anche degli aspetti burocratici relativi all’assunzione e al pagamento dei relativi contributi.

Le badanti a Roma rappresentano risorse fondamentali per il benessere di nonni e genitori che avvertono il trascorrere del tempo e necessitano di aiuti per svolgere attività quotidiane, in alcuni casi non rassegnandosi ai cambiamenti che investono il corpo e la mente.

Anche in ragione di ciò, della difficoltà diffusa tra le persone della terza età di appoggiarsi a qualcuno, è necessario prestare grande attenzione a scegliere l’assistente migliore, preparata dal punto di vista professionale e dotata della necessaria empatia per comprendere le esigenze dei nostri cari non più giovani.

I figli – a Roma e ormai ovunque – sono, infatti, impegnati con il lavoro e presi dalla quotidianità, così come i nipoti che non possono garantire un’assistenza adeguata agli amati nonni.

Diventano, pertanto, essenziali le badanti (o i badanti) che talora condividono la casa con gli anziani per assisterli al meglio in ora del giorno e della notte, mentre in altre circostanze se ne prendono cura soltanto per alcune ore al giorno, liberandoli dei compiti più gravosi dal punto di vista fisico ed anche pericolosi in fatto di sicurezza, pensiamo ad esempio ai rischi che si corrono nel cucinare.

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Il mercato delle badanti a Roma

Le famiglie di Roma e di tutta Italia, soprattutto per il sempre più elevato numero di anziani, hanno bisogno di assistenza domestica e lo Stato non è in grado di far fronte alla richiesta degli assistiti.

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Secondo una recente ricerca sull’immigrazione realizzata dal Ministero dell’ Interno, dopo il lavoro in fabbrica, le principali professioni tra gli stranieri a Roma sono: l’attività come badante e colf e questo perché, per le immigrate, trovare un impiego come badante, è una delle poche prospettive di lavoro in Italia. La tematica del “mercato” delle badanti che riguarda la ricerca e le offerte di lavoro in questo campo è un mondo molto complesso, caratterizzato da mille sfumature, con le quali le famiglie che hanno un reale bisogno, devono rapportarsi e cercare di non rimanere impantanati.

Le badanti a Roma rispondono oggi ad esigenze che un tempo un nucleo familiare allargato riusciva con maggior flessibilità ad affrontare. La condizione di bisogno di una persona che vive per proprio conto, le famiglie mononucleari sono in spaventosa crescita, è supportata da questa figura professionale che negli ultimi decenni ha conquistato una vera e propria fetta di mercato. Complice il progressivo invecchiamento della popolazione la ricerca di badanti non conosce crisi e molte sono le persone specialmente straniere che trovano impiego in questo settore.

Per combattere l’illegalità che caratterizza le professioni di colf e badanti, si devono imboccare nuove strade:

  1. semplificare le procedure per le assunzioni;
  2. aumentare i benefici fiscali per i datori di lavoro, ovvero le famiglie che si trovano ad affrontare problematiche pressanti anche sotto il profilo economico;
  3. creare una collaborazione tra pubblico e privato, come una rete di cooperative, che a livello locale si garante di un’offerta qualificata ed affidabile di collaboratori domestici, primo requisito per favorire assunzioni regolari.

Le famiglie di Roma che cercano una badante, hanno bisogno di trovare una persona affidabile ed efficiente. Nella maggior parte dei casi, la ricerca di colf e badanti è affidata al passaparola tra amici, conoscenti e parenti. In rari casi ci si rivolge ad un’agenzia o ad un servizio messo a disposizione da Enti pubblici. in ogni caso, le famiglie sono poco informate sul titolo di studio e sul passato lavorativo delle badanti scelte.

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Roma: testamento alla badante

AES Domicilio Roma offre servizi di assistenza a domicilio e ha a cuore l’informazione di anziani, badanti e famiglia dell’anziano.

La morte di qualunque persona determina l’apertura della successione. Tutti i rapporti patrimoniali sia attivi, – crediti – che passivi – debiti – di cui era titolare il defunto vengono distribuiti a determinate persone.

Il nostro obiettivo è quello di rendere la badante consapevole del suo ruolo, importante e temporaneo nella vita dell’anziano. La badante infatti non è un familiare, ma conosce l’anziano solo nel momento in cui per lui non è più possibile vivere in autonomia.

Nel nostro ordinamento, infatti, ci sono due tipi di successioni:

  • La successione legittima: è la distribuzione dell’eredità che trova la sua fonte nella legge e non invece nella volontà del defunto. Se il defunto non aveva fatto testamento, o il testamento non è valido, allora è la legge che prevede a quali soggetti ed in quale quantità verranno distribuiti i debiti ed i crediti ereditari.
  • La successione testamentaria: con il testamento un soggetto individua le persone a cui attribuire il proprio patrimonio. Il testatore potrà attribuire un bene ad una determinata persona anche se non legata da vincoli di parentela. Potrà attribuire un bene a più persone decidendo le quote di proprietà di ciascuno.

Il caso ricorrente in molte famiglie è quello della badante che si è occupata del vecchietto durante gli ultimi anni della sua vita e che si trova ad essere beneficiaria di un intero patrimonio, donatogli con testamento. In questo caso spesso i famigliari temono che le volontà dell’anziano siano state condizionate dalla badante.

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Come dimostrare che invece proprio l’anziano ha voluto donare i propri averi alla badante, senza lasciare l’intero patrimonio ai figli?

Dimostrarlo è molto difficile. Spesso queste liti determinano situazioni spiacevoli. Ecco perché la cosa migliore sarebbe stabilire nel testamento dell’anziano ancora in vita le regole con cui verrà distribuita l’eredità.