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badante e carrozzina roma

Consigli su dove e come Passeggiare con Anziano in Carrozzina a Roma

Tra i compiti che svolge la badante a Roma vi è anche quello di gestire la quotidianità della persona da assistere e tra le cose che fa una badante c’è anche la possibilità di passeggiare con un anziano.

Un anziano può trovarsi su una carrozzina e ancora di più in questi casi passeggiare può essere un’esperienza gratificante e benefica sia per la persona anziana che per la badante stessa.

È un’opportunità per godersi l’aria aperta, l’esercizio fisico leggero e l’interazione sociale ed è altrettanto importante scegliere il luogo in cui passeggiare, tenendo conto delle esigenze specifiche dell’anziano e delle limitazioni della carrozzina.

In questo testo, esploreremo diverse opzioni e suggerimenti per passeggiare in modo sicuro ed entusiasmante con un anziano in carrozzina.

  1. Parchi e giardini pubblici: i parchi e i giardini pubblici offrono un ambiente piacevole per una passeggiata. Molte di queste aree sono accessibili alle carrozzine, con percorsi ben tenuti e pavimentazione adatta. È possibile godere della bellezza della natura, respirare aria fresca e magari fare una sosta per ammirare i fiori o sedersi su una panchina
  2. Lungomari: se vivi vicino alla costa o a un fiume, i lungomari possono offrire una splendida opportunità per una passeggiata panoramica. Molte di queste aree sono accessibili alle carrozzine e offrono una vista mozzafiato sull’acqua. Inoltre, spesso ci sono piste ciclabili separate dai marciapiedi, che rendono la passeggiata ancora più sicura.
  3. Centri commerciali: possono essere un’opzione interessante, specialmente in caso di cattivo tempo o temperature estremamente calde o fredde. La maggior parte di questi luoghi è dotata di ascensori, bagni accessibili e ampie aree coperte. È possibile fare shopping, fermarsi per un caffè o semplicemente passeggiare tra i negozi.
  4. Eventi locali e fiere: questi eventi possono offrire un’atmosfera vivace e una varietà di attività interessanti. Prima di partecipare a un evento, è bene verificare se è accessibile alle carrozzine e se sono disponibili servizi adeguati come bagni accessibili.
  5. Parchi zoologici e giardini botanici: se l’anziano è interessato alla natura e agli animali, una visita a un parco zoologico o a un giardino botanico può essere un’opzione eccitante. È possibile ammirare una varietà di animali esotici, esplorare giardini tematici e godersi un’atmosfera rilassante immersi nella natura.
  6. Terapie acquatiche e centri benessere: possono avere accesso a piscine o vasche idromassaggio accessibili alle carrozzine, dove è possibile beneficiare di attività di idroterapia o semplicemente rilassarsi in acqua calda. Questo può essere particolarmente vantaggioso per le persone anziane con problemi articolari o muscolari, in quanto l’acqua può alleviare lo stress sulle articolazioni e fornire un senso di leggerezza.

Naturalmente la badante prima di intraprendere una di queste attività deve assicurarsi di controllare alcune cose come ad esempio:

  • l’effettiva accessibilità del luogo
  • la sicurezza del percorso scelto e privo di ostacoli che potrebbero rappresentare un rischio per la carrozzina o l’anziano
  • il comfort della seduta e delle condizioni atmosferiche

ed infine durante la passeggiata cercare di coinvolgere l’anziano in conversazioni o attività piacevoli per promuovere l’interazione sociale e il benessere emotivo.

 

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Assumere a Roma la Badante che Gestisce i Farmaci

Roma: la gestione dei farmaci è sicuramente una dei più importanti e delicati compiti che deve svolgere una badante.

In questo articolo cercheremo di analizzare nel dettaglio come la badante deve gestire i farmaci del proprio assistito.

La preparazione della badante è fondamentale poiché un utilizzo errato o improprio dei farmaci può comportare gravi conseguenze per la salute dell’assistito.

La conoscenza dei farmaci comprende il nome, la dose, la frequenza di somministrazione e quale patologia viene trattata; deve essere a conoscenza di eventuali effetti collaterali e di come questi si manifestano.

È importante che la badante sappia riconoscere eventuali reazioni avverse al farmaco e sappia come intervenire in caso di emergenza.

Per questo motivo è necessario che l’assistente domiciliare sia una badante in grado di leggere e comprendere le prescrizioni mediche, quindi che la badante capisca l’italiano.

Nel caso in cui l’assistito assuma più farmaci contemporaneamente, la badante deve prestare particolare attenzione alle interazioni tra i diversi farmaci.

In caso di assunzione di farmaci liquidi, la badante deve utilizzare il dosatore fornito dalla farmacia o dal medico, per evitare dosi errate.

È importante tenere traccia delle somministrazioni effettuate e delle dosi assunte, per evitare sovradosaggi o dimenticanze e può essere utile tenere un registro delle somministrazioni effettuate.

Si deve anche conoscere le modalità di conservazione dei farmaci.

Alcuni farmaci, ad esempio, devono essere conservati in frigorifero, mentre altri devono essere conservati in un luogo fresco e asciutto.

In caso di viaggi o spostamenti, ci si deve assicurare di avere sempre con sé i farmaci necessari per l’assistito e di conservarli nelle condizioni adeguate.

Un passaggio importante è quello di controllare la scadenza dei farmaci, quindi la badante deve verificare regolarmente la data di scadenza con un’eventuale corretta eliminazione.

La preparazione di una badante parte in primo luogo dalla selezione del personale, sempre fatta con precisione per trovare l’assistente corretta per ogni situazione familiare.

 

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L’Assistente Familiare che Compiti Svolge: la Badante di Roma Pulisce Casa

La badante è una figura professionale che si occupa dell’assistenza a persone anziane, malate che hanno bisogno di cure e attenzioni costanti.

Nella selezione Aes Domicilio tiene molto in considerazione la capacità della badante di Roma di gestione della pulizia della casa del paziente, che deve essere mantenuta sempre pulita e ordinata per garantire un ambiente salubre e confortevole.

Ovviamente è un compito fondamentale per la salute e il benessere dei pazienti assistiti dalla badante.

Per svolgere al meglio il compito di pulizia della casa, la badante deve avere alcune competenze e conoscenze specifiche.

In primo luogo, deve conoscere i prodotti e gli strumenti di pulizia più adatti alle diverse superfici presenti in casa.

Deve avere una buona conoscenza delle tecniche di pulizia più efficaci.

Ad esempio, per pulire una superficie in modo efficace è importante utilizzare un panno pulito e asciutto, evitando di utilizzare lo stesso panno per diverse superfici.

Inoltre, è importante prestare attenzione alle zone più critiche, come i bagni e la cucina, che richiedono una pulizia più accurata e frequente.

E’ importante suddividere il lavoro di pulizia in diverse fasi, dedicando una giusta attenzione ad ogni zona della casa.

La pulizia della casa svolta dalla badante comprende diverse attività, tra cui:

  • Pulizia dei pavimenti: la badante deve pulire i pavimenti della casa utilizzando prodotti specifici ed è importante nelle zone più frequentate, come il soggiorno, la cucina e le camere da letto.
  • Pulizia dei bagni: sono le zone più critiche per quanto riguarda l’igiene e la pulizia. In particolare, la badante deve pulire la vasca, il lavandino, il WC e il bidet con prodotti specifici per igienizzare e disinfettare le superfici, evitando la formazione di batteri e germi.
  • Pulizia della cucina: deve essere mantenuta sempre pulita e igienizzata per evitare la contaminazione degli alimenti. In particolare, la badante deve pulire i fornelli, il lavello, il frigorifero e gli armadietti con prodotti specifici per la pulizia della cucina.

Infine, è importante sottolineare che la pulizia della casa non deve essere vista solo come un compito della badante, ma deve coinvolgere anche il paziente e i familiari.

È bene che tutti collaborino per mantenere la casa sempre pulita e ordinata, evitando di accumulare disordine e sporcizia che possono compromettere la salute e il benessere del paziente.

In conclusione, la pulizia della casa è un compito fondamentale per la salute e il benessere dei pazienti assistiti dalla badante.

La badante deve possedere le competenze e le conoscenze necessarie per svolgere al meglio questo compito, dedicando cura e attenzione ad ogni zona della casa.

 

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Roma: la Badante non va più Bene, Cosa Fare?

Nel mondo straordinario che è l’offerta sul mercato delle badanti, anche a Roma non sono rari i casi di lavoratrici domestiche che non riescono a mantenere lo stesso standard di professionalità ed efficienza nel tempo.

Aes Domicilio lavorando da anni nel mondo delle badanti a Roma tratta ora questo argomento, in particolare quali motivazioni possono crearsi per portare una badante a perdere il senso del lavoro.

Infatti ci possono essere diversi motivi, inclusi anche quelli  creati dai datori di lavoro quando pretendendo dalla badante più di quanto previsto in termini di orari o mansioni.

Può capitare che per ragioni personali una badante sia costretta a lasciare il lavoro per recarsi nel proprio paese di origine o comunque da parenti e amici che vivono altrove.

Nel farlo di solito lascia provvisoriamente l’incarico ad una amica-collega che fa da sostituta in sua assenza.

Naturalmente questo non accade se la famiglia si appoggia ad una società seria che seleziona personale anche in caso di assenza della propria badante.

Il ripetersi dell’evento però dovrebbe far scattare un campanello d’allarme nei datori di lavoro.

Altri segnali da non sottovalutare sono l’aumento delle distrazioni e delle manchevolezze – spesso indice che la concentrazione sul lavoro è diminuita –  e/o una sospetta serie di ritardi: in entrambi i casi il motivo potrebbe risiedere nel fatto che la badante è con la testa già da un’altra parte, magari ad altri impegni o programmi.

Succede che in casa si instauri un rapporto troppo confidenziale con la badante che finisca col creare imbarazzo e fastidio nell’assistito o nei familiari.

E in questo caso il rischio è che possa addirittura approfittarne delle persone anziane in casa.

Aes Domicilio stando sempre a disposizione della famiglia, limita i danni stando pronta a sostituire la badante.

La professionalità di una badante si vede anche dalla capacità di cogliere il confine più o meno sottile tra il tenere un contegno cordiale e propositivo e il diventare invadente, magari per un eccesso di curiosità in sé innocuo ma che può dispiacere l’assistito o i suoi cari.

Il congedo da una badante può avvenire in modo più o meno drastico.

Questo è un mondo dove si lavora tra persone, quindi tutto molto dipende dal rapporto umano instauratosi tra le parti: assistito, badante e famigliari dell’assistito.

Quando ci sono stati fiducia e rispetto reciproci, il congedo avviene solitamente a malincuore ma senza strascichi.

Il datore di lavoro fornirà alla badante un preavviso di licenziamento i cui termini dipendono dall’anzianità di servizio e dal numero di ore settimanali.

 

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bonus badante roma

Roma, Bonus Badanti Contributo Inps 2023 con Contratto Nazionale

Aes Domicilio si è sempre battuta per la contrattualizzazione in regola delle badanti, ricordando alle famiglie di Roma l’importanza di avere in casa una persona assunta in regola e alla badante l’importanza di lavorare tutelata.

Il Bonus Badante è un’agevolazione economica prevista dal governo italiano per sostenere le famiglie che impiegano personale dedicato all’assistenza di anziani o persone con disabilità.

Questo bonus, solitamente concesso in forma di detrazione fiscale, è pensato per aiutare a coprire i costi associati all’assistenza domiciliare, come ad esempio il salario della badante.

Le normative e i requisiti per accedere al Bonus Badante possono variare nel tempo e in base alle leggi vigenti.

Tuttavia, alcuni requisiti comuni includono:

  • Avere un familiare o un convivente non autosufficiente (anziano o persona con disabilità) che richiede assistenza domiciliare
  • Avere assunto una badante con regolare contratto di lavoro e contributi previdenziali
  • Essere in possesso di un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) che rispetti i limiti stabiliti dalla normativa

Il Bonus Badante può essere richiesto attraverso la dichiarazione dei redditi, presentando la documentazione necessaria per dimostrare che si soddisfano i requisiti previsti dalla legge.

In alcuni casi, potrebbe essere richiesto di presentare ulteriori documenti o di compilare moduli specifici.

Si raccomanda di consultare le informazioni aggiornate sul Bonus Badante sul sito del governo italiano o di rivolgersi a un professionista, come un commercialista o un centro di assistenza fiscale, per ricevere supporto nella richiesta del bonus e per verificare i requisiti e le condizioni attualmente in vigore.

Le mansioni di una badante possono variare a seconda delle necessità e delle condizioni della persona assistita, ma in generale possono includere:

  • Aiuto nelle attività quotidiane, come vestirsi, lavarsi, mangiare e muoversi
  • Somministrazione di farmaci e monitoraggio delle condizioni di salute
  • Assistenza nelle terapie di riabilitazione e fisioterapia, se necessario
  • Svolgimento di piccole faccende domestiche, come la pulizia, la cucina e la spesa
  • Fornire supporto emotivo e compagnia, specialmente se la persona assistita vive da sola o ha una limitata rete sociale
  • Collaborazione con professionisti sanitari, come medici e infermieri, per seguire il piano di cura stabilito

Sarà introdotto un limite orario minimo di circa 20 ore settimanali di lavoro domestico per ottenere l’intero ammontare del bonus, mentre il bonus sarà ridotto proporzionalmente per contratti di lavoro più brevi.

L’importo minimo del bonus dovrebbe essere di 1.549,36 euro all’anno, che è la cifra già detraibile fino a quest’anno in dichiarazione dei redditi.

 

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Roma: quanto Costa una Badante?

La prima cosa che deve conoscere la famiglia di Roma che decide di assumere una badante per i suoi cari è che per stipulare un contratto con una badante, diurna, notturna o convivente è che tutte le regole per l’assunzione sono disponibili per intero all’interno del CCNL, ovvero il contratto collettivo nazionale di lavoro sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico, necessario per mettere in regola un badante.

Il contratto nazionale per le badanti stabilisce l’inquadramento retributivo minimo delle lavoratrici e dei lavoratori, al quale andranno aggiunti alcuni elementi fondamentali come il TFR, i contributi INPS, la tredicesima, le ferie e i permessi retribuiti.

Vediamo le tipologie di contratti delle badante:

  • contratto badante convivente: il/la badante vive nell’abitazione dell’assistito e alterna il lavoro (massimo 54 ore lavorative) a momenti di riposo definiti nel contratto stipulato prima dell’assunzione
  • contratto badante non convivente: in questo caso lo stipendio dei badanti non conviventi si calcola sulle effettive ore di lavoro. Il CCNL non stabilisce nessun requisito minimo di ore lavorative ma soltanto il tetto massimo ovvero 40 ore settimanali
  • contratto badante per assistenza anziani notturna: il ruolo della badante è quello rimanere accanto alla persona assistita durante la notte per sorvegliarla costantemente, solitamente accanto al letto
  • contratto badante presenza notturna: da un punto di vista legislativo questo contratto può essere definito come una prestazione d’attesa che prevede la retribuzione per 54 ore settimanali, suddivise in base all’accordo tra le parti. La presenza implica che il collaboratore sia disponibile su richiesta dell’assistito

In merito alle retribuzioni ecco gli stipendi lordi per le tipologie più richieste per le badanti:

  • Badante convivente: stipendio di 1.120,76€ per 54 ore settimanali;
  • Badante non convivente: stipendio orario di 7,79€ per un massimo di 40 ore settimanali;
  • Badante notturna: stipendio di 1.288,87€;

oltre allo stipendio la badante matura mensilmente la 13esima, il tfr, ferie e contributi.

Al termine del rapporto lavorativo, che può avvenire per dimissioni o licenziamento, la badante ha diritto alla liquidazione come ultima busta paga, ovvero il tfr e le eventuali ferie non godute.

 

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Il Manuale della Badante a Roma: gli Anziani e la Tecnologia

Un libro può essere una delle scelte migliori per conoscere qualcosa: Aes Domicilio come casa editrice ha raccontato la badante e la famiglia a Roma, per aiutare entrambe le figure ad entrare una nel mondo dell’altra.

Approfondendo il capitolo precedente, si può analizzare il nuovo tipo di rapporto dell’anziano con le novità delle “diavolerie” tecnologiche.

Per stare al passo con i tempi, infatti, molti anziani si cimentano con quello che la tecnologia mette a loro disposizione e, una volta apprese le dinamiche, magari con l’aiuto di figli o nipoti, i “nonni” sono in grado di utilizzare le numerose opzioni che offre la modernità.

L’immagine nella cultura popolare, che vuole l’anziano osservare “sospettoso” quegli strani aggeggi illuminati e pieni di colori come i computer, sta ormai tramontando, a favore di un’indipendenza anche informatica dei nuovi nonni.

Inoltre, la molteplicità di siti, applicazioni, prodotti e servizi che un anziano può utilizzare gli permettono di compiere le operazioni più varie con estrema semplicità.

Grazie alle nuove tecnologie può, per esempio:

  • informarsi sul mondo che lo circonda
  • monitorare la propria salute e il proprio benessere
  • fissare dei promemoria per assumere medicinali o fare attività fisica
  • effettuare pagamenti e acquisti online senza doversi muovere né trasportare pesi
  • utilizzare le mappe per orientarsi meglio
  • fare progetti per la realizzazione di una vacanza
  • essere sempre reperibile per i parenti che se ne prendono cura e videochiamare qualche fratello all’altro capo del mondo
  • trovare svago e divertimento grazie ai contenuti e ai giochi più vari
  • Fare nuove conoscenze e sviluppare amicizie con persone lontane

Negli ultimi tempi moltissime associazioni o enti del settore hanno dato avvio a un gran numero di corsi di alfabetizzazione digitale per anziani ma, affinché la tecnologia possa davvero raggiungere tutti, è la famiglia stessa e chi si prende cura di loro, a rivestire un ruolo chiave, sia nell’apprendimento sia nel controllo.

La tecnologia per essere utilizzata dagli anziani, in particolare i più fragili, non può essere solo uno strumento offerto ma necessita di facilitatori della comunicazione, ovvero di persone che sostengano e accompagnino la persona anziana nell’utilizzo in modo da renderla a poco a poco autonoma, come le badanti.

Ecco allora che molti nipoti, volontari, operatori sanitari e tantissime assistenti familiari a domicilio hanno assolto a questo ruolo: le badanti isolate con gli anziani presso le abitazioni hanno offerto agli assistiti la possibilità di videochiamare i propri cari, di accedere a informazioni locali e territoriali di consultare medici e servizi sanitari colmando distanze e mantenendo relazioni.

I nuovi nonni piacciono alla rete, essi conquistano follower sui social network, sono un nuovo tipo di star.

Basta guardare Instagram, Tik Tok o Twitter, per esempio, per rendersene conto.

In video, in foto da soli o magari insieme ai nipoti, affascinano un pubblico trasversale, a sorpresa in gran parte composto da giovani e giovanissimi, che in alcuni casi, arrivano perfino a chiedere di farsi – virtualmente s’intende – adottare come “nipoti”.

Il loro successo non è eccezione ma segno di una rivoluzione in atto.

Gli esperti parlano di “greynaissance”, una sorta di rinascita “grigia” che vede protagoniste influencer “over”, pronte a parlare di moda, stile, vita quotidiana.

Insomma, le “nonne” dei nativi digitali sono le influencer e blogger più trendy del momento.

Su Instagnam, sono sempre di più i nonni che si mettono in mostra e in gioco: ballano, cantano, aprono una finestra sul loro quotidiano con ironia, accettano le varie “challenge” lanciate in Rete, offrono consigli, rispondono a domande, suggeriscono ricette di cucina, indicando come realizzarle.

Tutto questo ha dato i natali alla pagina AES.DOMICILIO un successo completamente dedicato ai nuovi anziani rock, con oltre centomila followers.

Non è difficile capire il perché del grande, anzi grandissimo, consenso: non hanno timore di mettersi alla prova, affrontano il mondo – anche quello digitale – con l’esperienza degli anni passati, senza rimanere intrappolati nei meccanismi del web.

Usano le varie piattaforme per dialogare con i loro follower, tra coetanei e nuove generazioni.

L’aiuto dei familiari rimane essenziale per far avvicinare gli anziani sia ai social che alla tecnologia, in generale.

La tecnologia deve essere fatta a misura di anziano perché, se consideriamo in particolare gli over ottantacinque, hanno bisogno di device a parte, sia per un discorso di decadimento fisico, quali contatti più grandi con meno funzioni, tanto più che fanno parte di un momento storico precedente all’era digitale e spesso nemmeno per lavoro si erano in precedenza avvicinati alla tecnologia, sia per una questione di vista o manualità.

Anziano e tecnologia può diventare una combinazione virtuosa, anche in funzione delle possibili finalità di utilizzo del mezzo, dagli aspetti relazionali a quelli più informativi.

L’approccio a strumenti tech, inoltre, migliora le capacità cognitive, come visto nel precedente capitolo, e aiuta le persone a restare attive, riducendo perdita di memoria e di stimoli, emarginazione sociale e senso di isolamento o solitudine, ma è necessario un perfezionamento alla base per quanto concerne le competenze, anche grazie allo scambio intergenerazionale o attraverso nuove forme di inserimento in contesti sociali differenti, utili per cercare di apportare un plus alla qualità della vita di persone.

Aes Domicilio coglie l’occasione del suo primo manuale per far conoscere com’è realmente il mondo della badante.

Il manuale è acquistabile direttamente dal sito Aes domicilio.

 

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Roma, la Badante Rientra nel suo Paese d’Origine e non Fa piu’ Rientro al Lavoro

Anche a Roma ricordiamo che il contratto di lavoro domestico  ha la funzione di regolare il rapporto tra un badante e un datore di lavoro, che decide quelli che saranno gli orari delle prestazioni e le mansioni da compiere giornalmente.

Ovviamente il badante sarà colui o colei che svolge la prestazione lavorativa.

Con il contratto in oggetto le parti potranno mettere nero su bianco gli aspetti più rilevanti del rapporto di lavoro e tra gli altri la retribuzione e le ferie.

Per quanto riguarda l’assenza retribuita delle ferie, la fonte di riferimento non può che essere il contratto collettivo nazionale dei domestici.

Per ciascun anno di servizio presso l’identico datore, la badante o colf può sfruttare un periodo di ferie corrispondente a 26 giorni lavorativi, indipendentemente dalla durata e della distribuzione dell’orario di lavoro.

La fruizione delle ferie deve aver luogo per almeno due settimane nell’anno di maturazione e, per almeno due supplementari settimane, entro i 18 mesi posteriori all’anno di maturazione.

Ora è bene affrontare la spiacevole situazione della badante che, partita per le ferie, non fa ritorno nell’abitazione in cui svolge le proprie mansioni, nei tempi previsti.

Cosa fare in queste circostanze?

Innanzitutto cosa prevede il Ccnl di settore rispetto alle assenze:

  • le assenze del lavoratore debbono essere comunque tempestivamente giustificate al datore di lavoro
  • le assenze non giustificate entro il quinto giorno, se non sussistono cause di forza maggiore (ad es. malattia sopravvenuta) che impediscono il pronto ritorno al lavoro, sono da ritenersi giusta causa di licenziamento da parte del datore di lavoro

Detto questo possiamo agire: se la badante non ritorna in servizio dopo il periodo previsto e concordato di ferie, non rispetta i propri obblighi contrattuali in modo palese, tanto basta per incrinare in modo irreparabile il rapporto di fiducia con il datore e per costituire una ragione di licenziamento per giusta causa.

 

AES Domicilio assistenza anziani a domicilio ha a disposizione un grande database di badanti nelle province del Nord Italia e in Lazio. Per maggiori informazioni sulle badanti conviventi… chiamaci! Siamo una referenziata Agenzia con tariffe badanti estremamente competitive, attiva in tutta la Lombardia, in Lazio e in particolare nelle province di Milano e Roma, se cerchi Badanti  Milano, badante Monza, Badante Como, Badante Lecco e Badante a Roma.

 

colf e badante roma

Roma, Differenza tra Colf e Badante

Una badante a Roma può lavorare come convivente o non convivente.

Nel primo caso la badante vive insieme alla famiglia per cui lavora e fornisce assistenza anche in presenza di bisogni immediati, come per esempio la necessità di accudire una persona anziana in modo urgente.

Nel secondo caso, invece, la badante lavora solo per alcune ore al giorno, senza soggiornare nella casa del datore di lavoro.

Il contratto collettivo nazionale di settore non indica un limite minimo di orario di lavoro per le badanti ma pone un’indicazione fondamentale circa il limite massimo.

Alla badante tenuta al rispetto di un orario di lavoro giornaliero uguale o maggiore delle 6 ore e nel caso sia concordata la presenza continuativa in abitazione spetta comunque il tempo necessario per la pausa pasto.

Come indica l’art. 14 comma 4 Ccnl, la badante convivente ha diritto ad un riposo di almeno 11 ore consecutive ogni 24 ore.

Il testo in particolare specifica che se l’orario di lavoro giornaliero non è del tutto compreso tra le ore 6 e le ore 14 o tra le ore 14 e le ore 22, la persona alle dipendenze del datore ha diritto ad un riposo intermedio non retribuito, di solito nelle ore pomeridiane e non al di sotto delle 2 ore giornaliere di effettivo riposo.

Il contratto collettivo dei collaboratori domestici, per cui per le badanti, indica all’art. 14 comma 6 un’altra importante regola, che il datore di lavoro deve conoscere per gestire al meglio orari e riposi della colf o badante.

Si dispone infatti che il lavoro notturno sarà quello prestato tra le ore 22 e le ore 6 e che sarà retribuito – se ordinario – con una maggiorazione del 20% della retribuzione globale di fatto oraria.

Passando ai doveri che una badante deve generalmente rispettare, si tratta soprattutto dei seguenti:

  • prestare servizio di assistenza per tutto il periodo di lavoro stabilito da contratto, comprese le ore notturne considerando la costante presente della stessa in casa dell’assistito
  • accompagnare la persona assistita per visite mediche, fare commissioni, o altri impegni
  • pulire e mantenere in ordine la casa e provvedere fare il bucato, stirare e fare la spesa
  • cucinare i pasti per la persona assistita
  • occuparsi dell’igiene personale della persona assistita
  • rispettare persona assistita e membri della sua famiglia, evitando di compiere atti illegali, come rubare in casa dell’assistito, o assumere atteggiamenti condannabili, per esempio di violenza nei confronti della persona assistita
  • aiutare la persona assistita nei movimenti quotidiani, dall’alzarsi dal letto al vestirsi ad aiutarla a mangiare
  • far compagnia alla persona assistita o intrattenerla con letture, giochi, o attività a scelta o accompagnarla a fare passeggiate
  • occuparsi delle attività di gestione domestica, come il pagamento delle bollette
  • controllare temperatura e pressione e assistenza per la somministrazione di farmaci
  • dare sostegno psicologico alla persona assistita

 

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Roma, Curriculum Vitae Badante, Come Farlo e Bene

Oggi anche a Roma illustriamo quanto è delicato il lavoro della badante, quanto è delicata la sua professione.

La badante si occupa di prestare assistenza domiciliare a persone in difficoltà, che siano queste anziani, disabili o individui non autosufficienti.

È naturale che per iniziare un lavoro la badante deve presentarsi con un curriculum vitae che descrive il suo percorso lavorativo.

La cosa più importante in un curriculum di una badante è l’affidabilità : indicare sul proprio curriculum vitae i contatti degli ex datori di lavoro è indice di serietà per ogni tipo di ruolo professionale.

Le referenze per una badante rappresentano un valore aggiunto per il profilo dei candidati.

Per trasmettere fiducia al proprio datore di lavoro bisognerà presentare un curriculum vitae ben scritto, ordinato e completo di referenze e competenze:

  • Informazioni personali e di contatto: nome, cognome, telefono, indirizzo di posta elettronica
  • Breve presentazione: subito dopo i dati personali, puoi scrivere alcune righe (due al massimo) di presentazione
  • Formazione: in questa sezione puoi indicare se possiedi un diploma o se hai frequentato corsi di formazione per assistente alla persona
  • Esperienza professionale: elenca tutte le esperienze lavorative svolte in ambito di assistenza alla persona. La cosa migliore sarebbe indicare almeno un paio di lavori. È importante illustrare, in breve, il ruolo, le mansioni svolte e il periodo in cui hai ricoperto quella posizione
  • Esperienza personale: se non hai ancora lavorato come badante, ma hai comunque acquisito competenze tecniche e soft skill grazie alla tua esperienza personale, parlane
  • Competenze: tra le competenze professionali più utili troviamo la cura dell’igiene, l’aiuto ai pasti, le attività di svago, la gestione della casa, ma anche nozioni mediche generali sulle patologie, la prevenzione di incidenti domestici e nozioni di primo soccorso, oltre alla conoscenza di implicazioni giuridiche ed etiche come deontologia e rispetto della privacy
  • Referenze: si ha bisogno di conoscere l’opinione neutra e oggettiva delle persone per le quali hai già lavorato
  • Presentarsi quindi con un curriculum vitae chiaro, con referenze, aiuta la badante già ancor prima di iniziare un lavoro

 

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