Roma, la Badante in Malattia si può Licenziare?
Spieghiamo anche a Roma in che modalità si può interrompere il rapporto di lavoro con una badante.
In particolare durante la malattia, si può? No… o meglio dipende.
Di certo non è come un normale contratto di lavoro quello che stabilisce il contratto delle badanti.
Innanzitutto precisiamo che per il contratto nazionale dei collaboratori domestici, il datore di lavoro può licenziare la propria badante senza motivo dando regolare preavviso, o pagando l’indennità sostitutiva, mentre con il contratto a tempo determinato non è possibile licenziare la lavoratrice prima del termine, se non con giusta causa.
Se la badante è in malattia, il datore di lavoro non può licenziarla, neppure dandole un termine di preavviso, salvo non superi il periodo di comporto.
Il periodo di comporto è il tempo massimo di conservazione del posto di lavoro durante la assenza per malattia della badante e viene calcolato secondo tempi stabiliti:
- con una anzianità di servizio fino a 6 mesi ha diritto a conservare il posto di lavoro fino a 10 giorni
- con una anzianità di servizio fino a due anni, ha diritto a 45 giorni di conservazione del posto di lavoro
- con una anzianità di servizio oltre i 2 anni ha diritto a 180 giorni di conservazione del posto di lavoro
Il comma 6 dell’articolo 26 aggiunge che : “tali periodi sono soggetti a un incremento pari al 50% in caso di malattia oncologica, a patto che questa venga documentata dall’ASL competente”.
Naturalmente durante la malattia il datore di lavoro è obbligato a corrispondere la retribuzione alla badante per un periodo massimo di :
- 8 giorni complessivi nell’anno, per una anzianità di servizio fino a 6 mesi
- 10 giorni complessivi nell’anno, per una anzianità di servizio da 6 mesi a 2 anni
- 15 giorni complessivi nell’anno, per anzianità di servizio oltre i 2 anni
Il CCNL stabilisce che i giorni di malattia vanno calcolati all’interno dell’anno solare.
Pertanto, il periodo per la conservazione del posto di lavoro non riparte daccapo per ogni malattia, ma va conteggiato come somma di più malattie.
Il datore deve contare il numero di giorni di malattia di cui ha usufruito la collaboratrice nei 365 giorni di calendario che precedono la malattia in corso.
Se la malattia subentra nel periodo di prova o di preavviso, ne sospende la decorrenza.
Per leggere altri approfondimenti sulle agenzie di badanti, oppure se vuoi scoprire come mettere in regola la tua badante e quali sono tutti i passaggi burocratici da rispettare, contattaci! Con Aes Domicilio siamo attivi in tutta la Regione Lombardia, in Lazio ed in particolare nelle province di Milano e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como, Badante a Lecco e Badante a Roma.