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Tag Archivio per: Rischi Anziani

badante roma gestione emergenze

La badante e la gestione delle emergenze a Roma

da Aes Domicilio

Le badanti a Roma si apprestano a lavorare in situazioni dove le condizioni degli anziani possono essere molto critiche.

Ogni badante dovrebbe ricevere una formazione di primo soccorso di base e imparare le tecniche di RCP. Questa formazione può essere offerta da organizzazioni di soccorso locali, come la Croce Rossa o associazioni di formazione sul primo soccorso. La formazione di primo soccorso insegna le competenze necessarie per affrontare situazioni di emergenza, come la gestione delle vie respiratorie, il controllo delle emorragie, la stabilizzazione delle fratture e altro ancora.

Una badante dovrebbe essere ben informata sulle condizioni mediche dell’assistito, ciò significa conoscere le malattie di base, come il diabete, l’ipertensione, le malattie cardiache o polmonari, nonché le allergie o le intolleranze alimentari. La badante dovrebbe essere a conoscenza dei sintomi che possono indicare problemi di salute emergenti o acuti correlati a queste condizioni.

Cosa fare durante un’emergenza?

Durante un’emergenza o un caso di salute improvviso, la badante potrebbe dover contattare i professionisti sanitari per chiedere assistenza o per ottenere istruzioni, quindi deve essere in grado di comunicare in modo chiaro e preciso, fornendo tutte le informazioni rilevanti sulla situazione dell’assistito.

Ogni badante dovrebbe sviluppare un piano di emergenza dettagliato in anticipo insieme alla famiglia dell’assistito, con le informazioni sulle condizioni mediche, l’elenco dei farmaci che sta assumendo, le allergie note, i numeri di telefono di emergenza e le istruzioni specifiche su come gestire determinate situazioni di emergenza.

Lo stress della gestione dell’emergenza

Gestire un’emergenza può essere molto stressante, la badante deve essere preparata non solo a gestire la situazione dal punto di vista fisico, ma anche a fornire supporto emotivo all’assistito. Un esempio è rassicurare l’assistito, mantenere la calma e il controllo della situazione, e aiutare a gestire lo stress e l’ansia che possono derivare da un’esperienza così traumatica.

Gestire le emergenze può essere fisicamente e mentalmente esauriente per la badante. È quindi importante che la badante si prenda cura di sé stessa. Questo può includere garantire un adeguato riposo, mangiare in modo sano, fare esercizio fisico regolarmente e fare delle pause quando necessario. La cura di sé può anche includere chiedere supporto emotivo da amici, familiari o professionisti, se necessario.

La medicina è un campo in continua evoluzione, quindi è importante per una badante mantenere aggiornate le proprie competenze e conoscenze. Questo può includere la partecipazione a corsi di aggiornamento, la lettura di libri o articoli medici o la discussione con professionisti sanitari.

In conclusione, la gestione delle emergenze e dei casi di salute improvvisi è una parte fondamentale del ruolo di una badante.

Per leggere altri approfondimenti sulle agenzie badanti, oppure se vuoi scoprire come mettere in regola la tua badante e quali sono tutti i passaggi burocratici da rispettare, contattaci! Con Aes Domicilio siamo attivi in tutta la Regione Lombardia, in Lazio ed in particolare nelle province di Milano e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como e Badante a Lecco .

 

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badante e materasso roma

Il Materasso Antidecubito come Aiuto alla Badante di Roma

da Aes Domicilio

La badante di Roma ha in cura persone allettate.

Per una migliore gestione dell’anziano a letto vi sono letti agevolati per la persona e la badante.

Una situazione particolare che si può trovare vista la presenza dell’anziano sempre a letto sono le piaghe.

Come prima cosa cerchiamo di spiegare di cosa si tratta esattamente il materasso antidecubito:

esso è un dispositivo medico progettato per prevenire la formazione di ulcere da pressione o piaghe da decubito.

Le piaghe da decubito, o ulcere da pressione, sono delle ferite, dei tagli sulla pelle, provocate dall’immobilità e dalla posizione assunta a letto o da seduto per un lungo periodo di tempo. Queste lesioni cutanee si verificano quando una persona rimane a lungo in una posizione in cui le ossa comprimono i tessuti molli contro una superficie dura, impedendo la circolazione sanguigna e causando danni ai tessuti.

Molte delle persone anziane assistite dalle badanti sono costrette a passare molte ore a letto o in una posizione seduta ed è una delle cause principali delle piaghe insieme a lasciare la pelle a contatto prolungato con sudore, urine e feci; stare seduti su sedie troppo rigide o senza cuscino; stare stesi su materassi rigidi e poco morbidi.

Le zone più a rischio sono l’area dell’osso sacro, i talloni, caviglie, malleoli, anche e bacino.

Il materasso antidecubito è progettato per ridistribuire uniformemente il peso corporeo e ridurre la pressione esercitata sulle aree del corpo più soggette alle ulcere da pressione, come il bacino, le anche, la schiena e i talloni.

Esistono diversi tipi di materassi antidecubito, ma la maggior parte di essi utilizza una combinazione di aria, schiuma o gel per fornire un supporto adeguato e ridurre la pressione.

Diversi tipi di materassi antidecubito sono:

  • materasso ventilato espanso
  • materasso in fibra cava siliconata
  • materasso ad acqua
  • materasso ad aria compressa

Alcuni materassi antidecubito sono dotati di celle d’aria che possono essere gonfiate e sgonfiate in modo da modificare la pressione esercitata sul corpo..

Altri materassi utilizzano strati di schiuma o gel che si adattano alla forma del corpo per fornire un supporto personalizzato e ridurre la pressione.

L’utilizzo di un materasso antidecubito da parte della badante offre diversi benefici.

Innanzitutto, prevenire le ulcere da pressione riduce il rischio di infezioni e complicazioni che possono derivarne, migliorando la salute e il benessere complessivo del paziente.

Inoltre, riducendo la pressione sulle aree del corpo più suscettibili alle ulcere da pressione, il materasso antidecubito può contribuire a ridurre il dolore e la scomodità del paziente.

Un’altra caratteristica importante dei materassi antidecubito è che favoriscono la circolazione sanguigna e il flusso linfatico.

Questo è essenziale per garantire l’apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti, nonché per rimuovere le tossine e i rifiuti cellulari.

Un migliore flusso sanguigno e linfatico promuove la guarigione delle lesioni e aiuta a mantenere la pelle sana.

La badante, oltre a fornire assistenza quotidiana, può contribuire ad assicurarsi che il paziente sia posizionato correttamente sul materasso antidecubito, evitando posizioni che potrebbero aumentare la pressione su determinate aree del corpo.

Ciò può includere il cambio frequente di posizione, l’uso di cuscini o supporti per alleviare la pressione su specifiche zone del corpo e l’attenzione all’igiene e alla cura della pelle.

La badante dovrebbe monitorare costantemente la pelle del paziente per individuare eventuali segni di ulcere da pressione in fase iniziale, come arrossamenti, gonfiori o cambiamenti di temperatura localizzati.

In caso di segni sospetti, è importante segnalarlo immediatamente al personale sanitario per un’adeguata valutazione e trattamento.

 

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badante e deambulatore roma

La Badante di Roma e l’uso del Deambulatore

da Aes Domicilio

La figura della badante a Roma svolge un ruolo fondamentale nell’assistenza domiciliare ai pazienti anziani o disabili.

Uno degli strumenti che spesso viene utilizzato nel contesto dell’assistenza domiciliare è il deambulatore, un ausilio che consente alle persone con difficoltà motorie di muoversi in modo più autonomo e sicuro.

Si tratta in sostanza di un sostegno per la stabilità delle persone che hanno bisogno di camminare e di farlo con la massima sicurezza e il massimo dell’equilibrio che normalmente senza sostegno è precario.
La badante ha un ruolo importante nella gestione del deambulatore, garantendo la sua corretta utilizzazione e manutenzione.

La badante deve avere una buona conoscenza del funzionamento e delle caratteristiche del deambulatore.

Dovrebbe essere in grado di identificare il tipo di deambulatore più adatto alle esigenze del paziente e di regolarlo correttamente in base all’altezza e alle dimensioni del paziente stesso.

In base alla situazione specifica e al livello di disabilità della persona, possiamo distinguere diverse tipologie di deambulatore, che si rendono quindi specifici per ogni contesto e necessità.

La badante può svolgere un ruolo consulenziale nel momento dell’acquisto del deambulatore.

Ad esempio, il deambulatore con le ruote può essere disponibile a due ruote anteriori oppure a quattro ruote quindi sia anteriori che posteriori.

I modelli con sole due ruote hanno in genere dei puntali nella zona posteriore.

I deambulatori a 4 ruote invece possono avere un bloccaggio automatico.

Il deambulatore senza ruote è la tipologia più conosciuta oltre ad essere anche la più economica in assoluto.

Il deambulatore con le stampelle è importante in quanto consente di non caricare il peso del corpo sui polsi e sulle mani . Ha una struttura che in genere è fatta sempre in acciaio e riporta le stampelle sui due lati.

Questo genere di deambulatore è composto di sedile oltre che di ruote ed è pensato per le persone che sono molto debilitate sia a livello degli arti inferiori che a livello degli arti superiori.

E’ possibile passeggiare seduti sul sedile oppure no ed utilizzare quest’ultimo solo quando lo si ritiene necessario.

La badante deve istruire il paziente sull’utilizzo corretto del deambulatore.

Deve spiegare come impugnare le maniglie, come camminare in modo sicuro e stabile, come salire e scendere le scale, se necessario, e come effettuare le regolazioni necessarie per garantire una corretta postura.

La badante ha il compito di garantire la sicurezza del paziente durante l’utilizzo del deambulatore.

Dovrebbe fare attenzione a eventuali ostacoli o superfici scivolose che potrebbero causare cadute e deve assicurarsi che il deambulatore sia sempre in buone condizioni.

 

Vuoi sapere quanto costa una badante? AES Domicilio (assistenza anziani a domicilio) è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia, in Lazio ed in particolare nelle province di Milano e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como e Badante a Lecco .

 

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badante ruba in casa roma

Cosa Fare se la Badante Ruba in Casa a Roma

da Aes Domicilio

Se si sospetta che una badante di Roma stia rubando, ecco alcuni passi che si possono seguire:

prima cosa se si notano discrepanze o oggetti mancanti, è importante documentare tutto.

Questo può includere la registrazione di quali oggetti mancano, quando sono stati notati per la prima volta e qualsiasi altro dettaglio rilevante.

Se si sospetta che la badante possa essere responsabile, potrebbe essere utile installare telecamere di sicurezza.

Tuttavia, è importante rispettare le leggi locali e nazionali riguardo alla privacy prima di procedere.

Il primo passaggio però non dobbiamo dimenticare che è quello di discutere direttamente le preoccupazioni con la badante, dirle quali sono le nostre supposizioni, farle vedere cosa è successo, poiché potrebbe essere un malinteso o un errore.

Se si ha ragionevole certezza che la badante stia rubando, si dovrebbe contattare la polizia e fare una denuncia.

È importante fornire quante più informazioni possibili per aiutare le autorità nelle loro indagini.

Ricordate sempre che la sicurezza e il benessere della persona assistita dovrebbero essere la priorità principale.

Se si sospetta che una badante stia rubando, è importante agire rapidamente per proteggere la vittima e prevenire ulteriori danni.

Nel 2022, una storia ha fatto notizia in Italia riguardante una badante che ha commesso un furto nella casa della persona anziana che assisteva.

La badante, una donna di 45 anni originaria dell’Europa orientale, aveva ottenuto la fiducia della famiglia dell’anziano, una figura rispettata nella sua comunità locale.

La badante, chiamata Elena, era nota per la sua dedizione e l’attenzione che prestava al suo assistito.

Tuttavia, nel corso di alcuni mesi, la famiglia cominciò a notare che alcuni oggetti di valore stavano scomparendo dalla casa.

All’inizio attribuirono le mancanze alla disorganizzazione o all’età avanzata dell’anziano, ma quando scomparvero gioielli di famiglia di notevole valore iniziarono a sospettare che qualcosa non andasse.

Decisero di installare delle telecamere nascoste in casa, nella speranza di scoprire cosa stesse accadendo.

Dopo alcune settimane le telecamere rivelarono che era Elena a prendere gli oggetti.

Le immagini mostravano chiaramente Elena che cercava nei cassetti e nei ripostigli, prendendo gioielli, denaro e altri oggetti di valore.

La famiglia fece immediatamente una denuncia alle autorità locali, che aprirono un’indagine.

Elena fu arrestata e poi processata per furto.

Durante il processo emerse che Elena aveva avuto un passato difficile e che stava rubando per sostenere la sua famiglia in patria.

La storia ha sollevato una serie di questioni importanti sulla sicurezza e la fiducia nelle relazioni tra badanti e le persone che assistono.

Ha anche messo in luce la necessità di un maggiore controllo e regolamentazione nel settore dell’assistenza domiciliare.

Nonostante il caso sfortunato è importante ricordare che la stragrande maggioranza delle badanti svolge il proprio lavoro con dedizione e onestà, e che episodi come questi sono l’eccezione, non la regola.

 

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badante amina roma

Roma, la Storia di Amina , Badante di Professione

da Aes Domicilio

Anche a Roma raccontiamo la storia di una giovane badante africana di nome Amina che viveva con una anziana, la Signora Rosa, in una piccola città sulla costa del mare Adriatico.

Amina era arrivata in Italia dalla sua natia Nigeria cinque anni fa, in cerca di un futuro migliore.

La signora Rosa, vedova e senza figli, aveva bisogno di qualcuno che potesse prendersi cura di lei.

E così, i loro destini si erano intrecciati.

Amina ammirava molto la signora Rosa: nonostante la sua età avanzata era piena di energia e aveva un amore incondizionato per le passeggiate all’aperto.

Ogni mattina, con un bastone in mano e un sorriso sul volto, usciva per una passeggiata nel suo giardino o lungo la spiaggia.

Durante le sue prime settimane di lavoro Amina aveva trovato difficile adattarsi: la lingua, il cibo, il clima, tutto era così diverso dalla sua terra natale.

Era infatti la signora Rosa che inizialmente era sempre paziente e comprensiva.

Le insegnava l’italiano, le raccontava storie del passato, le cucinava piatti italiani tradizionali.

Gradualmente, Amina iniziò a sentirsi a casa.

Amina amava ascoltare le storie della signora Rosa.

Le raccontava di come aveva conosciuto suo marito durante la guerra, di come avevano costruito insieme la loro casa, di come avevano coltivato il loro giardino.

Ogni pianta nel giardino aveva una storia, ogni angolo della casa racchiudeva un ricordo.

Le giornate passavano tranquille.

La routine di Amina come badante consisteva nel preparare la colazione per la signora Rosa, aiutarla a fare la doccia, pulire la casa, fare la spesa e, naturalmente, accompagnare la signora Rosa nelle sue amate passeggiate.

Un giorno, durante una delle loro passeggiate, la signora Rosa si sentì male.

Amina, preoccupata, chiamò subito l’ambulanza.

In ospedale, i medici diagnosticarono alla signora Rosa un problema cardiaco. Doveva restare a riposo.

L’anziana signora era stata un faro di forza e determinazione per lei, ed ora era confinata a letto, lontana dal mondo esterno che tanto amava. Ma Amina sapeva che avrebbe fatto tutto il possibile per aiutare Rosa a recuperare.

Nel corso dei giorni seguenti, Amina si prese cura di Rosa con amore e devozione.

Si assicurava che prendesse i suoi farmaci, preparava pasti sani, leggeva ad alta voce i suoi libri preferiti e, soprattutto, continuava a raccontarle storie sulla Nigeria, sperando che le parole potessero portare un po’ di sollievo alla signora.

Una mattina, mentre Amina stava pulendo la stanza, notò il bastone di Rosa appoggiato vicino alla finestra, ricordando i mesi precedenti quando insieme andavano in giro per il paese.

Allora alla badante venne un’idea: se Rosa non poteva andare a fare una passeggiata, allora avrebbe portato la passeggiata a Rosa.

Quella sera, Amina preparò una sorpresa per Rosa.

Quando l’anziana signora si svegliò dal suo pisolino pomeridiano, trovò la sua stanza trasformata.

Amina aveva disegnato un panorama della spiaggia sulla parete di fronte al letto di Rosa.

Aveva anche posizionato alcune piante del giardino intorno alla stanza, riempiendola con il profumo familiare della natura.

Ma la cosa più sorprendente era un grande schermo televisivo che Amina aveva installato sul muro.

Aveva registrato un video della passeggiata lungo la spiaggia, con il rumore delle onde e il canto degli uccelli in sottofondo.

Quando Rosa aprì gli occhi si trovò di fronte alla vista del mare che tanto amava.

Rosa rimase senza parole.

La sorpresa, il pensiero, l’amore che Amina aveva messo in quel gesto, tutto ciò la travolse.

Gli occhi di Rosa si riempirono di lacrime mentre guardava il video.

Non erano lacrime di tristezza, ma di gratitudine: Amina le aveva dato un pezzo di ciò che aveva perso.

Nei giorni successivi, le condizioni di Rosa migliorarono gradualmente.

Le visite virtuali alla spiaggia divennero una routine quotidiana per loro.

A volte Rosa raccontava ad Amina storie del mare e delle sue avventure, altre volte, guardavano il video in silenzio, godendo della tranquillità che il mare portava.

La storia di Amina e Rosa è una testimonianza dell’amore e della resilienza.

Nonostante le difficoltà della vita, hanno trovato il modo di condividere gioia e speranza.

Hanno dimostrato che la cura non riguarda solo il benessere fisico, ma anche il nutrimento dell’anima.

 

AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.

 

https://www.badanteromaaes.it/wp-content/uploads/2023/07/badante-amina-roma.jpg 750 1000 Aes Domicilio https://www.badanteromaaes.it/wp-content/uploads/2023/05/Badante-Roma.png Aes Domicilio2023-07-04 15:53:532023-07-03 16:04:13Roma, la Storia di Amina , Badante di Professione
badante e caldo estivo roma

Come la Badante Affronta il Caldo Estivo a Roma

da Aes Domicilio

Il lavoro della badante a Roma è sempre caratterizzato dall’attenzione che mostra nei confronti delle persone che assiste, in particolare vi sono alcuni mesi dell’anno dove bisogna stare ancora più attenti.

Essi sono alcuni mesi invernali e l’estate.

Il caldo estivo può rappresentare una sfida significativa per gli anziani di Roma, poiché la loro capacità di regolare la temperatura corporea e di adattarsi alle variazioni climatiche tende a diminuire con l’età.

L’esposizione prolungata al calore può causare una serie di problemi di salute per gli anziani tra cui colpi di calore, disidratazione, spossatezza e crampi muscolari.

Inoltre, le persone anziane possono avere maggiori difficoltà a percepire la sete o non essere in grado di bere abbastanza per rimanere adeguatamente idratate.

Il lavoro della badante che assiste l’anziano sia come convivente che come servizi ad ore è importante perché è la figura che può far adottare misure preventive per garantire la sicurezza e il comfort degli anziani durante l’estate.

Una delle misure più efficaci per proteggere gli anziani dal caldo estivo è garantire che il loro ambiente di vita sia fresco e confortevole.

Quindi la badante può chiedere ai familiari di installare condizionatori d’aria o ventilatori, l’uso di tende e persiane per bloccare la luce solare diretta .

Un passaggio importante della badante è assicurarsi che gli anziani bevano una quantità sufficiente di liquidi durante l’estate è fondamentale per prevenire la disidratazione.

L’acqua è la scelta migliore, ma anche bevande come tè freddo, succhi di frutta e bevande sportive possono contribuire a mantenere un adeguato livello di idratazione.

Gli anziani possono continuare a mantenere uno stile di vita attivo durante l’estate, ma è importante adattare le attività quotidiane alle condizioni climatiche.

Il lavoro della badante è quindi organizzare passeggiate, gite o altre attività all’aperto nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, quando le temperature sono più basse.

Una dieta sana ed equilibrata è particolarmente importante per gli anziani durante i mesi estivi, la cucina della badante deve essere composta da pasti leggeri e nutrienti, ricchi di frutta e verdura fresca; evitare pasti pesanti o piccanti che possono aumentare la produzione di calore corporeo e l’affaticamento.

Come ultimo passaggio ricordiamo che se un anziano ha problemi di salute preesistenti o è in terapia farmacologica, è importante consultare un medico prima dell’arrivo dell’estate.

Alcuni farmaci possono influenzare la capacità del corpo di regolare la temperatura o aumentare la sensibilità al calore.

Il medico può fornire consigli su come gestire al meglio queste situazioni e, se necessario, apportare modifiche al piano di trattamento.

 

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manuale della badante roma

Il Manuale della Badante a Roma

da Aes Domicilio

Un libro può essere una delle scelte migliori per conoscere qualcosa: Aes Domicilio come casa editrice ha raccontato la badante a Roma e la famiglia per aiutare entrambe le figure ad entrare una nel mondo dell’altra.

Il nostro corpo, come ogni cosa su questo pianeta, è soggetto a invecchiamento.

Con il passare del tempo le cellule si ossidano, le articolazioni diventano più fragili e il sistema nervoso cambia.

Ma quali sono i segnali dell’invecchiamento ed è possibile prevenirlo o contrastarlo, in qualche modo?

Quando le cellule invecchiano i geni programmano un processo che, quando attivato, provoca la morte della cellula, una morte programmata chiamata apoptosi che è una sorta di suicidio cellulare.

L’invecchiamento di una cellula ne è motivo scatenante: le cellule vecchie, infatti, sono destinate a morire per fare spazio a quelle nuove.

Le cellule sono in grado di dividersi un numero limitato di volte, limite che è programmato dai geni stessi.

Quando una cellula non è più in grado di dividersi, diventa più grande, continua a vivere per un po’ e poi muore.

Questo succede in tutti gli organismi, le cellule muoiono anche nei bambini, ma nei giovani la sostituzione con cellule nuove è molto attiva e veloce, mentre nell’anziano il ricambio è man mano più scarso e questo porta all’invecchiamento di ogni componente dell’organismo da cui malfunzionamenti, fragilità, insorgere di patologie.

Solitamente le badanti sono a conoscenza delle principali patologie, o comunque di situazioni che interessano il peggioramento di vita degli anziani e molte volte conoscono i fondamenti rispetto al funzionamento del cervello umano.

I livelli di sostanze chimiche coinvolte nell’invio di messaggi all’interno del cervello cambiano: la maggior parte si riduce, mentre in alcuni casi aumentano.

Le cellule nervose possono perdere alcuni dei recettori utili all’invio dei messaggi, lo stesso flusso ematico verso il cervello si riduce, abbassando i livelli di ossigeno.

A causa di questi cambiamenti associati all’età, il cervello può funzionare un po’ meno bene e gli anziani possono reagire e svolgere delle operazioni in modo leggermente più lento, ma a parte questo, riescono a portare a termine ogni attività con precisione.

Alcune funzioni mentali come il vocabolario, la memoria a breve termine, la capacità di apprendimento di nuove nozioni o la capacità di ricordare le parole possono ridursi lievemente una volta oltrepassati i settant’anni.

La vecchiaia è un viaggio, un percorso che va affrontato insieme: è necessario fare in modo che i nostri cari non si sentano mai da soli.

Bisogna coinvolgere tutte le forze possibili per assecondare le varie fasi della loro vita, con pazienza, costanza e volontà.

La badante è una risorsa indispensabile in tutto questo: la presenza, lo spingere l’anziano all’attività, sia fisica che mentale, farlo uscire, farlo ridere, aumentando così i livelli di serotonina, sono tutti elementi che aiutano a contrastare la degenerazione cellulare.

Aes Domicilio coglie l’occasione del suo primo manuale per far conoscere com’è realmente il mondo della badante.

Il manuale è acquistabile direttamente dal sito Aes domicilio.

 

AES Domicilio assistenza anziani a domicilio ha a disposizione un grande database di badanti nelle province del Nord Italia e in Lazio. Per maggiori informazioni sulle badanti conviventi… chiamaci! Siamo una referenziata Agenzia con tariffe badanti estremamente competitive, attiva in tutta la Lombardia, in Lazio e in particolare nelle province di Milano e Roma, se cerchi Badanti  Milano, badante Monza, Badante Como, Badante Lecco.

 

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anziano e estate roma

La Gestione dell’anziano a Roma durante la Stagione Estiva

da Aes Domicilio

L’estate è una stagione che porta molte belle cose, come il sole, la spiaggia, le vacanze e i gelati.

Molte tra le nostre badanti a Roma lavorano con anziani e di conseguenza all’arrivo del caldo devono iniziare a prendere delle precauzioni.

Infatti la stagione estiva può anche portare alcuni inconvenienti, tra cui le alte temperature che possono causare disagi e problemi di salute, soprattutto tra le persone anziane.

Le persone anziane sono particolarmente vulnerabili alle ondate di calore estivo, poiché il loro corpo non è in grado di regolare la temperatura corporea come quello dei giovani.

In questo contesto, la badante diventa ancora più importante, poiché può svolgere un ruolo fondamentale nell’aiutare l’anziano a prevenire i problemi legati al caldo estivo.

Vediamo quindi alcuni consigli utili per affrontare l’estate con serenità.

  • Mantenere l’ambiente fresco: le finestre dovrebbero essere aperte solo durante le ore più fresche della giornata, mentre durante il resto del tempo dovrebbero essere chiuse e le persiane abbassate per evitare l’ingresso di calore, è sempre importante aver cura di avere adeguata ventilazione.
  • Bere molta acqua: l’anziano deve bere molta acqua per evitare la disidratazione. La badante dovrebbe quindi incoraggiarlo a bere acqua regolarmente durante tutto il giorno, evitando bevande che contengono caffeina o alcol.
  • Evitare le attività fisiche durante le ore più calde: la badante dovrebbe quindi organizzare le attività dell’anziano in modo da evitare gli orari più caldi, pianificando ad esempio le attività all’aria aperta nelle prime ore del mattino o nelle ore serali.
  • Prendersi cura della pelle: la badante assiste l’anziano ad applicare regolarmente una crema solare con fattore di protezione elevato e a indossare cappelli o visiere per proteggere il viso e gli occhi dal sole.

Possiamo quindi ricordare che il ruolo della badante durante il periodo estivo è molto importante, perché deve controllare molti fattori per tutelare l’anziano, in casa come fuori.

 

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anziano e tempo roma

L’Anziano di Roma e il Tempo che Passa, la Compagnia della Badante

da Aes Domicilio

Anche a Roma vogliamo soffermarci su questo concetto: l ‘anziano e il tempo che passa sono due temi intimamente legati.

L’anziano è una figura che rappresenta la saggezza, l’esperienza e l’autorevolezza, ma anche la fragilità, la solitudine e la malinconia.

Il tempo che passa, invece, è l’unico fattore in grado di rendere tangibile la nostra esistenza, segnando ogni istante della nostra vita e facendoci percepire la propria finitezza.

Essere un anziano è la fase della vita che arriva dopo la giovinezza e la maturità.

È un’età in cui si raccolgono i frutti del proprio lavoro, della propria famiglia e della propria esperienza.

Ma è anche un’età in cui si affrontano difficoltà fisiche e mentali, come la perdita di memoria, la diminuzione delle capacità motorie, l’isolamento sociale e la malattia.

Il tempo che passa, invece, è un concetto che ha sempre affascinato l’uomo, che da sempre ha cercato di trovare il modo per fermarlo o rallentarlo.

Tuttavia, il tempo è un fenomeno che non può essere fermato o modificato, ma solo accettato e vissuto.

L’anziano, quindi, è il simbolo tangibile del tempo che passa, della vita che scorre inesorabile verso la fine.

Eppure, in questa fase della vita, l’anziano può trovare una nuova dimensione, un nuovo senso di appartenenza e di serenità.

Ma per poter diventare tutto questo, l’anziano ha bisogno di sentirsi ancora parte attiva della società, di essere rispettato e valorizzato per quello che sa e che ha fatto.

Purtroppo, spesso accade il contrario: l’anziano viene emarginato, dimenticato, considerato un peso per la società.

Invece, sarebbe necessario creare una cultura dell’anziano, in cui la terza età sia vista come una risorsa, non come un problema.

Sarebbe importante che la società sviluppasse una maggiore sensibilità verso le difficoltà che gli anziani incontrano nella loro vita quotidiana, come l’accessibilità agli edifici pubblici, ai mezzi di trasporto, ai servizi sanitari e sociali.

Ha soprattutto bisogno di sentirsi ancora utile e di avere una finalità nella vita.

Per questo motivo, sarebbe importante creare delle opportunità di lavoro e di volontariato per gli anziani, in modo che possano ancora sentirsi parte attiva della società e contribuire al bene comune.

Da anziani si ha bisogno di sentirsi amati.

Spesso, nella terza età, si verificano situazioni di solitudine e di abbandono, che possono avere conseguenze molto negative sulla salute psicofisica dell’anziano.

Sarebbe bello creare delle reti di sostegno familiare e sociale, che possano garantire loro una presenza costante e una compagnia.

In conclusione, l’anziano e il tempo che passa sono due temi che rappresentano la complessità della vita.

L’anziano è la fase della vita in cui si raccolgono i frutti di tutto ciò che è stato fatto, ma anche quella in cui si affrontano difficoltà.

Il tempo che passa, invece, è l’unico fattore in grado di rendere tangibile la nostra esistenza, segnando ogni istante della nostra vita e facendoci percepire la propria finitezza.

 

AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.

 

https://www.badanteromaaes.it/wp-content/uploads/2023/05/anziano-e-tempo-roma.jpg 667 1000 Aes Domicilio https://www.badanteromaaes.it/wp-content/uploads/2023/05/Badante-Roma.png Aes Domicilio2023-05-31 11:13:472023-05-30 11:59:29L’Anziano di Roma e il Tempo che Passa, la Compagnia della Badante
assunzione badante in regola roma

Raccomandazioni a Roma sull’Assunzione in Regola della Badante

da Aes Domicilio

Non si ripeterà mai abbastanza anche a Roma che affidarsi al passaparola nella ricerca di una badante è la cosa peggiore.

Non importa se il collega si è trovato benissimo con quella persona, era il suo caso, non quello di qualcun altro.

Se quella badante era l’ideale per lui, per il suo congiunto, non è assolutamente detto che lo sarà per noi.

Ogni caso è uguale a se stesso e, come abbiamo visto, bisogna selezionare la lavoratrice adatta al proprio caso, al carattere dell’assistito, alle sue necessità, non a quelle di qualche conoscente: la famiglia deve scindere la questione della conoscenza dalla questione della professionalità.

E già stato esaminato un esempio di questionario piuttosto preciso, che potrebbe essere usato, anzi andrà usato come base per la nostra ricerca.

La cosa peggiore che una famiglia può fare per il congiunto, è assumere una badante in nero.

La persona che si è assunta potrebbe essere davvero in gamba ma, attenzione!

Supponiamo che la badante abbia un incidente… Supponiamo che, mentre porta al parco l’assistito, venga fermata per un controllo e si scopra che non solo non ha un contratto di lavoro, ma neppure un permesso di soggiorno!

Ora si immagini che non sia così onesta e che un giorno, improvvisamente, non si presenti più al lavoro, o se ne torni a casa sua senza preavviso.

La badante in nero sa che il datore di lavoro è in difetto e ha parecchie frecce al suo arco.

Per capirci, se ne ha la possibilità di farci una vertenza, la fa sicuramente, giusto per ricavarne un bel tesoretto.

In ogni caso, vertenza o meno, qualsiasi imprevisto può causare parecchi guai.

Se scivola, se l’assistito dà di matto, è un problema qualunque sia la problematica.

Molti assumono la persona a ore, mentre poi nella realtà è convivente, e questa sarebbe una buona causa di vertenza.

La badante è una lavoratrice, come è già più volte stato sottolineato, quindi se trova di meglio saluta la famiglia che l’ha assunta, anzi, se ne va senza salutare.

In base a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, una badante in nero ha la possibilità di eseguire delle riprese video e audio della casa nella quale lavora.

L’obiettivo è proprio quello di dimostrare che si sta lavorando in nero, senza commettere un reato di violazione della privacy e del domicilio di un’altra persona.

Questo porterà a una possibile vertenza lavorativa, in seguito alla quale il datore di lavoro sarà tenuto a pagare:

  • I contributi mai versati
  • Eventuali differenze di retribuzione previste dal contratto collettivo del lavoro
  • Il TFR
  • Le ferie retribuite e i permessi non goduti

La badante in nero ha il diritto di denunciare la persona per cui lavora all’Ispettorato del lavoro o in Tribunale, anche in assenza di prove video o audio. In questo caso, sebbene le sue dichiarazioni non bastino a dimostrazione del fatto alla base della denuncia, costituiscono prova le testimonianze di persone che abbiano assistito allo svolgimento della sua attività in nero.

Quali sono, a questo punto, le conseguenze legali che ricadono sulla persona che fa lavorare qualcun altro in nero?

In primissimo luogo, devono prima di tutto essere versate tutte le somme che il denunciante avrebbe ricevuto in caso di assunzione regolare.

Per fare un esempio, l’omissione di contributi previdenziali prevede il versamento di un importo raddoppiato.

Tra i rischi ci sono:

  1. Dover pagare nuovamente tutti gli stipendi in quanto, avendoli versati in contanti, non esiste tracciabilità al riguardo, quindi non c’è prova che siano stati regolarmente versati
  2. Una serie di sanzioni amministrative:
  • La prima è prevista per l’omessa o ritardata comunicazione dell’assunzione all’INPS ed
 è di valore variabile.
    Può essere applicata una sanzione amministrativa per la mancata iscrizione all’INPS per ogni lavoratore in nero, maggiorata di una quota supplettiva per ogni giorno di lavoro svolto.
  • Per l’omesso pagamento dei contributi previdenziali sono previste sanzioni pari a una cifra compresa tra il 30% e il 60% dei contributi evasi su base annua. La sanzione amministrativa è applicabile anche su una sola giornata di lavoro in nero.

Naturalmente la tentazione di assumere in nero è molto forte: nessuna burocrazia, prezzi molto inferiori, in quanto non si devono pagare tasse e contributi, insomma, sembra uno scenario meraviglioso!

Ma ci sono delle trappole, in questo scenario, come abbiamo visto e non è nemmeno tutto qui!

Il minor costo iniziale, si trasformerà in un prezzo molto salato, quando dovremo pagare multe, contributi, stipendi in realtà già versati e così via, senza contare che magari la badante non è poi così tanto preparata.

Ci sono poi i casi estremi, come quelli in cui la badante picchia l’anziano, oppure casi di furto anche grave, oppure quei casi strani, in cui improvvisamente figli e nipoti si trovano diseredati e il testamento è tutto per la badante… e potremmo trovare casi su casi, volendo.

Un caso emblematico è quello in cui una badante ha circuito l’anziano, credendolo molto più ricco di quanto non fosse.

La verità è che la donna aveva sentito i figli parlare di eredità, di bonus e si era convinta di trovarsi in casa di un milionario.

Così ha iniziato a circuirlo, arrivando a infilarsi nel suo letto nuda avendo con lui, per quanto possibile, rapporti sessuali.

Fortunatamente, dopo un po’, i figli hanno iniziato ad accorgersi che qualcosa non quadrava, avevano la sensazione di qualcosa di strano, anche se non riuscivano a raccapezzarsi.

Così hanno deciso di cambiare badante, ma a questa notizia, l’anziano si è opposto con forza, anzi, con eccessiva forza, e non voleva assolutamente sentir parlare di cambiarla e anche questo fatto era strano.

Finché, messo alle strette dai figli, finalmente ha ammesso di aver avuto rapporti con quella donna.

Il fattore umano è imprevedibile.

Neppure un’agenzia, pur selezionando e tenendo sotto controllo ogni collaboratore, è in grado di prevedere determinati comportamenti, figurarsi se un passaparola può essere affidabile!

In nero, davanti a un fatto come questo, la badante può andare alla polizia e dire che l’anziano le è saltato addosso, che l’ha importunata e ha tentato di violentarla.

Può ricattare la famiglia, insomma, può succedere di tutto, perché non c’è nessuna garanzia e nessun intermediario.

In questo caso specifico, l’agenzia cui i figli dell’anziano si erano rivolti, ha chiamato la badante, convincendola a lasciare quel lavoro, con la promessa di un altro lavoro, migliore e meglio pagato di quello, finché lei se n’è andata.

L’agenzia ha poi mandato un’altra persona alla famiglia, ovviamente non facendosi più sentire con la prima.

Sarebbe stato importante fare una denuncia ma, nonostante le insistenze, la famiglia non ha voluto denunciare e la cosa è finita li.

Recentemente si è verificato un caso inquietante, per cui una badante incinta si è fatta sposare dal figlio dell’assistito.

Naturalmente si è licenziata ed è stato necessario assumerne un’altra, in quanto si sarebbe creato un conflitto di interessi.

Sono casi delicati, ma ce ne sono moltissimi.

 

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