La Badante Convivente a Roma in Trasferta con l’Anziano
La collaboratrice domestica, definita anche badante, rappresenta un sostegno fondamentale, assiste la persona in base alla tipologia di servizio per cui è assunta.
Tra i vari servizi ci può essere la badante convivente.
In questo caso, può capitare che la badante a Roma deve spostarsi temporaneamente dalla propria città di residenza per seguire il proprio assistito e si parla di badante in trasferta.
La badante in trasferta si occupa delle stesse mansioni, ma che si trova a dover affrontare delle difficoltà e delle sfide aggiuntive legate alla temporaneità del proprio impiego.
Innanzitutto vediamo come è disciplinata la trasferta, dall’art. 33 del CCNL che prevede quanto segue:
Il lavoratore convivente è tenuto, ove richiesto dal datore di lavoro, a recarsi in trasferta, ovvero a seguire il datore di lavoro o la persona alla cui cura egli è addetto, in soggiorni temporanei in altro comune e/o in residenze secondarie.
In tali località il lavoratore fruirà dei riposi settimanali.
In caso di trasferta devono essere rimborsate al lavoratore le eventuali spese di viaggio sostenute per raggiungere il luogo della trasferta, e deve essere riconosciuto, in aggiunta alla normale retribuzione, una diaria giornaliera pari al 20% della retribuzione minima tabellare giornaliera, per ogni giorno di trasferta, salvo il caso in cui il relativo obbligo sia contrattualmente previsto nella lettera di assunzione.
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