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Tag Archivio per: Colf lazio

badante in cucina roma

In Cucina con la Badante a Roma

da Aes Domicilio

La badante  a Roma svolge il compito di preparare le pietanze alla persona che assiste; sappiamo che molti anziani hanno delle diete da seguire, ma in questo articolo vogliamo parlare di alcune ricette di dolci che possono allietare la badante e l’anziano.

I dolci possono essere una coccola per tutti, ma per l’anziano che, come tutti sanno invecchiando torna un po’ bambino, possono essere un grande regalo, un antidepressivo, un sentirsi benvoluto e considerato.

Naturalmente devono essere sempre morbidi, quali mousse, gelato, panna cotta, budini…
Qui un dolce particolare, morbido e un po’ speciale.

Torta al Latte caldo

Ingredienti per uno stampo da 20cm

  • Latte intero 200g
  • Uova (circa 4 medie a temperatura ambiente)
  • Farina 00 200 g
  • Zucchero 180 g
  • Burro 60 g
  • Lievito in polvere per dolci 6 g
  • Scorza di limone biologico
  • Sale fino

Preparazione:
Rompere le uova in una ciotola, unire un pizzico di sale e azionare lo sbattitore, aggiungendo man mano lo zucchero, così da favorirne l’assorbimento. Sbattere finché il composto risulterà chiaro e spumoso, all’incirca 10 minuti dopo.

Sistemare un colino sopra la ciotola e setacciare le polveri di farina e lievito, aggiungendole gradualmente mentre si mescola con la spatola dal basso verso l’alto, in modo da inglobarle senza smontare il composto.

A questo punto prelevare un paio di cucchiaiate d’impasto e tenerlo da parte in un altro recipiente.

In un pentolino mettere a scaldare il latte a fuoco medio, poi aggiungete il burro facendolo sciogliere completamente e portarlo quasi a bollore. Non appena sarà a temperatura, spegnere la fiamma e versate il composto nel recipiente con le cucchiaiate di impasto prelevato in precedenza e mescolare bene con la frusta per ottenere una sorta di pastella.

Versare la pastella nel recipiente più grande con il resto dell’impasto, mescolare delicatamente con una spatola e infine grattugiare la scorza di limone.

Imburrare e infarinare una tortiera da 20 cm di diametro e riempire con l’impasto ottenuto.

Cuocere nel forno statico preriscaldato a 180° sul ripiano più basso (non a contatto con la base) per circa 35 minuti.

Trascorsi i primi 25 minuti, trasferire la teglia sul ripiano centrale e continuare per i restanti 10 minuti.

Non appena la torta sarà pronta (provare con uno stecchino che sia cotta anche internamente, altrimenti proseguire la cottura) sfornare e lasciare intiepidire poi estrarre dalla tortiera e porre su una grata per farla raffreddare.

Si può conservare la torta al latte caldo fino a quattro giorni fuori dal frigorifero coperta con una campana di vetro.

È possibile servirla con frutta a pezzetti e una crema pasticciera. Non è bene aggiungere cioccolato all’impasto, ma si può usare una crema con cioccolato al posto della crema pasticciera.

Panna Cotta

La Panna cotta è un dolce piemontese ormai noto e apprezzato in tutto il mondo, ma è certo di preparazione più semplice di molti altri.

Si può servire da solo o con frutti di bosco o frutta morbida a pezzetti.

In tempi recenti è nata l’abitudine di farcirla con caramello.

Ingredienti:

  • 1/2 litro di panna
  • 100ml di latte
  • 100g di zucchero
  • 10g di colla di pesce

Preparazione:

Mettere a bagno i fogli di colla di pesce in acqua fredda.

Versare il latte in un pentolino, scaldare a fuoco molto basso, senza bollire. Ritirare dal fuoco e immergere i fogli di gelatina sgocciolati e strizzati.

In una casseruola versare la panna, aggiungere lo zucchero e la stecca di vaniglia, porre sul fuoco e, a fiamma bassa, sempre mescolando portare a bollore.

Ritirate immediatamente e versare il latte nel contenitore in cui si era sciolta la colla di pesce, mescolare per amalgamare gli ingredienti.

Bagnare con acqua ghiacciata sei stampi monoporzione, sgocciolare e riempire con il composto.

Tenere in frigorifero per almeno quattro ore.

Salsa: in una casseruola unire i frutti di bosco, zucchero e succo di limone.

Cuocere, sempre mescolando, per 7-8 minuti, o comunque fino a ottenere una salsa sciropposa: i frutti di bosco non dovranno essere completamente sfaldati. Fate raffreddare completamente.

Poco prima di servire la panna cotta immergere gli stampi in acqua calda, per staccare il dolce dallo stampo. Capovolgere sui piatti da portata e servire con la salsa ai frutti di bosco.

 

Per leggere altri approfondimenti sulle agenzie di badanti, oppure se vuoi scoprire come mettere in regola la tua badante e quali sono tutti i passaggi burocratici da rispettare, contattaci! Con Aes Domicilio siamo attivi in tutta la Regione Lombardia, in Lazio ed in particolare nelle province di Milano e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como  e Badante a Lecco 

 

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badante e 104 roma

La Badante e la Gestione dei Permessi Legge 104 a Roma

da Aes Domicilio

Nell’ambito dell’assistenza agli anziani vi è legge 104 che fa riferimento alla legge quadro risalente al febbraio 1992 introdotta con lo scopo di assicurare adeguato sostegno sia all’individuo disabile/ anziano di Roma che ai familiari chiamati a prendersi cura di loro.

Rispetto a questa legge noi vogliamo capire se si può fruire dei permessi retribuiti per assistere un familiare malato se in casa con lui è presente una badante a Roma.

Quindi che cosa dice la normativa in merito a permessi con la Legge 104 e badante: la Legge 104/1992 dà la possibilità ai lavoratori del settore privato e pubblico di ottenere 3 giorni di permessi mensili retribuiti, frazionabili anche a ore, per assistere i familiari portatori di handicap grave.

Detto questo la stessa non fa riferimento alla possibilità di richiedere i permessi con la Legge 104 e badante.

Ma vi è stato un intervento della Corte di Cassazione che ha risposto a questa domanda, stabilendo che il lavoratore dipendente che gode della 104 ha diritto a tutti i benefici elencati dalla legge anche se il familiare con handicap grave è assistito per la maggior parte del tempo da una badante.

Oltre tutto dall’ agosto del 2022, la possibilità di usufruire della legge 104 è stata estesa a più familiari, sottolineando che è necessario che ogni familiare presti assistenza e cura al disabile durante la giornata in cui richiede il permesso.

Ad esempio, se due figli si occupano di una madre disabile, entrambi avranno diritto ai permessi, mantenendo comunque il limite di 3 giorni totali al mese.

Questa novità è stata introdotta dal Decreto Legislativo n. 105/2022, che, tra le altre cose, estende il diritto al congedo straordinario anche al convivente di fatto.

Naturalmente vi sono anche dei controlli sulla legge 104 per verificare che non ci si approfitti delle agevolazioni di cui si gode.

Una prima fase di controllo riguarda l’accertamento dello stato di handicap, procedendo con la Commissione medica legale dell’Asl, e una seconda fase è legata agli abusi dei permessi 104 da parte dei beneficiari.

Se questo dovesse avvenire, significa che la persona incaricata di assistere il disabile grave durante le ore o i giorni di permesso retribuito, utilizza questo tempo a disposizione per fare tutt’altre attività, e di conseguenza entro 60 giorni dalla data di notifica della visita, scatta la revoca di tutti i benefici.

 

AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.

 

https://www.badanteromaaes.it/wp-content/uploads/2023/06/badante-e-104-roma.jpg 667 1000 Aes Domicilio https://www.badanteromaaes.it/wp-content/uploads/2023/05/Badante-Roma.png Aes Domicilio2023-06-09 17:01:322023-06-06 17:19:03La Badante e la Gestione dei Permessi Legge 104 a Roma
badante e cucina roma

Il Manuale della Badante a Roma: in Cucina con la Badante

da Aes Domicilio

Un libro può essere una delle scelte migliori per conoscere qualcosa.

Aes Domicilio come casa editrice ha raccontato la badante e la famiglia, per aiutare entrambe le figure ad entrare una nel mondo dell’altra.

Come è stato sottolineato varie volte anche a Roma, e come chiunque abbia un anziano in famiglia sa, uno dei problemi principali con la terza età è l’alimentazione.

La causa è, nella maggior parte dei casi, legata a problemi di dentizione e masticazione, poi ci sono problemi (già esaminati) di salute più gravi, che possono portare a una vera e propria denutrizione.

Lo stimolo della fame diminuisce con l’avanzare dell’età ma, soprattutto, aumenta l’inappetenza con l’inappetenza, in un circolo vizioso.

In questa sezione sono presentate alcune ricette pensate apposta per l’anziano, in massima parte con problemi di masticazione e deglutizione, che vanno bene per tutti, e in parte per assistiti diabetici.

Inoltre esistono oggi delle aziende che preparano cibi adattati alle esigenze dell’anziano e consegnano a domicilio a costi contenuti.

Due righe sul perché vengono suggeriti alcuni ingredienti al posto di altri più comuni:

Il Grana Padano al posto del Parmigiano:

la ragione è la maggior dolcezza e morbidezza del Grana rispetto al Parmigiano, più duro e più piccante che, seppure con un sapore più incisivo, potrebbe dare infiammazione al palato o reflusso.

Il Garam Masala al posto di noce moscata o chiodo di garofano:

è un preparato molto in uso in India, composto da diversi tipi di spezie ben calibrati secondo la tradizione, tra cui il Cardamomo, una spezia deliziosa e dalle molte proprietà: riduce i gas intestinali, contrastando il gonfiore addominale.

Ha proprietà antisettiche ed è utile anche in caso di carie e infezioni gengivali.

È riscaldante e stimolante.

Il Garam Masala, al di là dell’uso tradizionale Ayurvedico, che può o meno interessare gli europei, ha un sapore aromatico speziato particolare, insolito e grazie al tipo di miscela, molto più soft rispetto ad alcune spezie pure.

Pur contenendo anche pepe nero, non provoca infatti infiammazione (in quantità moderate, si tratta sempre di spezie).

Il Pepe Rosa è preferibile al pepe bianco, verde e soprattutto nero, in quanto si tratta di una bacca dal sapore delizioso aromatico, pochissimo piccante, ma incisiva, che non infiamma e non dà fastidio nemmeno in caso di gastrite.

In generale si trova in piccole bacche tonde con una guaina rosa intenso: si può usare in brasati o stufati così, per insaporire il piatto, altrimenti è bene tritarlo molto fine.

Ecco dunque una ricetta deliziosa da proporre.

Zuppa di ceci

Il cece ha molte proprietà e, come in generale le piante della famiglia delle leguminose, rappresenta un’ottima fonte di proteine.

Una zuppa di ceci può, da sola, rappresentare un buon inizio di ripresa per un anziano inappetente.

Si tratta di un piatto perlopiù invernale, che scalda e permette l’assunzione di molti elementi nutritivi importanti.

Ingredienti:

Ceci
Brodo vegetale (meglio se fatto in casa)
Olio evo
Sale
Rosmarino, aneto o erba cipollina
Aglio

Preparazione:

Rosolare l’aglio e il rosmarino in una padella con l’olio, mentre si cuociono a parte i ceci.
Togliere l’aglio, aggiungere i ceci cotti e continuare la cottura ancora per qualche minuto, poi togliere il rametto di rosmarino.
Aggiungere acqua calda fino a coprire, regolare di sale (pepe bianco se l’anziano non ne è disturbato) e cuocere altri 15 minuti.
Frullare e aggiungere qualche fogliolina di aneto o erba cipollina tritata e un filo d’olio crudo.
Si può aggiungere della pasta fresca cotta a parte, avendo cura di saggiarne la morbidezza e qualche fettina di cipolla tritata.

Aes Domicilio coglie l’occasione del suo primo manuale per far conoscere com’è realmente il mondo della badante.

Il manuale è acquistabile direttamente dal sito Aes domicilio.

 

AES Domicilio assistenza anziani a domicilio ha a disposizione un grande database di badanti nelle province del Nord Italia e in Lazio. Per maggiori informazioni sulle badanti conviventi… chiamaci! Siamo una referenziata Agenzia con tariffe badanti estremamente competitive, attiva in tutta la Lombardia, in Lazio e in particolare nelle province di Milano e Roma, se cerchi Badanti  Milano, badante Monza, Badante Como, Badante Lecco e Badante a Roma.

 

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malattia badante e licenziamento roma

Roma, la Badante in Malattia si può Licenziare?

da Aes Domicilio

Spieghiamo anche a Roma in che modalità si può interrompere il rapporto di lavoro con una badante.

In particolare durante la malattia, si può? No… o meglio dipende.

Di certo non è come un normale contratto di lavoro quello che stabilisce il contratto delle badanti.

Innanzitutto precisiamo che per il contratto nazionale dei collaboratori domestici, il datore di lavoro può licenziare la propria badante senza motivo dando regolare preavviso, o pagando l’indennità sostitutiva, mentre con il contratto a tempo determinato non è possibile licenziare la lavoratrice prima del termine, se non con giusta causa.

Se la badante è in malattia, il datore di lavoro non può licenziarla, neppure dandole un termine di preavviso, salvo non superi il periodo di comporto.

Il periodo di comporto è il tempo massimo di conservazione del posto di lavoro durante la assenza per malattia della badante e viene calcolato secondo tempi stabiliti:

  • con una anzianità di servizio fino a 6 mesi ha diritto a conservare il posto di lavoro fino a 10 giorni
  • con una anzianità di servizio fino a due anni, ha diritto a 45 giorni di conservazione del posto di lavoro
  • con una  anzianità di servizio oltre i 2 anni ha diritto a 180 giorni di conservazione del posto di lavoro

Il comma 6 dell’articolo 26 aggiunge che : “tali periodi sono soggetti a un incremento pari al 50% in caso di malattia oncologica, a patto che questa venga documentata dall’ASL competente”.

Naturalmente durante la malattia il datore di lavoro è obbligato a corrispondere la retribuzione alla badante per un periodo massimo di :

  • 8 giorni complessivi nell’anno, per una anzianità  di servizio fino a 6 mesi
  • 10 giorni complessivi nell’anno, per una anzianità di servizio da 6 mesi a 2 anni
  • 15 giorni complessivi nell’anno, per anzianità di servizio oltre i 2 anni

Il CCNL stabilisce che i giorni di malattia vanno calcolati all’interno dell’anno solare.

Pertanto, il periodo per la conservazione del posto di lavoro non riparte daccapo per ogni malattia, ma va conteggiato come somma di più malattie.

Il datore deve contare il numero di giorni di malattia di cui ha usufruito la collaboratrice nei 365 giorni di calendario che precedono la malattia in corso.

Se la malattia subentra nel periodo di prova o di preavviso, ne sospende la decorrenza.

 

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lettera referenze badante roma

Come Fare una Bella Lettera di Referenze alla Badante di Roma

da Aes Domicilio

La regolarizzazione di un rapporto di lavoro a Roma richiede anche una presentazione della badante completa, quindi devono avere curriculum e lettera di referenze.

In questo modo la badante è presentabile nel modo migliore possibile.

La lettera di referenze per badante è un documento nel quale si raccolgono le informazioni dell’ultima esperienza lavorativa, descrivendo nel dettaglio l’attitudine e le competenze legate alla professionalità.

Possiamo in realtà scrivere le esperienze con le varie affermazioni fatte dalle precedenti famiglie in due modi differenti:

  • UNA LETTERA DI REFERENZE: In questo caso si decide di fornire preventivamente al selezionatore tutte le informazioni suddette. Una lettera referenziale, infatti, riporta una serie di indicazioni riguardanti il ruolo svolto precedentemente dal candidato, le sue competenze professionali e trasversali, e il motivo per cui è cessata la collaborazione. La lettera viene scritta direttamente dall’ex titolare che, inoltre, indica le proprie informazioni di contatto, in modo che il recruiter possa fare ulteriori domande sul candidato in questione e chiarire eventuali dubbi. Di solito, una lettera di referenze viene redatta come documento a parte e consegnata come allegato al proprio CV.
  • UNA LISTA DI REFERENZE: In questo caso si riportano solo i nomi e le informazioni di contatto degli ex datori di lavoro per cui si è prestato servizio in passato. Il recruiter potrà contattare questi ultimi per chiedere conferma delle esperienze professionali inserite nel CV, per saperne di più del candidato e per accearsi del motivo che ha condotto alla cessazione del rapporto di lavoro, in modo da assicurarsi che non ci siano stati problemi. Di solito questa lista viene inserita direttamente all’interno del curriculum.

La stesura di una buona lettera di referenze è importante anche per il datore di lavoro che fino a quel momento ha avuto il supporto per l’assistenza alla persona cara, sarà un modo per mostrare la propria riconoscenza al lavoratore e per aiutarlo nella ricerca del nuovo impiego.

In breve possiamo dire che si consiglia di inserire le seguenti caratteristiche della lettera referenziale per ogni datore di lavoro :

  • periodo in cui si è svolta l’assistenza
  • mansioni svolte
  • capacità e competenze utilizzate
  • motivazione dell’interruzione del contratto lavorativo
  • dettagli aggiuntivi

 

Per leggere altri approfondimenti sulle agenzie di badanti, oppure se vuoi scoprire come mettere in regola la tua badante e quali sono tutti i passaggi burocratici da rispettare, contattaci! Con Aes Domicilio siamo attivi in tutta la Regione Lombardia, in Lazio ed in particolare nelle province di Milano e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como, Badante a Lecco e Badante a Roma.

 

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costo badante roma

Roma: quanto Costa una Badante?

da Aes Domicilio

La prima cosa che deve conoscere la famiglia di Roma che decide di assumere una badante per i suoi cari è che per stipulare un contratto con una badante, diurna, notturna o convivente è che tutte le regole per l’assunzione sono disponibili per intero all’interno del CCNL, ovvero il contratto collettivo nazionale di lavoro sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico, necessario per mettere in regola un badante.

Il contratto nazionale per le badanti stabilisce l’inquadramento retributivo minimo delle lavoratrici e dei lavoratori, al quale andranno aggiunti alcuni elementi fondamentali come il TFR, i contributi INPS, la tredicesima, le ferie e i permessi retribuiti.

Vediamo le tipologie di contratti delle badante:

  • contratto badante convivente: il/la badante vive nell’abitazione dell’assistito e alterna il lavoro (massimo 54 ore lavorative) a momenti di riposo definiti nel contratto stipulato prima dell’assunzione
  • contratto badante non convivente: in questo caso lo stipendio dei badanti non conviventi si calcola sulle effettive ore di lavoro. Il CCNL non stabilisce nessun requisito minimo di ore lavorative ma soltanto il tetto massimo ovvero 40 ore settimanali
  • contratto badante per assistenza anziani notturna: il ruolo della badante è quello rimanere accanto alla persona assistita durante la notte per sorvegliarla costantemente, solitamente accanto al letto
  • contratto badante presenza notturna: da un punto di vista legislativo questo contratto può essere definito come una prestazione d’attesa che prevede la retribuzione per 54 ore settimanali, suddivise in base all’accordo tra le parti. La presenza implica che il collaboratore sia disponibile su richiesta dell’assistito

In merito alle retribuzioni ecco gli stipendi lordi per le tipologie più richieste per le badanti:

  • Badante convivente: stipendio di 1.120,76€ per 54 ore settimanali;
  • Badante non convivente: stipendio orario di 7,79€ per un massimo di 40 ore settimanali;
  • Badante notturna: stipendio di 1.288,87€;

oltre allo stipendio la badante matura mensilmente la 13esima, il tfr, ferie e contributi.

Al termine del rapporto lavorativo, che può avvenire per dimissioni o licenziamento, la badante ha diritto alla liquidazione come ultima busta paga, ovvero il tfr e le eventuali ferie non godute.

 

Vuoi sapere quanto costa una badante? AES Domicilio (assistenza anziani a domicilio) è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia, in Lazio ed in particolare nelle province di Milano e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como, Badante a Lecco e Badante a Roma.

 

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badante e caldo roma

Inizia il Caldo, la Badante e la Cura dell’Anziano a Roma

da Aes Domicilio

A Roma il caldo per gli anziani può essere davvero pericoloso perché con l’avanzare dell’età si va incontro a dei cambiamenti fisiologici che alterano la normale capacità del nostro organismo di mettere in atto i meccanismi di termoregolazione e di disperdere così il calore.

Gli anziani possono andare facilmente incontro a disidratazione perché con l’avanzare dell’età il nostro organismo perde la sua capacità di conservare l’acqua.

Inoltre il meccanismo fisiologico della sete viene alterato e questo rende gli anziani meno consapevoli del bisogno di bere.

A causa dell’alterazione della capacità di disperdere calore, della disidratazione e delle patologie croniche che influiscono con la termoregolazione, come il diabete e le malattie cardiovascolari, gli anziani sono maggiormente predisposti al colpo di calore.

Cosa fare in caso di colpo di calore?

  • Se la persona si trova all’aperto è necessario spostarla in una zona dove c’è ombra e non cercare di abbassare la temperatura troppo repentinamente
  • Se la persona è incosciente è necessario contattare subito un’ambulanza affinché del personale sanitario esperto possa intervenire al più presto
  • Se la persona è cosciente bisogna invitarla a bere acqua a temperatura ambiente a piccoli sorsi e scoprirla dei vestiti in eccesso. Possono essere d’aiuto anche degli impacchi con acqua fredda eseguiti posizionando un panno umido sulla testa, sul collo, sotto le ascelle e nella zona inguinale.

L’assistenza della badante sia che offra un servizio ad ore o che sia presente come badante convivente, può aiutare l’anziano a gestirsi nella quotidianità per affrontare la stagione calda.

Per questo la badante sollecita l’anziano a bere frequentemente, almeno un litro e mezzo di liquidi al giorno (non bevande ghiacciate ma leggermente raffreddate).

Controlla la somministrazione dei pasti, evitando cibi pesanti, grassi e piccanti, e preferendo frutta, verdura, pasta e gelati alla frutta.

In definitiva pasti leggeri per non appesantire il sistema digestivo.

 

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colf e badante roma

Roma, Differenza tra Colf e Badante

da Aes Domicilio

Una badante a Roma può lavorare come convivente o non convivente.

Nel primo caso la badante vive insieme alla famiglia per cui lavora e fornisce assistenza anche in presenza di bisogni immediati, come per esempio la necessità di accudire una persona anziana in modo urgente.

Nel secondo caso, invece, la badante lavora solo per alcune ore al giorno, senza soggiornare nella casa del datore di lavoro.

Il contratto collettivo nazionale di settore non indica un limite minimo di orario di lavoro per le badanti ma pone un’indicazione fondamentale circa il limite massimo.

Alla badante tenuta al rispetto di un orario di lavoro giornaliero uguale o maggiore delle 6 ore e nel caso sia concordata la presenza continuativa in abitazione spetta comunque il tempo necessario per la pausa pasto.

Come indica l’art. 14 comma 4 Ccnl, la badante convivente ha diritto ad un riposo di almeno 11 ore consecutive ogni 24 ore.

Il testo in particolare specifica che se l’orario di lavoro giornaliero non è del tutto compreso tra le ore 6 e le ore 14 o tra le ore 14 e le ore 22, la persona alle dipendenze del datore ha diritto ad un riposo intermedio non retribuito, di solito nelle ore pomeridiane e non al di sotto delle 2 ore giornaliere di effettivo riposo.

Il contratto collettivo dei collaboratori domestici, per cui per le badanti, indica all’art. 14 comma 6 un’altra importante regola, che il datore di lavoro deve conoscere per gestire al meglio orari e riposi della colf o badante.

Si dispone infatti che il lavoro notturno sarà quello prestato tra le ore 22 e le ore 6 e che sarà retribuito – se ordinario – con una maggiorazione del 20% della retribuzione globale di fatto oraria.

Passando ai doveri che una badante deve generalmente rispettare, si tratta soprattutto dei seguenti:

  • prestare servizio di assistenza per tutto il periodo di lavoro stabilito da contratto, comprese le ore notturne considerando la costante presente della stessa in casa dell’assistito
  • accompagnare la persona assistita per visite mediche, fare commissioni, o altri impegni
  • pulire e mantenere in ordine la casa e provvedere fare il bucato, stirare e fare la spesa
  • cucinare i pasti per la persona assistita
  • occuparsi dell’igiene personale della persona assistita
  • rispettare persona assistita e membri della sua famiglia, evitando di compiere atti illegali, come rubare in casa dell’assistito, o assumere atteggiamenti condannabili, per esempio di violenza nei confronti della persona assistita
  • aiutare la persona assistita nei movimenti quotidiani, dall’alzarsi dal letto al vestirsi ad aiutarla a mangiare
  • far compagnia alla persona assistita o intrattenerla con letture, giochi, o attività a scelta o accompagnarla a fare passeggiate
  • occuparsi delle attività di gestione domestica, come il pagamento delle bollette
  • controllare temperatura e pressione e assistenza per la somministrazione di farmaci
  • dare sostegno psicologico alla persona assistita

 

AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.

 

https://www.badanteromaaes.it/wp-content/uploads/2023/04/colf-e-badante-roma.jpg 614 1000 Aes Domicilio https://www.badanteromaaes.it/wp-content/uploads/2023/05/Badante-Roma.png Aes Domicilio2023-04-07 15:31:302023-04-06 16:02:47Roma, Differenza tra Colf e Badante
stangata familiari badanti roma

Roma, Stangata per le Famiglie con Badanti

da Aes Domicilio

Anche a Roma rendiamo noto che alla fine lo sperato accordo non c’è stato:

dopo la terza riunione della Commissione nazionale per l’aggiornamento retributivo spettante alle figure contemplate nel contratto nazionale del lavoro domestico, non essendosi trovato un accordo tra i rappresentati dei datori di lavoro domestico e le parti sociali, si va quindi verso un adeguamento degli importi dello stipendio di badanti, colf e babysitter, che da gennaio aumenterà del 9,2%.

A questo va aggiunta la spesa per i contributi, con rateo TFR, tredicesima e ferie.

L’aumento, calcolato sulla variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo con l’adeguamento all’80% dell’inflazione, dovrebbe scattare già dal 18 gennaio, comportando una importante voce di spesa per le famiglie presso le quali sono in opera badanti, ma anche babysitter e altre figure ricondotte al Contratto Collettivo Nazionale Lavoro domestico.

Una voce di denuncia arriva da Assindatcolf che chiedeva di scaglionare nel corso dell’anno gli aumenti per rendere più sostenibile il rincaro che metterà in seria difficoltà le famiglie, già provate dagli aumenti vertiginosi delle bollette, e in generale del costo della vita.

Secondo le stime e le proiezioni di Assindatcolf  l’impatto maggiore sarà per le famiglie con badante regolarmente assunta a tempo pieno e orario lungo e quella convivente con aumenti che incideranno sostanzialmente nel bilancio familiare dei milioni di italiani che hanno bisogno di queste figure, anche di oltre mille e cinquecento euro all’anno.

Per fare qualche calcolo con un aumento mensile, già da gennaio, del 9,2% dei minimi retributivi, la spesa mensile per il datore di lavoro di una badante non convivente di una persona non autosufficiente per 30 ore settimanali passerà da circa 633,93 Euro a 690,98 Euro al mese. Alla cifra, naturalmente, vanno aggiunti rateo Tfr, tredicesima e ferie

Per le figure assunte con orari lunghi o in regime di convivenza, come nel caso delle badanti (livello Cs) la retribuzione minima passerà da 1.026,34 euro a 1.120,76 euro, oltre 94 euro in più al mese a cui si aggiungerà anche l’aumento dei contributi portando il costo totale annuo da 17.177 a 18.752 euro, ovvero 1.575 euro in più.

Insomma una stangata che le famiglie dovranno trovare il modo di affrontare con il rischio di ridurre le ore di assistenza ai propri cari o, segnalano da Assindatcolf, che molti dei lavoratori che oggi sono in regola vengano lasciati a casa e magari fatti lavorare in nero.

Anche in considerazione di questo dal gruppo che rappresenta le famiglie datrici di lavoro domestico viene la richiesta al Governo di intervenire con misure concrete a sostegno delle famiglie: non solo sgravi per la regolare assunzione come previsto dal Piano nazionale per la lotta al sommerso in vigore dal dicembre scorso ma anche aiuti economici mirati.

Non bisogna, infatti, dimenticare che secondo i nostri calcoli il settore domestico sarà quello che subirà l’incremento maggiore rispetto ai principali contratti, come nel caso del commercio e dei metalmeccanici che negli ultimi 10 anni hanno visto – per i livelli contrattuali di inquadramento più diffusi – aumenti retributivi rispettivamente dell’8,4% e dell’8,3%, contro il 17,9% del settore domestico.

 

AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.

 

https://www.badanteromaaes.it/wp-content/uploads/2023/01/stangata-familiari-badanti-roma.jpg 799 1000 Aes Domicilio https://www.badanteromaaes.it/wp-content/uploads/2023/05/Badante-Roma.png Aes Domicilio2023-02-01 09:11:312023-01-31 09:51:54Roma, Stangata per le Famiglie con Badanti
badante e vertenza roma

Consigli da Avvocato a Roma: la Badante Vuole Fare Vertenza

da Aes Domicilio

Oggi a Roma parliamo di un argomento molto frequente: il problema a cui incorrono le famiglie soprattutto se non assumono in regola le badanti e se le tengono senza contratto, ovvero le vertenze.

Domanda che pongono agli avvocati le famiglie sono:

“ la mia badante vuole iniziare una vertenza perché l’ho fatta lavorare in nero dicendosi disponibile ad una trattativa. Tra le cose che sono successe in questo periodo ho scoperto di non sapere più dove sia finita la carta di credito di mia madre vedendo anche che dal conto alcuni prelievi sono stati fatti con essa e sono pressoché certo che diversi oggetti siano spariti da casa di mia madre. Come ci dobbiamo comportare ?”

L’avvocato cosa può consigliarci?

Prima di tutto viene in mente una domanda:

“In caso di ricorso al tribunale del lavoro quali prove avrebbero le badanti per dimostrare al giudice che hanno lavorato presso xxxxxxx, dalle xxxx alle xxxxx, dal giorno xxxx al giorno yyyy ?
Come sono state pagate ? In contanti, senza lasciare traccia del pagamento?
Ci sono testimoni che potrebbero testimoniare? Mi riferisco a testimoni “credibili”, come il medico curante, il farmacista etc etc?”

Sicuro che le badanti chiameranno a testimoniare tutta la loro famiglia ma si tratterà di testimonianze poco attendibili !

E’ questo il primo step su cui riflettere, ovvero “le badanti hanno i mezzi di prova per “rovinare” con una denuncia all’ispettorato del lavoro ed una causa civile ?”

Esiste una sorta di modalità ormai ripetitiva di come si comportano in genere le badanti una volta licenziate.

Inviano un SMS all’ex datore di lavoro chiedendo di trattare una sorta di buona uscita e cercando di estorcere il più possibile al malcapitato consapevoli che una causa dinanzi al tribunale del lavoro non la faranno mai.

E quindi “ci provano” con un SMS da un lato minatorio, ma dall’altro lato disponibile ad intavolare una trattativa.

Ecco alcune regole da voler seguire:

  • Regola 1: non rispondere al messaggio
  • Regola 2: rispondere soltanto nel momento in cui dovesse arrivare una lettera di un legale o di un sindacato
  • Regola 3: il giorno che davvero dovesse scrivere un avvocato lasciare che sia lui il primo a fare la proposta transattiva, ossia ad indicare l’importo sufficiente per chiudere la questione con un accordo bonario.

Tuttavia, ricordate sempre di assumere le badanti con il contratto perché è giusto per loro lavoratrici ed è giusto per voi familiari.

 

Se cerchi una badante, affidati ad AES Domicilio, agenzia di selezione badante in 24 ore. Disponiamo di tariffe badanti estremamente competitive e siamo attivi su tutta la Lombardia, in Lazio e in particolare nelle province di Milano e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como, Badante a Lecco e Badante a Roma.

 

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