Roma, Cosa Fare per la Badante in Aspettativa
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In genere l’aspettativa viene richiesta quando la badante ha già usufruito dei giorni di ferie ma ha bisogno di un altro periodo di astensione dal lavoro per delle questioni personali.
Nel corso del rapporto, le parti possono concordare un periodo di aspettativa o sospensione del contratto, nel caso, ad esempio, le ferie siano già state tutte godute oppure nel caso il collaboratore voglia assentarsi per motivi personali per un determinato periodo.
Durante il periodo di aspettativa il datore conserva il posto di lavoro al collaboratore che quindi non può essere licenziato fino al termine dell’aspettativa richiesta.
Come procedere in caso di assenza non retribuita o sospensione:
- La collaboratrice dovrebbe fare al datore richiesta scritta per il periodo di aspettativa in modo che, nel caso di controlli Inps, il datore possa giustificare il mancato pagamento dei contributi per quel periodo
- In seguito é necessario indicare l’assenza in busta paga
La causale da indicare é diversa in base ai seguenti casi:
- Assenza per aspettativa richiesta dal collaboratore oppure dovuta ad assenza ingiustificata
Nell’inserimento mensile va indicato il codice AD di aspettativa per sospensione (senza alcuna specifica di ore), per tutti i giorni consecutivi anche non lavorativi. Tale codice non prevede il pagamento della retribuzione e dei contributi e ,se segnato per più di metà mese all’interno dello stesso mese, non prevede nemmeno la maturazione dei ratei tfr, ferie e 13esima. - Assenza temporanea. Non si tratta di un vero e proprio periodo di aspettativa ma solo di un’assenza prolungata. Per quanto riguarda la comunicazione all’Inps rispetto ai contributi, per i periodi di assenza, non vengano pagati.
Solo se il collaboratore rimane in aspettativa per un intero trimestre contributivo l’Inps richiede una comunicazione preventiva di sospensione contributiva.
Rispetto alle festività che cadono durante il periodo di aspettativa AD, non vanno pagate.
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