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Obbligo di assistenza verso i genitori a Roma

Gli obblighi di assistenza verso i genitori a Roma

Quando i genitori invecchiano e non riescono più a badare a se stessi, spesso i figli si trovano ad affrontare discussioni su come garantire loro il necessario supporto, sia assistenziale che economico. A Roma, dove i ritmi di vita sono frenetici e le distanze spesso complicano l’assistenza diretta, affidarsi a una badante qualificata può essere la soluzione ideale. AES Domicilio offre servizi personalizzati, dalla badante ad ore per piccoli aiuti, alla badante convivente, che assicura un supporto costante. Tuttavia, non di rado, anche chi ha le migliori intenzioni si trova in difficoltà a causa dei rifiuti o delle scuse di fratelli e altri familiari.

L’obbligo legale di assistenza ai genitori a Roma

Occuparsi di un genitore anziano con problemi di salute o difficoltà economiche non è solo una questione morale, ma anche un dovere giuridico.

Per legge, i figli hanno l’obbligo di:

  • Rispettare i genitori
  • Contribuire al loro mantenimento, in base alle proprie possibilità economiche

Molti pensano che vivere con un genitore significhi poter ricevere assistenza senza dover ricambiare, ma in realtà l’anziano è spesso in una condizione di stato di bisogno, con redditi insufficienti a coprire tutte le necessità di cura e assistenza. In questi casi, è dovere di tutti i figli contribuire, indipendentemente dalla convivenza.

Affidarsi a una badante a Roma può rappresentare una soluzione concreta per garantire un’assistenza adeguata, evitando conflitti familiari e assicurando un aiuto professionale e competente.

Cosa succede se i figli non si accordano?

Se non si trova un’intesa, il giudice può stabilire chi deve contribuire e in quale misura, basandosi sulle condizioni economiche di ciascun figlio. In casi urgenti, può anche imporre l’obbligo a uno solo dei figli, lasciandolo poi libero di rivalersi sugli altri.

L’incrocio tra obblighi morali e giuridici è fondamentale per garantire ai nostri cari il miglior sostegno possibile. A Roma, le nostre badanti sono pronte ad aiutarvi nella gestione quotidiana dell’assistenza, offrendo un supporto professionale e su misura per ogni esigenza.

Contattaci per scoprire la soluzione più adatta alla tua famiglia!

Roma, Intervista alla Badante ad Ore

Raccontiamo la storia della badante a Roma Olena.

Intervistatore: Ciao, grazie per aver accettato di parlare del tuo lavoro oggi. Puoi presentarti brevemente?

Badante: Certo, ciao. Mi chiamo Olena e sono una badante a ore. Attualmente lavoro per un gentiluomo, il signor Giuseppe, che ha la demenza.

Intervistatore: Grazie Olena. Potresti descrivere una normale giornata di lavoro con il signor Giuseppe?

Badante: Arrivo a casa del signor M. alle 8 del mattino. Iniziamo la giornata con una colazione equilibrata, che preparo per lui secondo le sue preferenze e i consigli del suo dietologo. Questo è seguito da un periodo di igiene personale, durante il quale lo aiuto a lavarsi, vestirsi e, se necessario, curare la sua barba.Dopo, mi occupo delle faccende domestiche, come pulire la casa, fare il bucato, e a volte fare anche la spesa. Preparo poi il pranzo, tenendo conto delle sue esigenze dietetiche. Dopo pranzo, aiuto il signor M. a riposarsi, e a volte leggiamo insieme o guardiamo la televisione.

Intervistatore:Mi sembra che tu abbia una routine abbastanza impegnativa. Come gestisci le sfide di assistenza che la demenza comporta?

Badante: La demenza può essere molto difficile da gestire, è vero. Ma la chiave è la pazienza e la comprensione. Ho frequentato diversi corsi di formazione su come assistere le persone con demenza, e ho imparato che mantenere una routine quotidiana può aiutarli a sentirsi più sicuri e meno ansiosi. Inoltre, mi assicuro sempre di comunicare con lui in modo chiaro e semplice, e di mostrare empatia per i suoi sentimenti.

Intervistatore:Mi hai accennato che ti piace fare passeggiate con il signor M. Puoi parlarci un po’ di più di questi momenti?

Badante: Certo, le passeggiate sono una parte molto importante della nostra routine. Il signor M. adora il parco vicino alla sua casa e lo aiuta a rimanere attivo. Durante le nostre passeggiate, parliamo di varie cose: a volte dei suoi ricordi, altre volte delle persone che vediamo o dei fiori che sbocciano. Questi momenti aiutano a stimolare la sua mente e a mantenerlo coinvolto con il mondo esterno. Per me, queste passeggiate sono un modo per connettermi con lui su un livello personale, e a volte sono i momenti più gratificanti del mio lavoro.

Intervistatore: Questo suona molto bello Olena. Qual è la parte più gratificante del tuo lavoro?

Badante: Beh, ci sono molti aspetti gratificanti nel mio lavoro. Ma penso che la cosa più gratificante sia sapere che sto facendo la differenza nella vita di una persona ogni giorno. Lavorare con il signor M. non è solo un lavoro, ma un’opportunità per arricchire la sua vita con cura e compagnia. Quando vedo che sorride, quando sento che apprezza la mia presenza e il mio aiuto, è veramente gratificante. Nonostante le sfide, sapere di essere un sostegno per qualcuno che non può prendersi cura di sé è un sentimento molto potente.

Intervistatore: Si può percepire la tua dedizione e il tuo amore per quello che fai. Come gestisci i momenti più difficili?

Badante: È inevitabile che ci siano momenti difficili. A volte, il signor M. può diventare confuso o agitato, e può essere emotivamente impegnativo. In quei momenti, cerco di rimanere calma e paziente, assicurandomi che sia al sicuro. Cerco inoltre di ricordare che il suo comportamento è un sintomo della sua condizione, non una riflessione su di me o su di lui come persona. Quando è particolarmente difficile, trovo conforto nel sapere che posso chiedere aiuto e consigli ai professionisti della salute e ad altre persone che hanno esperienze simili.

Intervistatore:Quella è sicuramente una prospettiva molto matura e comprensiva. Hai qualche consiglio per coloro che potrebbero considerare un lavoro simile al tuo?

Badante: Sì, direi che se stai considerando un lavoro come badante, è importante che tu abbia una vera passione per aiutare gli altri. È un lavoro che richiede molta pazienza, empatia e resistenza emotiva. La formazione è anche molto importante. Imparare il più possibile sulla demenza e su come fornire cure efficaci può fare una grande differenza. Infine, ricorda di prenderti cura di te stesso. Il burnout può essere un problema reale in questo campo, quindi è importante trovare un equilibrio e prendere tempo per rilassarsi e recuperare.

Intervistatore:Grazie Olena. È stato molto illuminante parlare con te e apprezziamo il tuo prezioso lavoro.

Badante: Grazie a te. Mi sento molto fortunata a fare quello che faccio e spero che la mia esperienza possa aiutare gli altri a capire meglio cosa significa essere una badante.

 

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Roma, Aesdomicilio Informa: l’Assegno di Accompagnamento

Benvenuti alla nostra società, un’organizzazione dedicata alla selezione delle migliori badanti a Roma per assistere gli anziani.

Abbiamo una missione chiara: garantire una vita di alta qualità per gli anziani, fornendo loro assistenza e compagnia di alta qualità.

Ci impegniamo a garantire che ogni badante selezionato soddisfi i nostri alti standard di professionalità, competenza, gentilezza e rispetto.

La nostra società è composta da un team di esperti nel campo dell’assistenza agli anziani, che lavora instancabilmente per assicurarsi che ogni badante sia in grado di fornire un’assistenza adeguata e personalizzata.

  • Capire le esigenze specifiche di ogni individuo è fondamentale per noi.
  • Crediamo che ogni anziano meriti di ricevere un’assistenza che rispetti la sua dignità, la sua indipendenza e le sue preferenze personali.
  • Offriamo presenza continua e di supporto sia alle famiglie che alle badanti.
  • Siamo consapevoli che affidare l’assistenza di un amato anziano a un estraneo può essere una decisione difficile, e per questo ci impegniamo a fornire un servizio trasparente, rispettoso e di fiducia.

Per questo motivo vediamo di cosa si tratta e come si può chiedere l’assegno di accompagnamento.

L’assegno di accompagnamento per gli anziani è un beneficio economico erogato in Italia a favore di persone anziane che si trovano in condizioni di non autosufficienza e che necessitano di assistenza continua nella vita quotidiana.

È finalizzato a garantire un sostegno finanziario per coprire i costi legati all’assistenza e all’accompagnamento di queste persone.

  1. Destinatari: L’assegno di accompagnamento è rivolto agli anziani di età pari o superiore a 65 anni che si trovano in condizioni di non autosufficienza grave o totale. Questo significa che devono essere affetti da patologie o disabilità che li rendono dipendenti dall’assistenza di terzi per svolgere le attività quotidiane.
  2. Requisiti: Per poter accedere all’assegno di accompagnamento, è necessario rispettare alcuni requisiti, come la residenza in Italia, la cittadinanza italiana o l’iscrizione regolare al Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, occorre dimostrare di avere un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%.
  3. Importo: L’importo dell’assegno di accompagnamento varia in base al grado di non autosufficienza dell’anziano. Attualmente, esistono tre livelli di riconoscimento: terzo livello (non autosufficienza grave), secondo livello (non autosufficienza grave con necessità di assistenza anche notturna) e primo livello (non autosufficienza totale). Gli importi sono stabiliti annualmente e possono essere soggetti a variazioni.
  4. Domanda e procedura: Per ottenere l’assegno di accompagnamento, è necessario presentare una specifica domanda all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) o ad altri enti preposti, come i Patronati. È importante fornire tutta la documentazione richiesta per dimostrare le condizioni di non autosufficienza.
  5. Verifiche periodiche: L’INPS può effettuare verifiche periodiche sullo stato di non autosufficienza dell’anziano per valutare se sussistono ancora i requisiti per il mantenimento dell’assegno di accompagnamento. Pertanto, è importante fornire eventuali aggiornamenti sulla situazione di salute e sottoporsi a visite mediche di controllo, se richiesto.

È importante sottolineare che le informazioni fornite possono essere soggette a modifiche nel tempo.

Per ottenere informazioni aggiornate e precise sull’assegno di accompagnamento per gli anziani, è consigliabile consultare direttamente il sito ufficiale dell’INPS o rivolgersi a un Patronato o a un professionista esperto in materia previdenziale.

 

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La Badante a Roma e la Cassa Colf

“Badante” è un termine italiano che viene utilizzato anche a Roma per descrivere una persona che si occupa del sostegno e dell’assistenza di individui che non sono in grado di prendersi cura di se stessi a causa di età avanzata, malattia o disabilità.

Questo può includere l’assistenza con le attività quotidiane come il cibo, la pulizia, i bagni e la mobilità, nonché la compagnia e il supporto emotivo.

Alcune badanti a Roma vengono assunte per gestire la persona alcune ore durante la giornata (badante a ore), in base a quali sono le esigenze ed il momento di maggiore necessità; alcune badanti conviventi vivono con la persona di cui si prendono cura, altre ancora lavorano durante la notte per le problematiche della persona da assistere.

Il termine “badante” si riferisce specificamente a coloro che forniscono questo tipo di assistenza in un ambiente domestico, piuttosto che in un ospedale o in una struttura di assistenza a lungo termine.

Detto questo trattiamo l’argomento degli articoli riguardanti la cassa colf e il fondo colf del contratto nazionale dei collaboratori domestici, di cui naturalmente fanno parte le badanti, ed è l’unico mezzo per fare assunzioni in regola.

Art. 50 Cas.Sa.Colf:

  1. Cas.sa.Colf è un organismo paritetico composto per il 50% da FIDALDO e DOMINA e per l’altro 50% da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e Federcolf.
  2. Cas.sa.Colf ha lo scopo di fornire prestazioni e servizi a favore dei lavoratori e datori di lavoro, comprensivi di trattamenti assistenziali sanitari e assicurativi, integrativi e aggiuntivi delle prestazioni pubbliche.

Art. 51 Fondo Colf:

  1. Il Fondo Colf è un organismo paritetico composto per il 50% da FIDALDO e DOMINA e per l’altro 50% da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e Federcolf.
  2. Il suo scopo istituzionale è quello di ricevere il contributo versato ai sensi del successivo art. 52 e destinarlo per il funzionamento degli strumenti contrattuali di cui ai precedenti articoli 44 e seguenti.

 

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Badante e la Risoluzione del Rapporto di Lavoro a Roma

“Badante” è un termine italiano che viene utilizzato anche a Roma per descrivere una persona che si occupa del sostegno e dell’assistenza di individui che non sono in grado di prendersi cura di se stessi a causa di età avanzata, malattia o disabilità.

Questo può includere l’assistenza con le attività quotidiane come il cibo, la pulizia, i bagni e la mobilità, nonché la compagnia e il supporto emotivo.

Alcune badanti a Roma vengono assunte per gestire la persona alcune ore durante la giornata, in base a quali sono le esigenze ed il momento di maggiore necessità; alcune badanti vivono (badante convivente) con la persona di cui si prendono cura, altre ancora lavorano durante la notte per le problematiche della persona da assistere.

Il termine “badante” si riferisce specificamente a coloro che forniscono questo tipo di assistenza in un ambiente domestico, piuttosto che in un ospedale o in una struttura di assistenza a lungo termine.

Detto questo trattiamo l’argomento della risoluzione del rapporto di lavoro.

Il rapporto di lavoro può essere risolto da ciascuna delle parti con l’osservanza dei seguenti termini di preavviso.

Per i rapporti non inferiori a 25 ore settimanali:

  • fino a 5 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro: 15 giorni di calendario
  • oltre i 5 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro: 30 giorni di calendario

Nel caso di dimissioni da parte del lavoratore, per i rapporti inferiori alle 25 ore settimanali:

  • fino a 2 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro: 8 giorni di calendario
  • oltre i 2 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro: 15 giorni di calendario

Il preavviso dopo il termine di maternità cambia, ed è di 30 giorni di calendario, sino ad un anno di anzianità, e di 60 giorni di calendario per anzianità superiore.

Alla scadenza del preavviso, l’alloggio dovrà essere rilasciato, libero anche da cose personali.

In caso di mancato o insufficiente preavviso, è dovuta alla badante un’indennità pari alla retribuzione corrispondente al periodo di preavviso non concesso.

In caso di morte del datore di lavoro il rapporto può essere risolto con il rispetto dei termini di preavviso indicati nel presente articolo.

I familiari coabitanti, i coniugi, le persone unite da unione civile o da stabile convivenza di fatto ai sensi della L. n. 76/2016 e successive modificazioni ed integrazioni, il cui stato familiare sia certificato da registrazione storico anagrafica, sono obbligati in solido per i crediti di lavoro maturati dal prestatore di lavoro.

 

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Badante a Roma e il Diritto al Congedo e allo Studio

“Badante” è un termine italiano che viene utilizzato anche a Roma per descrivere una persona che si occupa del sostegno e dell’assistenza di individui che non sono in grado di prendersi cura di se stessi a causa di età avanzata, malattia o disabilità.

Questo può includere l’assistenza con le attività quotidiane come il cibo, la pulizia, i bagni e la mobilità, nonché la compagnia e il supporto emotivo.

Alcune badanti a Roma vengono assunte per gestire la persona alcune ore durante la giornata (badante a ore) , in base a quali sono le esigenze ed il momento di maggiore necessità; alcune badanti vivono con la persona di cui si prendono cura (badante convivente), altre ancora lavorano durante la notte per le problematiche della persona da assistere (badante notturna).

Il termine “badante” si riferisce specificamente a coloro che forniscono questo tipo di assistenza in un ambiente domestico, piuttosto che in un ospedale o in una struttura di assistenza a lungo termine.

Detto questo trattiamo l’argomento del diritto allo studio, dei congedi per matrimonio e per le donne vittime di violenza.

Tenuto conto della funzionalità della vita familiare, il datore di lavoro favorirà la frequenza della badante a corsi scolastici per il conseguimento del diploma di scuola dell’obbligo o di specifico titolo professionale; un attestato di frequenza deve essere esibito mensilmente al datore di lavoro.

Le ore di lavoro non prestate per tali motivi non sono retribuite, ma potranno essere recuperate a regime normale.

In caso di matrimonio spetta al lavoratore un congedo retribuito di 15 giorni di calendario.

Al lavoratore che usufruisca del vitto e dell’alloggio spetta, per il periodo del congedo, il compenso sostitutivo convenzionale.

La retribuzione del congedo sarà corrisposta a presentazione della documentazione comprovante l’avvenuto matrimonio.

Il lavoratore potrà scegliere di fruire del congedo matrimoniale anche non in coincidenza con la data del matrimonio, purché entro il termine di un anno dalla stessa e sempre ché il matrimonio sia contratto in costanza dello stesso rapporto di lavoro.

Per finire vediamo le norme per il congedo per le donne vittime di violenza di genere:

nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, debitamente certificati dai servizi sociali del Comune di residenza o dai centri antiviolenza o dalle case rifugio, ha il diritto di astenersi dal lavoro per motivi connessi al percorso di protezione per un periodo massimo di tre mesi.

Ai fini dell’esercizio del diritto di cui al presente articolo, la lavoratrice, salvo casi di oggettiva impossibilità, è tenuta a preavvisare il datore di lavoro con un termine di preavviso non inferiore a sette giorni, con l’indicazione dell’inizio e della fine del periodo di congedo e a produrre la certificazione attestante l’inserimento nei percorsi di cui al precedente comma.

Il periodo di congedo è computato ai fini dell’anzianità di servizio a tutti gli effetti.

Durante il periodo di congedo, la lavoratrice, ha diritto a percepire un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione e il periodo medesimo è coperto da contribuzione figurativa che è corrisposta direttamente dall’Inps.

Il congedo può essere usufruito su base oraria o giornaliera nell’arco temporale di tre anni.

 

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Roma, Violenze Domestiche tra Anziani e Badanti

Un problema molto grave e delicato da affrontare anche a Roma, che emerge sempre più spesso dai notiziari e su Internet, è quello delle violenze domestiche tra anziani e badanti: il più delle volte si condannano le badanti a Roma, ma non è raro che queste ultime siano le vittime.

Se ad essere accusato di violenza è l’assistito, la situazione deve essere analizzata con attenzione, poiché i suoi atti potrebbero non dipendere dalla sua volontà, ma essere dettati da gravi malattie quali la demenza senile o l’Alzheimer.

Le reazioni violente, però, possono essere dettate da stati particolari quali forte disidratazione, assenza di nutritivi essenziali, shock da caduta, per fare qualche esempio, che possono provocare stati ansiosi e conseguente perdita di lucidità.

Sono da considerare anche situazioni, forse non così comuni, ma registrate, di cambio repentino di medicinali, quali stabilizzatori dell’umore, antidepressivi, sonniferi.

Questo, sia chiaro, è compito esclusivo del medico curante, ma è comunque un fattore da tenere presente, quando si verifichi.

I metodi che una brava badante deve attuare per evitare una reazione violenta da parte dell’anziano sono diversi, sebbene non infallibili, e riguardano l’approccio alle attività dell’assistito.

Alcuni esempi possono essere:

  • adattarsi ad orari, modalità e quantità dei pasti
  • sorvegliare durante tutto l’arco del pasto l’anziano per evitare soffocamenti, ferite auto-inflitte con posate e imboccarlo se necessario
  • creare un ambiente accogliente e tranquillo
  • non sostituire l’anziano nelle operazioni che è in grado di gestire da solo
  • mantenere l’ambiente domestico pulito e in ordine
  • disporre l’arredamento in modo che non sia pericoloso

Al momento della presa in carico di una badante convivente i familiari dovrebbero essere a conoscenza delle tendenze aggressive del loro caro a causa di disturbi, e saranno quindi tenuti a comunicarlo alla badante, anche se badante a ore.

È possibile che, nonostante tutte queste precauzioni, qualche elemento al di fuori del controllo della badante scateni una reazione del malato, che potrebbe agire violentemente o sovragitarsi.

In questi casi va mantenuta la calma e seguito un certo comportamento:

  • mantenere un atteggiamento calmo e controllato, cercare di distrarlo, magari tramite un’esca visiva che lo distragga dalla causa della sua rabbia o del suo disagio
  • trattenerlo fisicamente solo in casi estremi, come il tentativo di aggressione pericolosa o il rischio di autoinfliggersi ferite o traumi
  • individuare la causa scatenante e, se possibile, risolverla e cercare di evitare che si ripresenti in futuro
  • Nel caso qualcosa sfugga al controllo della badante, è necessario chiamare il 118 e i familiari

Queste soluzioni sono lo standard per gestire un rapporto con qualsiasi tipo di anziano problematico e sono nozioni che ogni badante degna di questo nome conosce e applica quando necessario.

 

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Badante che si prende cura degli animali domestici a Roma

Gli anziani molto spesso vivono insieme a degli animali domestici, che possono essere cani di varie dimensioni o gatti.

Quando una badante a Roma si prende cura degli animali domestici, è importante considerare le esigenze specifiche di ogni animale e assicurarsi di fornire loro il giusto livello di cura e attenzione. Prima di tutto, la badante dovrebbe seguire le istruzioni dettagliate fornite dal proprietario dell’animale riguardo all’alimentazione quindi assicurarsi che l’animale riceva il cibo appropriato nella giusta quantità e rispettare eventuali restrizioni dietetiche.

Oltre all’alimentazione, è importante fornire acqua fresca e pulita a disposizione dell’animale in modo regolare.

Solitamente i cani richiedono anche dell’esercizio fisico regolare, quindi la badante dovrebbe essere in grado di portarlo fuori per fare una passeggiata, per far si che il cane possa sfogarsi, di esplorare l’ambiente esterno e di soddisfare i suoi bisogni fisiologici. In alternativa, se l’animale è più piccolo o ha bisogno di attività all’interno della casa, la badante dovrebbe garantire opportunità di gioco e movimento adeguati.

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La badante e la cura e l’igiene dell’animale domestico

La cura e l’igiene sono aspetti importanti nella gestione degli animali domestici. La badante convivente dovrebbe occuparsi della pulizia e della toelettatura dell’animale. Ciò può includere lavare e spazzolare il pelo regolarmente, pulire le orecchie e gli occhi, tagliare le unghie e, nel caso dei gatti, pulire la lettiera.
La salute dell’animale è altrettanto cruciale.
Ma l’aspetto più importante è l’affetto e della compagnia per gli animali domestici. La badante coinvolgendo la persona anziana dedica del tempo a giocare, coccolare e fornire compagnia al cane o al gatto.
Gli animali hanno bisogno di attenzione e interazione sociale per il loro benessere emotivo, ma anche e soprattutto per il benessere emotivo della persona anziana e della badante.

Roma, Errori da Evitare con una Badante ad Ore

La richiesta di una badante a Roma può essere di varie modalità, vi sono delle famiglie che desiderano assumere una collaboratrice domestica ad ore, non hanno bisogno di qualcuno che si prenda cura durante tutta la giornata, ma solo di alcuni momenti.

Vediamo alcuni errori da evitare quando si assume una badante a ore:

  • Non fare l’errore di assumere una badante a ore senza una valutazione completa delle sue competenze, esperienze e referenze. È importante condurre un colloquio approfondito e richiedere referenze per garantire che la persona sia adeguatamente qualificata per svolgere il lavoro
  • Fare sempre un contratto chiaro e completo è fondamentale per definire i doveri, le responsabilità, gli orari di lavoro, la retribuzione e altri aspetti importanti dell’occupazione
  • Non trascurare l’importanza di fornire una formazione adeguata alla badante a ore. Ogni famiglia ha le proprie esigenze specifiche, quindi è importante assicurarsi che la badante riceva istruzioni chiare su come svolgere determinati compiti e soddisfare le necessità del paziente
  • È fondamentale mantenere un dialogo costante per affrontare eventuali problemi, modifiche nei programmi o altre questioni che possono sorgere

Se la famiglia nota dei comportamenti inappropriati, mancanza di professionalità o segnali di negligenza, nei confronti della persona da assistere bisogna affrontali tempestivamente, per la sicurezza e il benessere del paziente sono la priorità assoluta.

Come per ogni lavoro anche quello della collaboratrice domestica ha bisogno di riconoscimenti, non economici, ma di benessere psicofisico: quindi non bisogna sottovalutare l’importanza di mostrare apprezzamento e riconoscimento per il lavoro svolto dalla badante a ore.

Un semplice ringraziamento o un gesto di gratitudine possono fare la differenza e contribuire a creare un ambiente di lavoro positivo e motivante.

La fiducia reciproca è essenziale per garantire una collaborazione efficace e per il benessere del paziente.

 

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Il Contratto della Badante ad Ore a Roma

La cosa da ricordare appena si parla di contratto nazionale è stabilire cosa fa la badante a Roma: la collaboratrice domestica è la figura professionale che fornisce assistenza domiciliare a persone anziane, malate e i suoi compiti possono variare a seconda delle esigenze del paziente e della famiglia.

In generale includono:

  1. Assistenza personale: la badante aiuta il paziente nelle attività quotidiane, come lavarsi, vestirsi, pettinarsi, mangiare e bere.
  2. Assistenza sanitaria: la badante può essere incaricata di somministrare farmaci e di monitorare la salute del paziente, segnalando eventuali problemi al medico curante.
  3. Pulizia e igiene: la badante mantiene pulita la casa del paziente e cura l’igiene personale del paziente.
  4. Cucina: la badante può cucinare i pasti per il paziente, seguendo le indicazioni della dieta prescritta dal medico.
  5. Attività domestiche: la badante può occuparsi delle faccende domestiche come fare la spesa, lavare i vestiti, stirare e pulire la casa.
  6. Compagnia: la badante può offrire compagnia al paziente, conversando con lui, leggendo, guardando la TV o giocando a giochi da tavolo.

In generale, la badante si prende cura del paziente in modo completo, aiutandolo ad avere una vita più confortevole e soddisfacente.

A questo punto possiamo trattare più nello specifico in questo caso del contratto di badante che lavora ad ore sulla giornata.

L’art 14  del contratto Colf prevede che la durata normale dell’orario di lavoro è quella concordata fra le parti e comunque con un massimo di:

  • 10 ore giornaliere, non consecutive, per un totale di 54 ore settimanali, per i lavoratori conviventi
  • 8 ore giornaliere, non consecutive, per un totale di 40 ore settimanali, distribuite su 5 giorni oppure su 6 giorni, per i lavoratori non conviventi

Il riposo settimanale, per badanti non conviventi, è di 24 ore e deve essere goduto la domenica e tale giorno settimanale è irrinunciabile.

Se fossero richieste prestazioni di lavoro per delle emergenze e situazioni imprevedibili , sarà concesso un uguale numero di ore di riposo nel corso della giornata immediatamente seguente.

Ovviamente le ore lavorate di domenica saranno retribuite con la maggiorazione del 60% della retribuzione.

La badante che ha un orario giornaliero pari o superiore alle 6 ore spetta la fruizione del pasto, ovvero, un’indennità pari al suo valore convenzionale fissata dal contratto, inoltre il tempo necessario al pasto va concordato e non è  retribuito.

Le ore di lavoro prestate dai lavoratori non conviventi, superiori le ore 40 e fino alle ore 44 settimanali, eseguite  tra le ore 6.00 e le ore 22.00, sono compensate con la retribuzione maggiorata  del 10%.

 

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