Tag Archivio per: contratto badante

Regolarizziamo la Badante a Roma! Esiste il Contratto Nazionale

Ricordiamo sempre anche a Roma che fare la badante è fare uno dei tanti lavori: non è niente di diverso e per questo motivo esiste un contratto nazionale che permette di assumere la badante in regola.

La famiglia è il datore di lavoro.

Bisogna considerare è che la percentuale di disoccupazione del personale qualificato nel settore dell’assistenza agli anziani e ai disabili è prossima allo 0.

Questo significa che se una persona ha:

  • buone referenze
  • carichi pendenti e casellario giudiziale pulito
  • manualità
  • documenti in regola
  • padronanza della lingua

può andare in qualsiasi associazione e trovare un impiego “in regola” in massimo 2 settimane.

Per impegno in regola si intende:

  • contratto con 13 mensilità + TFR
  • regolarità nella gestione della parte contributiva
  • orario di lavoro definito e gestione straordinari
  • diritto al riposo e alle ferie

Questo significa che il pubblico di operatori che rappresenta la “prima scelta” è accessibile solo tramite canale ufficiale. E meno male!

Da qui si capisce come la persona che diventa badante per lavorare ha tutti i diritti di ogni lavoratore.

Ma la famiglia può aver paura a sentirsi datore di lavoro, e per questo e perché vi è ancora poca conoscenza in merito, tengono le badanti in nero.

Attenzione però, non c’è niente di peggio, è come se voi siete assunti in nero nell’azienda dove lavorate!

Le famiglie che tengono il personale non in regola si auto-rassicurano pensando che le badanti che lavorano a nero non dispongano della cifra necessaria per poter affrontare una causa legale.

La verità è che per la badante è sufficiente recarsi a qualsiasi sportello badante o sindacato per poter avviare un dialogo con un avvocato specializzato nel settore, che per prima cosa valuterà quanto si potrà richiedere, poi se la famiglia dove ha lavorato è solvibile (immobili di proprietà, risparmi in banca, tipologia di reddito) ed alla fine andrà ad introdurre un giudizio per ottenere l’importo massimo da richiedere sulla base delle violazioni che ha constatato.

AesDomicilio ha ovviamente la soluzione per assumere una badante, che è quella di stipulare un regolare contratto di assunzione per badanti.

Il lavoro delle badanti è, infatti, disciplinato da apposito Ccnl badanti 2022 che è stato tra l’altro oggetto di recente rinnovo e che prevede norme specifiche relative a Livelli di inquadramento delle lavoratrici, mansioni, ruoli e relativi stipendi per maturazione di ferie e permessi, riposi, malattia e infortunio, dimissioni e licenziamento, maturazione del Tfr, nuove indennità.

 

AES Domicilio assistenza anziani a domicilio ha a disposizione un grande database di badanti nelle province del Nord Italia e in Lazio. Per maggiori informazioni sulle badanti conviventi… chiamaci! Siamo una referenziata Agenzia con tariffe badanti estremamente competitive, attiva in tutta la Lombardia, in Lazio e in particolare nelle province di Milano e Roma, se cerchi Badanti  Milano, badante Monza, Badante Como, Badante Lecco e Badante a Roma.

 

Come Gestire la Spesa della Badante a Roma

Il principale servizio che svolge la badante e che è richiesto dalle famiglie di Roma è la convivenza.

La badante convivente copre tutto l’arco della giornata e tutta la settimana (esclusi i riposi).

Quindi un tema importante per la badante convivente è il  tema del vitto e dell’alloggio che tra i temi legati alla cura della persona anziana è probabilmente uno dei più complessi e merita di essere trattato con particolare attenzione.

La badante convivente fornendo assistenza continua deve vedersi riconosciuto insieme alla retribuzione  anche il vitto ed un alloggio idoneo.

Sicuramente la gestione affrontata insieme famiglia e badante, al di la del contratto, è molto importante.

Non permettere alla badante di approfittare della gentilezza della famiglia che si sente magari in dovere di dare di più; non permettere alla famiglia di non dare abbastanza perché tanto la badante lavora e quindi non può pretendere.

Vitto e alloggio si configurano come adempimento obbligatorio al quale il datore di lavoro deve necessariamente attenersi.

Quando ci riferiamo al vitto parliamo degli alimenti che vengono corrisposti giornalmente.

Esso deve essere corrisposto non solo quotidianamente per contratto, ma anche durante una trasferta o una vacanza.

Per alloggio, diversamente, ci riferiamo al “riparo” o ancora all’accomodamento fornito per un determinato periodo di tempo.

Quando parliamo in definitiva di vitto e alloggio ci riferiamo concretamente alla messa a disposizione di una sistemazione e di tre pasti considerati base e, che nell’articolo 31 del CCNL, devono essere tali da salvaguardare la dignità e la riservatezza della lavoratrice.

Le funzioni della badante includono il prendersi cura dell’assistito con l’aiuto alla movimentazione, all’igiene personale, alla salute, alla somministrazione delle medicine, al pulire e tenere ordinata la casa e preparare i pasti.

La badante convivente si occupa anche di tenere compagnia all’anziano ed accompagnarlo fuori oppure alle visite mediche .

L’anziano potrà usufruire da un lato di un’assistenza sempre disponibile (o quasi), dall’altra parte la lavoratrice potrà riuscire a conciliare vita lavorativa con quella di tutti i giorni.

C’è da aggiungere poi che lavoro h24 non significa lavorare senza nessuna sosta.

Anche per la badante con contratto 24 ore su 24 o in regime di convivenza deve essere garantito da CCNL un tot ore di riposo che deve essere tassativamente rispettato. 

Inoltre, grazie ai vari corsi di formazione, molte badanti si sono formate professionalmente con diplomi ed attestati e sono capaci di intervenire in situazioni di emergenza con tecniche di primo soccorso e nello svolgimento di terapie domiciliari.

 

Per leggere altri approfondimenti sulle agenzie di badanti, oppure se vuoi scoprire come mettere in regola la tua badante e quali sono tutti i passaggi burocratici da rispettare, contattaci! Con Aes Domicilio siamo attivi in tutta la Regione Lombardia, in Lazio ed in particolare nelle province di Milano e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como, Badante a Lecco e Badante a Roma.

 

Roma, lettera di Assunzione

Anche a Roma facciamo presente quali informazioni devono essere presenti nella lettera d’assunzione di una badante.

Il contratto di lavoro regola il rapporto tra un datore di lavoro privato e una o un badante convivente, a ore o per il servizio notturno.

Questo documento stabilisce gli obblighi a carico del datore di lavoro e i diritti della badante.

Si tratta di una semplice scrittura privata ma è importante nel caso in cui dovessero sorgere dei conflitti tra le parti.

L’accordo deve essere sottoscritto da entrambe le parti e ciascuna deve conservarne una copia.

Il contratto di lavoro, o lettera di assunzione, deve contenere le seguenti informazioni:

  • la data di inizio del rapporto di lavoro
  • la retribuzione, cioè lo stipendio concordato (solitamente è indicato in misura oraria)
  • le mansioni e il livello in cui è inquadrata l’assistente familiare
  • l’eventuale convivenza della badante con la famiglia
  • l’orario di lavoro, il giorno di riposo settimanale, l’eventuale mezza giornata di riposo settimanale aggiuntiva
  • i contributi aggiuntivi spettanti, da versare alla Cassa Colf, obbligatori per gli aderenti al contratto collettivo nazionale per il Lavoro domestico
  • il luogo in cui la badante deve svolgere l’attività lavorativa
  • se sono previsti eventuali temporanei spostamenti (villeggiatura o altri motivi legati alla famiglia)
  • il periodo di ferie annuali spettanti
  • l’eventuale durata del periodo di prova (non puoi attivare il patto di prova successivamente alla stipula del contratto)
  • eventuali ulteriori clausole specifiche

Una volta inviata la comunicazione di assunzione all’Inps questa ha efficacia anche nei confronti dei servizi competenti, del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del ministero della Salute, dell’Inail e della prefettura/ufficio territoriale del Governo.

La badante può essere assunta con un regime orario differente, nello specifico in regime di:

  • non convivenza
  • convivenza

 

Vuoi sapere quanto costa una badante? AES Domicilio (assistenza anziani a domicilio) è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia, in Lazio ed in particolare nelle province di Milano e Roma se cerchi Badanti a MilanoBadante a MonzaBadante a ComoBadante a Lecco e Badante a Roma.

 

Roma: la Badante In Regola 2023, perché è Fondamentale

Purtroppo il lavoro della badante è uno dei pochi a essere ancora parzialmente riconosciuto come serio e quindi associabile ad un altro qualsiasi lavoro con regolare contratto.

Anche a Roma bisogna sdoganare questa cosa, bisogna far conoscere il contratto di lavoro della badante e anche che la famiglia, che non fa fatica a vedersi come datore di lavoro, deve obbligatoriamente assumere.

L’assunzione non è una libera scelta delle parti, né è rimessa alla volontà della colf o della badante: è invece obbligatoria per legge.

L’omessa regolarizzazione della lavoratrice domestica costituisce tuttavia un illecito amministrativo punito solo in capo al datore di lavoro e non della lavoratrice.

Le sanzioni sono di carattere amministrativo e non penale.

I rischi per il datore di lavoro che prende presso di sé una lavoratrice domestica in nero sono innanzitutto legati alle sanzioni che lo Stato può irrogare, sanzioni che – come detto al precedente paragrafo – sono però solo di carattere amministrativo.

In particolare:

  • se la badante ha svolto attività in nero per non oltre 30 giorni, c’è una sanzione da un minimo 1.800 euro a un massimo 10.800 euro
  • se la badante ha svolto attività in nero per non oltre 60 giorni, la sanzione parte da un minimo di 3.600 euro e arriva ad un massimo di 21.600 euro
  • se la badante ha svolto lavoro in nero per oltre 60 giorni, la sanzione oscilla tra un minimo di 7.200 euro e un massimo di 43.200

Ci sono poi altri rischi per chi fa lavorare una colf o una badante in nero.

Il primo scatta in caso di infortunio sul lavoro: se la lavoratrice infatti non è assicurata, il datore di lavoro deve rispondere del danno fisico patito dall’interessata risarcendone tutte le conseguenze.

La cifra per una banale frattura può raggiungere diverse migliaia di euro.

Il secondo rischio invece è collegato alla possibilità di contestazioni da parte della dipendente.

Se questa, infatti, un giorno dovesse chiedere il pagamento di tutti i contributi che mai le sono stati versati, le differenze retributive, le straordinarie, le ferie e soprattutto il Tfr – il trattamento di fine rapporto di lavoro – il datore non avrebbe come difendersi.

Dinanzi a un’ipotesi del genere c’è il rischio di vedersi pignorare la stessa casa, attesa l’entità delle cifre in ballo.

A regolare l’orario di lavoro dei contratti per badanti è l’articolo 14 del ccnl per lavoro domestico, il quale rimanda all’accordo tra le parti.

Tuttavia, il medesimo articolo non stabilisce un minimo di ore ma solo un massimo di ore giornaliere differenti a seconda che si tratti di badanti conviventi con vitto e alloggio o di badanti non conviventi:

  • il contratto badanti conviventi può prevedere fino a 10 ore giornaliere non consecutive, per un totale di 54 ore settimanali
  • il contratto badanti non conviventi può prevedere 8 ore giornaliere non consecutive, per un totale di 40 ore settimanali distribuite su 5 oppure 6 giorni
  • in caso di lavoro esclusivamente notturno, il massimo di ore per contratti badanti 54 ore, solitamente 9 dal lunedì al sabato con la domenica libera.

 

Per leggere altri approfondimenti sulle agenzie di badanti, oppure se vuoi scoprire come mettere in regola la tua badante e quali sono tutti i passaggi burocratici da rispettare, contattaci! Con Aes Domicilio siamo attivi in tutta la Regione Lombardia, in Lazio ed in particolare nelle province di Milano e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como, Badante a Lecco e Badante a Roma.

 

Roma, Aumento del Costo Badante ma non Aumentano gli Aiuti

Anche a Roma gli stipendi delle badanti crescono ancora, quelli delle famiglie no.

Il recente adeguamento delle paghe di queste figure domestiche sta generando molta preoccupazione all’interno dei nuclei familiari che devono avvalersi del loro servizio a causa di un parente anziano o non autonomo.

“C’è molta preoccupazione nelle famiglie, se da una parte sono aumentati gli stipendi di queste figure, anche di 120-150 euro, quelli delle famiglie o le pensioni degli anziani no. Comprensibile che molti di essi si stiano domandando come fare a sostenere questa spesa”.

Il rischio concreto per un anziano con una pensione molto bassa è di non riuscire a fare fronte a questo esborso e di dover intaccare i propri risparmi o, se presente, chiedere aiuto ai propri familiari.

“Gli adeguamenti ci sono sempre stati, vengono fatti circa ogni anno e tutto viene ridimensionato. Se al lavoratore l’aumento risulta circa di 120 euro, per il datore di lavoro è molto più alto, più che raddoppiato”.

Le famiglie quindi stanno chiedendo, anche nelle agenzie, se esistano bonus o sgravi che possano aiutarli a sostenere queste spese.

“Al momento non sappiamo se arriveranno dei contributi per aiutare coloro che devono affrontare questo problema ma sono in molti che stanno chiedendo informazioni sulla possibilità di usarli. Il problema è che non sappiamo quali saranno i criteri con cui verranno assegnati. Se ad esempio si dovessero basare sulla presentazione di un Isee molte persone non potrebbero accedervi. In una ipotesi di un anziano con un’ottima pensione, questa sarebbe troppo alta per entrare in alcuni parametri di sgravi, ma comunque troppo bassa per sostenere la spesa della badante”.

Con il nuovo adeguamento alcune figure che effettuano circa 40 ore settimanali potrebbero ad arrivare a ricevere anche oltre 1.500 euro al mese, ma al datore di lavoro costerebbero oltre 1.700.

Il rischio è di incentivare il lavoro in nero per risparmiare qualcosa.

Appoggiarsi ad una agenzia garantisce di avere una persona selezionata e professionale scelta in maniera accurata e anche di cambiarla facilmente in caso non ci sia sintonia.

 

Se cerchi una badante, affidati ad AES Domicilio, agenzia di selezione badante in 24 ore. Disponiamo di tariffe badanti estremamente competitive e siamo attivi su tutta la Lombardia, in Lazio e in particolare nelle province di Milano e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como, Badante a Lecco e Badante a Roma.

 

aumento stipendio badante roma

Roma, Aumento Stipendi Badanti 2023

Anche a Roma rendiamo noto che:

Nessun accordo trovato tra le parti sul tavolo del ministero del Lavoro nella terza riunione della Commissione nazionale per l’aggiornamento retributivo nel contratto nazionale del lavoro domestico: confermato quindi da gennaio l’aumento stipendio colf e badanti 2023.

Si tratta di un incremento nella retribuzione del 9,2 per cento, per seguire l’adeguamento all’indice Istat.

In sostanza: colf, badanti e baby sitter vedranno in busta paga un aumento di stipendio, mentre le famiglie che si avvalgono della loro collaborazione dovranno sborsare più soldi per retribuirli con notevole aggravio economico.

Questi incrementi si aggiungono ai precedenti aumenti 2022, grazie all’accordo sui minimi retributivi, raggiunto lo scorso anno fa tra il Ministero del Lavoro e le sigle sindacali.

Assumere un badante o una colf costerà in media dai 100 ai 145 euro in più al mese.

Vediamo in dettaglio tutti i nuovi aumenti da gennaio 2023.

La variazione dell’indice ISTAT al 30 novembre 2022 è stata dell’11,3%, per cui l’adeguamento all’80% di questa variazione si traduce in un aumento del 9,2% dello stipendio colf e badanti 2023.

Per fare qualche esempio un lavoratore domestico non convivente di categoria C Super che lavora 30 ore a settimana vedrà il minimo orario passare da 7,13 euro nel 2022 a 7,69 euro nel 2023.

Di conseguenza uno stipendio mensile di 926,9 euro passerà a 1012,7 euro per un aumento totale di oltre 85 euro.

Per una badante convivente a servizio intero i minimi retributivi sono definiti a livello mensile.

Restando sempre nella categoria C Super lo stipendio mensile 2022 era di 1.026,34 euro. Con l’aumento a partire da gennaio 2023 lo stipendio passerà a 1.120,76 euro, ovvero oltre 94 euro in più al mese.

Gli aumenti dei minimi retributivi si traducono in un costo maggiore per le famiglie che non si limita a quello dato dall’aumento dello stipendio.

Gli aumenti che abbiamo analizzato in precedenza infatti riguardano solo lo stipendio mensile al quale si devono aggiungere anche:

  • contributi (Inps, Cassa Colf)
  • rateo Tfr
  • tredicesima
  • ferie

Considerando questi elementi i costi a carico delle famiglie potrebbero aumentare da 1.300 euro all’anno a oltre 1740 euro annui secondo dei calcoli riportati da Il Sole 24 Ore su fonte Assindatcolf.

Questo potrebbe spingere il settore del lavoro domestico a un aumento delle irregolarità, caratteristica che già contraddistingue il settore e che lo pone in cima alla classifica dei settori per tasso di irregolarità, in base a quanto riportato dal quarto rapporto annuale sul lavoro domestico redatto dall’Associazione Domina, l’associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico.

 

Per leggere altri approfondimenti sulle agenzie di badanti, oppure se vuoi scoprire come mettere in regola la tua badante e quali sono tutti i passaggi burocratici da rispettare, contattaci! Con Aes Domicilio siamo attivi in tutta la Regione Lombardia, in Lazio ed in particolare nelle province di Milano e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como, Badante a Lecco e Badante a Roma.

 

stangata familiari badanti roma

Roma, Stangata per le Famiglie con Badanti

Anche a Roma rendiamo noto che alla fine lo sperato accordo non c’è stato:

dopo la terza riunione della Commissione nazionale per l’aggiornamento retributivo spettante alle figure contemplate nel contratto nazionale del lavoro domestico, non essendosi trovato un accordo tra i rappresentati dei datori di lavoro domestico e le parti sociali, si va quindi verso un adeguamento degli importi dello stipendio di badanti, colf e babysitter, che da gennaio aumenterà del 9,2%.

A questo va aggiunta la spesa per i contributi, con rateo TFR, tredicesima e ferie.

L’aumento, calcolato sulla variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo con l’adeguamento all’80% dell’inflazione, dovrebbe scattare già dal 18 gennaio, comportando una importante voce di spesa per le famiglie presso le quali sono in opera badanti, ma anche babysitter e altre figure ricondotte al Contratto Collettivo Nazionale Lavoro domestico.

Una voce di denuncia arriva da Assindatcolf che chiedeva di scaglionare nel corso dell’anno gli aumenti per rendere più sostenibile il rincaro che metterà in seria difficoltà le famiglie, già provate dagli aumenti vertiginosi delle bollette, e in generale del costo della vita.

Secondo le stime e le proiezioni di Assindatcolf  l’impatto maggiore sarà per le famiglie con badante regolarmente assunta a tempo pieno e orario lungo e quella convivente con aumenti che incideranno sostanzialmente nel bilancio familiare dei milioni di italiani che hanno bisogno di queste figure, anche di oltre mille e cinquecento euro all’anno.

Per fare qualche calcolo con un aumento mensile, già da gennaio, del 9,2% dei minimi retributivi, la spesa mensile per il datore di lavoro di una badante non convivente di una persona non autosufficiente per 30 ore settimanali passerà da circa 633,93 Euro a 690,98 Euro al mese. Alla cifra, naturalmente, vanno aggiunti rateo Tfr, tredicesima e ferie

Per le figure assunte con orari lunghi o in regime di convivenza, come nel caso delle badanti (livello Cs) la retribuzione minima passerà da 1.026,34 euro a 1.120,76 euro, oltre 94 euro in più al mese a cui si aggiungerà anche l’aumento dei contributi portando il costo totale annuo da 17.177 a 18.752 euro, ovvero 1.575 euro in più.

Insomma una stangata che le famiglie dovranno trovare il modo di affrontare con il rischio di ridurre le ore di assistenza ai propri cari o, segnalano da Assindatcolf, che molti dei lavoratori che oggi sono in regola vengano lasciati a casa e magari fatti lavorare in nero.

Anche in considerazione di questo dal gruppo che rappresenta le famiglie datrici di lavoro domestico viene la richiesta al Governo di intervenire con misure concrete a sostegno delle famiglie: non solo sgravi per la regolare assunzione come previsto dal Piano nazionale per la lotta al sommerso in vigore dal dicembre scorso ma anche aiuti economici mirati.

Non bisogna, infatti, dimenticare che secondo i nostri calcoli il settore domestico sarà quello che subirà l’incremento maggiore rispetto ai principali contratti, come nel caso del commercio e dei metalmeccanici che negli ultimi 10 anni hanno visto – per i livelli contrattuali di inquadramento più diffusi – aumenti retributivi rispettivamente dell’8,4% e dell’8,3%, contro il 17,9% del settore domestico.

 

AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.

 

stipendi badante 2023 roma

Roma, gli Stipendi Badante 2023

Siamo venuti a conoscenza a Roma dell’aumento previsto per i contratti nazionale delle badanti.

Le associazioni che rappresentano le famiglie datrici di lavoro domestico  sono intenzionate a chiedere che gli aumenti non superino quanto previsto dal governo per l’adeguamento delle pensioni all’inflazione , cioè il  7,3%, e che comunque gli aumenti siano scaglionati nel corso dell’anno.

I sindacati  dei lavoratori reclamano invece l’applicazione di quanto previsto dal ccnl sottolineando che i lavoratori domestici  hanno  comunque tutele inferiori a quelle di altri lavoratori dipendenti per  malattia,  maternità, e pensioni.

Va ricordato che attualmente il minimo  stipendio orario previsto dal CCNL è pari a 4,83 euro per il livello A,  mentre il valore massimo  della retribuzione per badanti che fanno assistenza a persone non autosufficienti arriva a 8,33 euro orari (1.598 euro mensili per un contratto a tempo pieno).

Da ricordare anche che di pari passo con le retribuzioni si alzeranno  gli importi dei contributi previdenziali da versare trimestralmente.

Gli aumenti di colf,  badanti e baby sitter potrebbero subire forti aumenti per il  2023 a causa dell’inflazione attuale,  misurata dall’ISTAT all’11,8% a novembre e 11,5% a dicembre 2022.

La revisione annuale con adeguamento degli stipendi al valore dell’inflazione  concordata tra le parti sociali è  prevista dall’articolo 38 del Ccnl  del lavoro domestico.

Purtroppo le posizioni sono molto distanti:  né il tavolo  di confronto tenutosi il 21 dicembre né  quello del 3 gennaio 2023  hanno portato ad alcuna decisione ed è stato convocato un nuovo incontro per il 16 gennaio p.v.

Infatti in caso di mancato accordo tra le parti sociali  dopo tre incontri , il contratto prevede che il ministero decida per  l’adeguamento  automatico : all’80% del valore dell’inflazione per le retribuzioni minime, e al 100%  sul valore di vitto e dell’alloggio.

 

AES Domicilio assistenza anziani a domicilio ha a disposizione un grande database di badanti nelle province del Nord Italia e in Lazio. Per maggiori informazioni sulle badanti conviventi… chiamaci! Siamo una referenziata Agenzia con tariffe badanti estremamente competitive, attiva in tutta la Lombardia, in Lazio e in particolare nelle province di Milano e Roma, se cerchi Badanti  Milano, badante Monza, Badante Como, Badante Lecco e Badante a Roma.

 

badante e vertenza roma

Consigli da Avvocato a Roma: la Badante Vuole Fare Vertenza

Oggi a Roma parliamo di un argomento molto frequente: il problema a cui incorrono le famiglie soprattutto se non assumono in regola le badanti e se le tengono senza contratto, ovvero le vertenze.

Domanda che pongono agli avvocati le famiglie sono:

“ la mia badante vuole iniziare una vertenza perché l’ho fatta lavorare in nero dicendosi disponibile ad una trattativa. Tra le cose che sono successe in questo periodo ho scoperto di non sapere più dove sia finita la carta di credito di mia madre vedendo anche che dal conto alcuni prelievi sono stati fatti con essa e sono pressoché certo che diversi oggetti siano spariti da casa di mia madre. Come ci dobbiamo comportare ?”

L’avvocato cosa può consigliarci?

Prima di tutto viene in mente una domanda:

“In caso di ricorso al tribunale del lavoro quali prove avrebbero le badanti per dimostrare al giudice che hanno lavorato presso xxxxxxx, dalle xxxx alle xxxxx, dal giorno xxxx al giorno yyyy ?
Come sono state pagate ? In contanti, senza lasciare traccia del pagamento?
Ci sono testimoni che potrebbero testimoniare? Mi riferisco a testimoni “credibili”, come il medico curante, il farmacista etc etc?”

Sicuro che le badanti chiameranno a testimoniare tutta la loro famiglia ma si tratterà di testimonianze poco attendibili !

E’ questo il primo step su cui riflettere, ovvero “le badanti hanno i mezzi di prova per “rovinare” con una denuncia all’ispettorato del lavoro ed una causa civile ?”

Esiste una sorta di modalità ormai ripetitiva di come si comportano in genere le badanti una volta licenziate.

Inviano un SMS all’ex datore di lavoro chiedendo di trattare una sorta di buona uscita e cercando di estorcere il più possibile al malcapitato consapevoli che una causa dinanzi al tribunale del lavoro non la faranno mai.

E quindi “ci provano” con un SMS da un lato minatorio, ma dall’altro lato disponibile ad intavolare una trattativa.

Ecco alcune regole da voler seguire:

  • Regola 1: non rispondere al messaggio
  • Regola 2: rispondere soltanto nel momento in cui dovesse arrivare una lettera di un legale o di un sindacato
  • Regola 3: il giorno che davvero dovesse scrivere un avvocato lasciare che sia lui il primo a fare la proposta transattiva, ossia ad indicare l’importo sufficiente per chiudere la questione con un accordo bonario.

Tuttavia, ricordate sempre di assumere le badanti con il contratto perché è giusto per loro lavoratrici ed è giusto per voi familiari.

 

Se cerchi una badante, affidati ad AES Domicilio, agenzia di selezione badante in 24 ore. Disponiamo di tariffe badanti estremamente competitive e siamo attivi su tutta la Lombardia, in Lazio e in particolare nelle province di Milano e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como, Badante a Lecco e Badante a Roma.

 

cibo e badante roma

Il Cibo e la Badante a Roma

Quante volte a Roma ci siamo trovati di fronte ad una badante che si fa e ci fa questa domanda: “non mi danno da mangiare, che faccio?”

Le badanti hanno un compito fondamentale che cambia, in meglio, la qualità della nostra vita e quella dei nostri genitori: prendersi cura tutti i giorni dei nostri cari.

È dunque innanzitutto nel nostro interesse che devono essere messe nelle migliori condizioni per fare il loro duro lavoro.

Tre pasti al giorno, di buona qualità.
Però il problema esiste ed è uno dei casi più frequente di attrito tra le famiglie e le badanti.

Che fare dunque?

Proviamo a fare chiarezza.

Cosa dice il contratto?

Art. 35 Vitto e alloggio
Il vitto dovuto al lavoratore deve assicurargli un’alimentazione sana e sufficiente; l’ambiente di lavoro non deve essere nocivo all’integrità fisica e morale dello stesso.

Contrattualmente è chiaramente indicato che l’alimentazione deve essere sana e sufficiente.

Ma il vitto deve essere sufficiente a cosa?” per evitare di creare inutili attriti nella normale gestione della convivenza, non si è obbligati a soddisfare ogni richiesta anche la più assurda.

Ecco che entra in gioco il buon senso.
Un’alimentazione sana e sufficiente non è fatta di capricci e stravaganze.

Per le famiglie il vitto è un costo, previsto dal contratto e propedeutico alla buona riuscita dell’assistenza ma non può e non deve diventare un salasso mensile.

Esiste poi l’indennità di vitto va pagata solo quando la badante non può usufruire gratuitamente dei pasti come ad esempio quando è in ferie.
Pertanto, nei casi di cui abbiamo scritto prima, è stata contrattualmente prevista una cifra convenzionale in sostituzione dei pasti che la badante solitamente consuma durante le normali giornate lavorative.
È evidente dunque che l’indennità in denaro non è l’unico criterio per stabilire qualità e quantità dei pasti ma si deve tenere in considerazione la salute del soggetto e la qualità e la quantità del vitto.

Torniamo ad insistere sul buon senso perché è l’unico parametro infallibile in questi casi.
Un suggerimento che può apparire banale è questo: stabilite sempre prima con chiarezza tutte le pattuizioni che governeranno il rapporto e verificatele nel tempo.

 

Vuoi sapere quanto costa una badante? AES Domicilio (assistenza anziani a domicilio) è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia, in Emilia-Romagna, in Lazio ed in particolare nelle province di Milano, Modena, Bologna e Roma se cerchi Badanti a MilanoBadante a MonzaBadante a ComoBadante a LeccoBadante ModenaBadante Bologna e Badante a Roma.