Roma il Contratto Nazionale dei Collaboratori Domestici i Provvedimenti Disciplinari
“Badante” è un termine italiano che viene utilizzato anche a Roma per descrivere una persona che si occupa del sostegno e dell’assistenza di individui che non sono in grado di prendersi cura di se stessi a causa di età avanzata, malattia o disabilità.
Questo può includere l’assistenza con le attività quotidiane come il cibo, la pulizia, i bagni e la mobilità, nonché la compagnia e il supporto emotivo.
Alcune badanti a Roma vengono assunte per gestire la persona alcune ore durante la giornata (badante ad ore), in base a quali sono le esigenze ed il momento di maggiore necessità; alcune badanti vivono con la persona di cui si prendono cura ( badante convivente), altre ancora lavorano durante la notte (badante notturna) per le problematiche della persona da assistere.
Il termine “badante” si riferisce specificamente a coloro che forniscono questo tipo di assistenza in un ambiente domestico, piuttosto che in un ospedale o in una struttura di assistenza a lungo termine.
Detto questo trattiamo l’argomento delle sanzioni.
Le sanzioni disciplinari vengono effettuate a secondo della gravità attraverso:
- un rimprovero verbale, che viene dato in caso di lieve mancanza ai doveri
- una censura scritta, che è data in caso di recidiva di rimproveri verbali
- sospensione dal lavoro nel caso in cui nonostante le precedenti ammonizioni, ha commesso mancanze che hanno portato danni a cose o persone che assiste
- il licenziamento viene fatto dunque per giustificato motivo, con il rispetto dei termini di preavviso (art. 35).
In caso di situazione come l’essere ubriachi al lavoro, o di situazioni che precludono la fiducia, la badante può essere licenziata in tronco.
Vediamo la procedura:
Inviare lettera di contestazione all’indirizzo della badante, o raccomandata a mano. Dopo 5 giorni dal ritiro della lettera stessa, se non vi è risposta di giustificazione oppure, nel caso in cui non è stata ritirata, dopo 5 giorni dal ritorno al datore della raccomandata del mancato ritiro è possibile il licenziamento.
Se la badante presenta invece un certificato medico si potrà eventualmente licenziare seguendo le pratiche del licenziamento dopo malattia.
Naturalmente è necessario consegnare alla badante copia di tutta la documentazione di chiusura.
Dal 2017, da comunicazione da varie questure d’Italia, è confermato che non è necessario comunicare alla questura stessa la cessazione del rapporto di lavoro con la badante convivente.
È importante ricordare che bisogna utilizzare il licenziamento per giusta causa con attenzione, perché è importante comunicare con la badante nel caso in cui sia assente.
Per capire cosa è successo, e quindi non rischiare di fare un licenziamento non giustificato.
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