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La Gestione a Roma dell’anziano al Rientro dalle Vacanze Estive

Siamo arrivati alla fine dell’estate, tornare dalle vacanze estive può essere un momento di transizione per la badante a Roma che si occupa di un anziano.

Durante la sua assenza potrebbero essere state apportate alcune modifiche alla routine o potrebbero essere emerse nuove esigenze.

Spetta alla famiglia fornire alla badante tutte le informazioni necessarie per assicurarsi che l’anziano riceva la migliore cura possibile.

Ecco alcuni consigli per gestire il ritorno dalle vacanze estive e garantire una transizione fluida.

Come dicevamo la famiglia deve comunicare in modo chiaro con la badante, cioè deve fornire un resoconto dettagliato delle attività, degli appuntamenti medici, delle preferenze alimentari, dei farmaci e di eventuali cambiamenti nella salute dell’anziano.

Può essere che ci siano state delle modifiche alla routine dell’anziano durante le vacanze, potrebbe essere emersa la necessità di nuovi dispositivi di assistenza, come un deambulatore, un ausilio per la mobilità o un apparecchio acustico.

Durante il periodo di assenza della badante , l’anziano potrebbe aver sperimentato sentimenti di solitudine o tristezza, la badante deve essere consapevole di questi eventuali cambiamenti emotivi e sapere come offrire supporto e conforto all’anziano.

Prima di ricominciare con la routine, la badante, è bene verificare che l’ambiente domestico sia sicuro per l’anziano.

Assicurarsi che non ci siano oggetti pericolosi o ostacoli che potrebbero causare cadute; controllare anche che i dispositivi di sicurezza, come le maniglie di sostegno o i tappeti antiscivolo, siano in buone condizioni.

Il ritorno dalle vacanze estive richiede una comunicazione chiara e una collaborazione con la badante per garantire una transizione senza intoppi.

Fornisci tutte le informazioni necessarie sulla salute, la dieta, le attività e le modifiche alla routine dell’anziano.

Assicurati che la badante sia supportata e disponga di tutti gli strumenti e le risorse necessarie per fornire la migliore cura possibile all’anziano.

 

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Roma, la Badante Rientra nel suo Paese d’Origine e non Fa piu’ Rientro al Lavoro

Anche a Roma ricordiamo che il contratto di lavoro domestico  ha la funzione di regolare il rapporto tra un badante e un datore di lavoro, che decide quelli che saranno gli orari delle prestazioni e le mansioni da compiere giornalmente.

Ovviamente il badante sarà colui o colei che svolge la prestazione lavorativa.

Con il contratto in oggetto le parti potranno mettere nero su bianco gli aspetti più rilevanti del rapporto di lavoro e tra gli altri la retribuzione e le ferie.

Per quanto riguarda l’assenza retribuita delle ferie, la fonte di riferimento non può che essere il contratto collettivo nazionale dei domestici.

Per ciascun anno di servizio presso l’identico datore, la badante o colf può sfruttare un periodo di ferie corrispondente a 26 giorni lavorativi, indipendentemente dalla durata e della distribuzione dell’orario di lavoro.

La fruizione delle ferie deve aver luogo per almeno due settimane nell’anno di maturazione e, per almeno due supplementari settimane, entro i 18 mesi posteriori all’anno di maturazione.

Ora è bene affrontare la spiacevole situazione della badante che, partita per le ferie, non fa ritorno nell’abitazione in cui svolge le proprie mansioni, nei tempi previsti.

Cosa fare in queste circostanze?

Innanzitutto cosa prevede il Ccnl di settore rispetto alle assenze:

  • le assenze del lavoratore debbono essere comunque tempestivamente giustificate al datore di lavoro
  • le assenze non giustificate entro il quinto giorno, se non sussistono cause di forza maggiore (ad es. malattia sopravvenuta) che impediscono il pronto ritorno al lavoro, sono da ritenersi giusta causa di licenziamento da parte del datore di lavoro

Detto questo possiamo agire: se la badante non ritorna in servizio dopo il periodo previsto e concordato di ferie, non rispetta i propri obblighi contrattuali in modo palese, tanto basta per incrinare in modo irreparabile il rapporto di fiducia con il datore e per costituire una ragione di licenziamento per giusta causa.

 

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Le Badanti e il Giorno di Pasqua a Roma

Considerando l’avvicinarsi delle festività pasquali, è bene ricordare anche a Roma che l’Art. 16 del CCNL delle badanti riconosce a questi il diritto alla festività.

Le feste legalmente riconosciute in Italia sono:

  • il 1° Gennaio: Capodanno
  • il 6 Gennaio: Epifania
  • il Lunedì di Pasqua: Giorno dell’Angelo
  • il 25 Aprile: Anniversario della Liberazione d’Italia
  • il 1° Maggio: Festa dei Lavoratori
  • il 2 Giugno: Festa della Repubblica
  • il 15 Agosto: Assunzione della Beata Vergine
  • il 1° Novembre: Ognissanti
  • l’ 8 Dicembre: Immacolata Concezione
  • il 25 Dicembre: Santo Natale
  • il 26 Dicembre: Santo Stefano
  • le giornate della Domenica

Hanno pieno diritto, nei giorni festivi riconosciuti a livello nazionale, di osservare un completo riposo e di essere corrisposti ugualmente.

In sostanza dunque, in occasione delle festività riconosciute, i badanti possono astenersi dalle proprie mansioni ricevendo comunque una normale retribuzione, indipendentemente dal fatto che in tali giornate fosse prevista o meno la prestazione lavorativa.

Ma attenzione, il giorno di Pasqua non è considerato una festività perché cadente sempre di domenica. 

Quindi se la festività cade di domenica o in un giorno non lavorativo, il datore di lavoro, anche se la badante è diurna e lavora a ora, deve essere pagata per un sesto dell’orario settimanale, ovvero un ventiseiesimo del mensile.

Una differenza sostanziale nel pagamento della festività lo fa se la badante ha una paga mensilizzata o una paga oraria, che normalmente si distinguono in convivente o non convivente:

Badante convivente

La badante convivente durante la festività goduta viene pagata per 1/6 del compenso e quindi dell’orario settimanale, oppure di 1/26 della paga mensile.

Se infatti la badante lavora 54 ore settimanali, durante la festività verrà pagata per il compenso equivalente a 9 ore.

Facciamo un esempio:

retribuzione mensile pari a € 1.000

la retribuzione della giornata festiva sarà (paga mensile)/26: € 1.000 / 26 = € 38,46

In caso in cui la famiglia chieda alla badante di lavorare durante la festività al lavoratore domestico spetta:

  • la normale retribuzione giornaliera
  • la retribuzione delle ore lavorate maggiorata del 60%

 

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Roma, le Ferie della Badante

Anche a Roma come previsto dall’art. 18 del CCNL Colf e Badanti Domina il lavoratore domestico ha diritto a 26 giorni di ferie retribuite all’anno, escluse le domeniche e le festività infrasettimanali.

 

I giorni di ferie non cambiano, sia che il lavoratore sia in formula convivente, sia che lavori ad ore.
Le ferie vanno godute, e possono essere compensate economicamente solo al termine del rapporto nel caso in cui non siano state godute.
Le ferie non possono essere godute inoltre durante il periodo di preavviso per dimissioni o licenziamento, né durante la malattia o infortunio.

I 26 giorni di ferie spettanti ogni anno vengono maturati mensilmente, come qualunque lavoratore dipendente.

Il conteggio parte dal giorno dell’assunzione e per ogni mese lavorato badante, babysitter, colf, ecc maturano 2,16 giorni.

E’ sempre opportuno per la famiglia e il lavoratore compilare mensilmente un foglio ore, come tutti i lavoratori dipendenti, al fine di avere chiaro come verrà generato il compenso e tenere sotto controllo i costi.
E se non si ripresenta dopo le ferie?
Se non c’è un valido motivo puoi inviare una lettera di contestazione, dal sesto giorno procedere con il licenziamento, senza preavviso e indennizzo.

Se decidi di attendere il rientro, i giorni di assenza ingiustificata andranno considerati come un permesso non retribuito.

 

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La Telemedicina a Roma Potrà Aiutare Anziani E Badanti?

La Telemedicina a Roma Potrà Aiutare Anziani E Badanti?

In un periodo in cui l’accesso alle prestazioni sanitarie in presenza era reso difficile dalla pandemia, la telemedicina ha offerto un contributo essenziale per garantire il diritto alla salute.

Ha permesso ai malati, infatti, di dialogare da remoto con i medici, di ricevere diagnosi e cure, di monitorare i propri parametri clinici senza muoversi da casa.

Dopo il boom della pandemia, che ne ha aumentato la diffusione e il gradimento, la telemedicina in Italia appare dunque un’opportunità su cui continuare a investire. L’obiettivo è migliorare l’assistenza sanitaria e renderla sempre più capillare, equa e accessibile grazie al digitale.

Si tratta di un insieme di tecniche mediche e informatiche che permette di fornire servizi di assistenza sanitaria a distanza, ovvero in situazioni in cui il medico e il paziente, oppure due medici, non si trovano nello stesso luogo.

Gioca quindi un ruolo di cruciale importanza per portare l’assistenza sanitaria fuori dalle strutture tradizionali, in particolare a casa dei pazienti, insieme alla presenza della badante.

Abbatte le barriere geografiche dell’assistenza sanitaria. Grazie al supporto della tecnologia, anche chi vive in aree remote o con scarsa copertura ospedaliera può accedere a prestazioni qualificate a distanza, senza bisogno di trasferte lunghe e costose.

La casa diventa il principale luogo di cura, lo spazio fisico in cui è possibile godere, virtualmente, di tantissime prestazioni sanitarie, che possono poi essere gestite dalla badante.

In questo modo è più semplice assistere tutti quei pazienti, cronici e fragili, che hanno difficoltà a spostarsi dalla loro abitazione. Tra loro gli anziani, le persone non autosufficienti, i disabili, chi soffre di patologie altamente invalidanti.

Per leggere altri approfondimenti sul mondo delle badanti, oppure se vuoi scoprire come mettere in regola la tua badante e quali sono tutti i passaggi burocratici da rispettare, contattaci! Con Aes Domicilio siamo attivi in tutta Italia ed in particolare nelle province di Milano (badante Milano) se cerchi Badanti a Milano, Badante Monza, Badante Como, Badante Lecco e Badante Roma.

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Le Famiglie di Roma alla Ricerca della Badante

Le Famiglie di Roma sono alla Ricerca di una Badante

In Italia, il 76,4% delle famiglie che hanno bisogno di colf, il 70,8% di quelle alla ricerca di badanti e il 61,6% di quelle che cercano baby-sitter si rivolgono ad amici, parenti, conoscenti per selezionare la persona giusta.

Dunque, non canali specializzati come agenzia per il lavoro o piattaforme online – spiega il report – ma la rete “di prossimità” costituita dalle conoscenze dirette. Questo perché i canali ufficiali sono considerati poco accessibili o costosi. Inoltre, nella stessa logica della prossimità, spesso anche un lavoratore domestico già impiegato nella famiglia diventa un canale di ricerca (nel 19,2% dei casi per assumere una colf; nel 16,7% per cercare badanti).

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L’82% delle famiglie che ha assunto una colf è soddisfatto del lavoratore o della lavoratrice. La percentuale di soddisfazione decresce quando si tratta di badanti: ben il 33,8%, cioè 1 famiglia su 3, non può dirsi soddisfatta delle qualità professionali della persona individuata. Nel caso delle baby sitter, al 76,2% di famiglie soddisfatte si contrappone quasi un quarto di insoddisfatte.

Sono i datori di lavoro più giovani (under 55) ad essere meno soddisfatti della scelta fatta: il 22,7% nel caso di colf; addirittura il 41% per badanti.

Meno della metà delle famiglie in cui è presente un anziano o una persona non autosufficiente ricorre a forme di assistenza pubblica. Tra gli strumenti più utilizzati, il Censis ha individuato l’indennità di accompagnamento (42,1%); mentre le altre tipologie restano tutte sotto la soglia del 10%. Si tratta, in particolare, dell’assistenza domiciliare integrata in alternativa al ricovero in ospedale: a seguire un programma di interventi sanitari e sociali a domicilio è solo l’8,2% degli intervistati. Appena il 3,9% accede invece all’assistenza domiciliare programmata, ovvero un servizio che è il medico di medicina generale ad effettuare presso il domicilio di un paziente. Tuttavia – evidenzia il report -, i pochi che accedono a questi servizi sono soddisfatti: rispettivamente per l’assistenza integrata e programmata l’esperienza è positiva nel 76,7% e nel 72,7% dei casi. Invece, soltanto il 35,4% di chi ha accesso all’indennità di accompagnamento esprime una valutazione positiva.

Ma cosa vorrebbero le famiglie che convivono con la non autosufficienza tutti i giorni?

Il 36,3% chiede un contributo economico che le metta nelle condizioni di impiegare un assistente familiare; in alternativa, le famiglie vorrebbero portare in deduzione il totale del costo sostenuto per il personale domestico impiegato (35,5%) nelle dichiarazioni dei redditi. Il 14% delle famiglie preferirebbe invece ricevere servizi personalizzati erogati da personale della ASL, del Comune o di enti autorizzati e accreditati. A seguire, l’11,5% vorrebbe un contributo economico pubblico senza vincoli di utilizzo e solo il 2,7% preferirebbe ricevere un contributo che vada invece a sostenere il reddito di un caregiver.

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La Badante a Roma: Dalle Ferie Alle Sostituzioni In Trasferta, in Questo Periodo Estivo.

Badanti ed anziani di Roma alle prese con l’estate.
Con l’arrivo dell’estate e delle vacanze, è anche tempo di dubbi a proposito della gestione del rapporto di lavoro con badanti conviventi, colf e baby sitter.

Domande a cui ha dato risposta l’Assindatcofl, l’associazione nazionale dei datori di lavoro domestico. Una guida destinata a tutte le famiglie a proposito di ferie, trasferte ed eventuali sostituzioni.

«La prima regola quando si parla di vacanze – chiarisce Assindatcolf – è quella di stabilire direttamente nella lettera di assunzione il periodo di fruizione delle ferie del domestico in modo che queste coincidano sempre con quelle del datore. Per chi non lo avesse fatto ricordiamo che è anche possibile apportare delle modifiche al contratto. Attenzione, però, perché quest’estate alcune lavoratrici straniere potrebbero avanzare la richiesta di un periodo di ferie più lungo non avendone fruito lo scorso anno a causa del lockdown dovuto al coronavirus e il ccnl lo consente. In questo caso, per evitare complicazioni al momento del rientro in Italia, raccomandiamo di tenere sempre sotto controllo i siti governativi che aggiornano in merito alle disposizioni di sicurezza e, in caso di spostamenti sul territorio europeo, di verificare che il domestico abbia una certificazione verde valida».

Il contatore delle ferie per le badanti a Roma.

Complessivamente sono 26 i giorni di stop di cui ha diritto un collaboratore domestico (convivente o ad ore) per ogni anno di servizio svolto. Un periodo da conteggiarsi dal lunedì al sabato (escluse domeniche e festivi) indipendentemente dalla durata e dalla distribuzione dell’orario di lavoro. Per i nuovi assunti il periodo va quantificato in proporzione ai mesi lavorati, il calcolo si effettua in dodicesimi. Il datore di lavoro può anche decidere di concedere un anticipo di giorni di ferie non maturati o di accordare un periodo “extra” di vacanza come permesso non retribuito.

Modalità di fruizione.

Le ferie devono avere un carattere continuativo, devono cioè essere godute in un unico periodo o al massimo in due con ma almeno 2 settimane comprese tra i mesi di giugno e settembre. Quanto alle lavoratrici straniere, il Ccnl (art. 17) prevede una particolare deroga che consente l’accumulo delle ferie di un biennio da utilizzarle tutte insieme per il cosiddetto «rimpatrio non definitivo». Una condizione che potrebbe verificarsi soprattutto quest’anno in considerazione del fatto che molte domestiche (comunitarie e non) ed in particolare quelle assunte in regime di convivenza, la scorsa estate a causa del Covid e delle misure restrittive non sono potute tornare nei loro paesi di origine. In questo caso i giorni di stop da 26 diventano 52, da conteggiarsi sempre dal lunedì al sabato (escluse domeniche e festivi).Quando si interrompono. Le ferie si interrompono automaticamente qualora il lavoratore durante lo stesso periodo contragga una patologia, debitamente certificata, che determini il ricovero ospedaliero. In altri casi non è possibile farlo ed è anche importante sottolineare che in questo arco temporale continuano a maturare tutti gli istituti contrattuali come la tredicesima, l’anzianità di servizio e il tfr.

La sostituzione della badante a Roma.

Qualora la famiglia abbia l’esigenza di trovare un sostituto (badante sostitutiva) che supplisca il domestico titolare durante le ferie è sempre possibile farlo o sottoscrivendo un contratto di assunzione ex novo dalla durata determinata o, se l’esigenza è quella di un’attività una tantum, ricorrendo al Libretto famiglia per le prestazioni occasionali.

La trasferta.

Il lavoratore convivente è obbligatoriamente tenuto a seguire il datore o la persona alla cui cura è addetto, in soggiorni temporanei in altri comuni o in residenze secondarie. Se prevista già nel contratto di assunzione non dovrà essere corrisposta al lavoratore nessuna diaria giornaliera. È comunque sempre possibile concordare una trasferta con un lavoratore assunto ad ore ma in questo caso si renderà necessaria una temporanea modifica delle condizioni contrattuali.

Si possono monetizzare le ferie?

Se il domestico non ha usufruito del periodo di stop previsto dal contratto non è possibile monetizzarlo poiché il diritto al godimento delle ferie è irrinunciabile, anche quando la richiesta arriva direttamente dal lavoratore. Esiste solo un caso in cui è possibile farlo: se il rapporto si interrompe la famiglia è tenuta a corrispondere al lavoratore una cifra a copertura dei giorni di ferie non goduti (che normalmente sono indicati nella busta paga mensile).

AES DOMICILIO seleziona la badante che occorre alle vostre esigenze. Grazie al nostro team di screening il quale oltre che a vagliare le competenze della badante, cerca, immediatamente, di creare un profilo che possa soddisfare le esigenze.
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Estate 2021 a Roma: come gestire colf e badanti in ferie

Sicuramente uno dei momenti cruciali della nostra stagione estiva, in quanto AES DOMICILIO, è proprio quello di metterci a discutere, accordare, e organizzare le ferie delle badanti; tuttavia, anche le badanti non sono sempre totalmente coerenti con i tempi e con i termini che le leggi prevedono e questo crea uno scompiglio non da poco.

Le ferie dei collaboratori domestici, incluse badanti e colf, devono essere godute in un unico periodo o al massimo in due con ma almeno 2 settimane comprese tra i mesi di giugno e settembre.

Per le lavoratrici straniere, il Ccnl (art. 17) prevede però una deroga che consente l’accumulo di un biennio da utilizzarle tutte insieme per il cosiddetto “rimpatrio non definitivo”. Se la famiglia ha esigenza di trovare un sostituto può sottoscrivere un contratto di assunzione ex novo a temo determinato, se l’esigenza è quella di un’attività una tantum, si può ricorrere al Libretto famiglia per le prestazioni occasionali.

Gli assistenti familiari che lavorano sei giorni alla settimana maturano 26 giorni di ferie l’anno. Chi lavora in regime di convivenza, inoltre, ha diritto all’indennità di vitto e alloggio per ogni giorno di ferie. Come succede nelle aziende, le ferie vanno concordate tra datore di lavoro e lavoratore. Nel caso della figura dell’assistente familiare, la richiesta va fatta in forma scritta.

Quando una famiglia ha l’esigenza di sostituire un assistente familiare in ferie, deve fare a tutti gli effetti una nuova assunzione: deve stipulare un nuovo contratto, generalmente a tempo determinato, comunicare l’assunzione all’Inps per via telematica ed elaborare i prospetti paga. Per maggiori informazioni su come assumere una badante regolarmente, leggi qui i nostri consigli.

Prima di procedere con l’assunzione, però, bisogna trovare l’assistente familiare. Nell’ultimo periodo stiamo rilevando maggiori difficoltà da parte delle famiglie nel trovare lavoratori in questo campo, sicuramente anche a causa del Covid. In passato capitava spesso che fosse la stessa badante a trovare la sua sostituta, in molti casi direttamente dal suo paese di provenienza. Con le restrizioni agli spostamenti a causa del Covid, queste situazioni si sono ridotte notevolmente e il periodo per trovare sostituti si è allungato. Da qui l’esigenza per le famiglie di sapere con anticipo il periodo di ferie dei propri collaboratori.

Se colf e badanti sono conviventi devono seguire il datore o la persona che assistono durante i soggiorni temporanei in altri comuni o in residenze secondarie. Se è già previsto nel contratto di assunzione, non dovrà essere corrisposta al lavoratore nessuna diaria giornaliera. Se il lavoratore non è convivente è  sempre possibile concordare una trasferta, ma in questo caso si renderà necessaria una temporanea modifica delle condizioni contrattuali.

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